Osborne-1, il primo computer trasportabile, ebbe vita breve ma spalancò le porte al nuovo mondo dei portatili e dei tablet.

rent'anni fa nasceva il portatile.
Difficile a credersi guardando l'aspetto del computer Osborne-1. In realtà questo aggeggio è il primo computer che si poteva asportare dalla sua sede abituale e spostare ovunque ci fosse una presa di corrente.
Questa invenzione rivoluzionò il modo di usare un personal computer anche se la praticità dei più moderni ed eleganti portatili era di là da venire.


Aprile del 1981 fu quindi l'inizio di una nuova era che passerà attraverso un'evoluzione costante del computer portatile per culminare con i modernissimi tablet e i forse futuri computer arrotolabili.
Di strada se ne è quindi fatta dal quel marchingegno che pesava circa undici chili e aveva solo 64 Kb dimemoria RAM.
Il sistema operativo montato su Osborne, CP/M, era praticamente il nonno di PcDos e di MsDos e il software, Wordstar e Supercalc, passarono comunque alla storia dell'informatica, mentre lo schermo richiedeva un certo impegno di lettura essendo di soli 5 pollici (13 centimetri).
Ma nonostante questi requisiti per noi oggi impensabili, il computer trasportabile ebbe comunque un buon successo: la ditta che lo lanciò era la West Coast Computer Fair di San Francisco e lo mise in vendita al prezzo impegnativo di 1795 dollari, più altri due mila per il pacchetto software.
Oltre che per essere l'inizio di una nuova epoca Osborne-1 restò alla storia anche per l' "effetto Osborne" un effetto collaterale che l'azienda di San Francisco non aveva previsto e che la portò prestissimo (1983) al fallimento. Poco dopo il lancio sul mercato di Osborne, infatti, molte altre case produttrici si fecero avanti con modelli più pratici, maneggevoli e soprattutto leggeri.
Insomma al mondo dell'informatica mancava giusto l'input per saltare il fosso e avvicinarsi ai portatili in senso moderno e chi fece da cavia fu proprio Osborne-1 che vide crollare drasticamente le sue vendite portando alla definitiva chiusura della casa produttrice.
Cinque anni dopo fu la volta di IBM che si presentò sul mercato con "Convertible" un trasportabile che pesava circa la metà di Osborne, aveva uno schermo grande quasi il doppio e "ben" 512 Kb di RAM.


Da allora fu un susseguirsi di modelli che avevano peso e schermo in rapporti inversamente proporzionali tra loro. Il 1991, poi, fu l'era dello schermo a colori e il 2000 dei "desktop replacement" cioè di computer in grado di soddisfare tutte le esigenze di un computer da tavolo. Ma ora si è già oltre: la parabola ascendente delle dimensioni, si è già controvertita, poiché l'esigenza di miniaturizzazione tutto ha portato alla commercializzazione di net book in breve surclassati da iPad e tablet vari.
Chi però pensa che sia finita qui e che oltre non si possa più andare si sbaglia perché c'è già qualcuno che sta lavorando al computer arrotolabile: è la ditta tedesca "Orkin design" che sta perfezionando un "rolltop" il primo pc completamente arrotolabile come un tappetino da yoga, che si può utilizzare sia come computer che come schermo.







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