Pagina 3 di 16 PrimaPrima 1234513 ... UltimaUltima
Risultati da 21 a 30 di 156

Discussione: Concorso dirigenti scolastici, sciolta la riserva. In arrivo il bando di reclutamento?

  1. #21
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Concorso dirigenti scolastici, vicari delusi: solo un piccolo riconoscimento, abbiamo lavorato in… nero?


    C’è delusione tra i vicari e collaboratori dei dirigenti scolastici: il regolamento dell’atteso concorso non contiene, infatti, alcuna via preferenziale per loro.
    A manifestare il proprio dissenso è l’Ancodis, l’Associazione Nazionale Collaboratori Dirigenti Scolastici che aveva manifestato le proprie istanze anche al Miur, nel corso di un incontro apposito: letto il regolamento, l’associazione si dice “molto critica su due aspetti del regolamento: non si parla e non si riconosce ufficialmente il ruolo ed il lavoro di quanti in termini di tempo e di energia si sono spesi e si spendono quotidianamente nella collaborazione con il DS, soprattutto in condizioni di reggenza, e senza i quali i DS sarebbero in gravi difficoltà nella governance delle scuole loro affidate”.
    Inoltre, Ancodis punta il dito sulla “tabella A, nella sezione titoli di servizio e professionali, al punto B2 sono attribuiti 1.75 punti “Per ogni anno scolastico di servizio prestato come collaboratore del capo d’istituto, ai sensi dell’art. 7, comma 2, lett. h) del D.lgs. n. 297/1994, come collaboratore del dirigente scolastico nominato ai sensi dell’art. 25, comma 5, del D.lgs. n. 165/2001 e per un massimo di sei anni”.
    “Ci appare come l’ennesimo “schiaffo morale” per noi professionisti della scuola che non chiediamo facili scorciatoie ma giusti riconoscimenti in considerazione del fatto – lo si chieda ai nostri DS – che abbiamo acquisito competenze e professionalità che sono sotto gli occhi di tutti”.
    “E siamo anche penalizzati nel riconoscimento del servizio: è congruo – si chiede l’associazione – 1.75 punti per anno di collaborazione? Ed è giusto limitarne il riconoscimento a soli 6 anni? Per i collaboratori che hanno oltre i 6 anni di collaborazione quale è la ragione del mancato riconoscimento? Forse il servizio espletato oltre i 6 anni ha avuto una natura virtuale?”.
    I vicari si dicono “anche penalizzati nella fase che prevede il corso di formazione. Infatti all’art. 17 si legge che è previsto lo svolgimento del corso di formazione dirigenziale e tirocinio selettivo “finalizzato all’arricchimento delle competenze professionali e culturali possedute dai candidati, in relazione alle funzioni proprie del dirigente scolastico, con particolare riguardo alle modalità di direzione della scuola alla luce delle innovazioni previste dalla legge, ai processi, all’innovazione e agli strumenti della didattica, all’organizzazione e alla gestione delle risorse umane e ai legami con il contesto e il territorio”.
    “Quanto previsto nel corso di formazione è per noi “esperienza quotidiana” sul campo, nel confronto quotidiano con i nostri DS, con i DSGA, con i colleghi, con le famiglie, con gli alunni. Per quale ragione tutto questo non è stato formalmente riconosciuto a quanti supereranno le precedenti fasi?”.
    “Riteniamo inaccettabile questo mancato riconoscimento”. E ancora: “Per queste ragioni, affermiamo che il Decreto MIUR 138/2017 abbia manifesti caratteri di discriminazione nei confronti dei Collaboratori non riconoscendone il ruolo, il lavoro espletato a servizio delle i.s., le competenze faticosamente acquisite sul campo, il tempo dedicato alla governance”, conclude Ancodis.


    tecnica della scuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  2. #22
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Il rebus dei 2.000 presidi che vinceranno il concorso «Ne servono il doppio»

    La Fondazione Agnelli: la carenza dei dirigenti è ormai strutturale
    «Affronteremo la carenza strutturale di dirigenti scolastici, daremo una riposta importante», ha promesso qualche giorno fa la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli presentando il concorso per presidi che sta per essere indetto dopo mesi di ritardi, lungaggini, proteste più o meno eclatanti dei medesimi dirigenti che — uno su tre — sono costretti ad occuparsi di più di una scuola.
    Eppure dovevano essere loro i veri motori della nuova scuola voluta dalla riforma approvata nel 2016, tre miliardi di spesa annua aggiuntiva per modernizzare il sistema di istruzione: più autonomia agli istituti, più responsabilità ai presidi, possibilità di scegliersi la squadra con le contestate chiamate dirette di professori. Sono state le parole d’ordine durante la discussione della riforma. Presidi manager, presidi sceriffo li hanno chiamati in questi anni in senso positivo o negativo.
    E invece sono solo pochi. Molto pochi. La mancanza di presidi è diventata cronica negli ultimi quindici anni: in Piemonte, Veneto, Liguria, Friuli e Emilia Romagna, un preside su due ha almeno una «reggenza», cioè copre il posto di uno o più colleghi che non ci sono. Dopo la pubblicazione del regolamento nei giorni scorsi ora è questione di giorni, i pessimisti dicono di settimane e finalmente si saprà quando e come arriveranno i rinforzi. In palio ci sono 2.386 posti di dirigente scolastico, anche se l’ultima parola spetta al ministero dell’Economia e i posti potrebbero essere di meno.
    L’ultimo concorso è del 2011, sei anni fa: i nuovi dirigenti sono arrivati per lo più nel 2015, dopo lo scandalo delle buste trasparenti che non garantivano l’anonimato delle prove, ricorsi, diverse sentenze del Tar e del consiglio di Stato e non poche prove rifatte. Alcuni candidati ancora oggi non sanno se sono presidi o se dovranno ripetere il concorso.
    Il punto però è che la macchina organizzativa che sta per partire — ci si aspettano decine di migliaia di candidati, ci sarà una preselezione su cento quesiti, poi cinque prove, due mesi di corso e quattro di tirocinio, più di un anno di procedura — rischia di non essere risolutiva affatto, anzi la previsione più probabile è che alla fine lasci l’emergenza esattamente come è adesso. Finora sono stati soprattutto i sindacati a protestare per il rischio di carenza cronica di dirigenti scolastici, ma ora a mettere il dito nella piaga è anche la Fondazione Agnelli che ha appena finito uno studio che proietta i dati di scuole, presidi e pensionamenti nei prossimi anni: il risultato è che quando i nuovi presidi entreranno in carica — «Non prima del 2019», prevede il direttore della Fondazione Andrea Gavosto — ci saranno già di nuovo altrettante reggenze da coprire.
    «È come Achille e la tartaruga, ci troveremo sempre indietro rispetto ai bisogni delle scuole, che sono poi i bisogni dei ragazzi. Visto che non è possibile prevedere un concorso ogni anno, sarebbe necessario cercare di programmare. Secondo i dati che abbiamo elaborato, partendo dalle cifre fornite da ministero, entro il 2021-22 che è il periodo di validità del concorso, serviranno 3600-4000 presidi, considerato il turn over, visto che un terzo dei presidi ha più di 60 anni. Ma ce ne saranno la metà. La riforma ha speso tre miliardi per gi insegnanti, forse sarebbe utile investire qualche milione per organizzare meglio la selezione dei presidi, tenendo conto che il concorso, tra commissioni e test, comunque costa e dunque dovrebbe essere efficace».




    Edscuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  3. #23
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Concorso dirigente: titoli e servizio conteranno poco o nulla

    Leggendo accuratamente il testo del regolamento del concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici si scoprono alcuni aspetti decisamente interessanti che introducono novità curiose rispetto a quelle in vigore finora.
    Una novità particolarmente importante riguarda le modalità con cui verrà costruita la graduatoria finale, quella dalla quale verranno attinti i vincitori del concorso.
    Per capire la questione bisogna però precisare un punto.
    Tralasciando la prova preselettiva che servirà solamente a ridurre i numero dei partecipanti, il concorso sarà di fatto articolato in due grandi fasi: la prima comprende la prova scritta e la prova orale, al termine verrà redatta la graduatoria per l'ammissione al corso dirigenziale per questa graduatoria si terrà conto del punteggio dello scritto (max 100 punti), dell'orale (altri 100 punti) e dei titoli (30 punti).
    Sarà quindi ammesso al corso e al successivo tirocinio un numero di candidati pari al numero dei posti messi a concorso aumentato del 20%.
    Dopo il corso (2 mesi di lezioni e 4 di tirocinio) ci saranno un'ulteriore prova scritta e un colloquio finale valutati ciascuno con un punteggio massimo di 100 punti.
    Ed è qui che arriva la novità curiosa: nella graduatoria dei vincitori ciascun candidato entrerà con il punteggio derivante dalle prove finali del corso; non conteranno nè le prove precedenti nè i titoli culturali o di servizo.
    Come dire: titoli culturali e esperienza di servizio serviranno a poco o nulla se il candidato non sarà in grado di tradurli in competenze reali concretamente spendibili dal punto di vista del "mestiere del dirigente".


    Tecnica della scuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  4. #24
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Concorso DS: il bando che tarda e il nodo delle commissioni

    Fumata nera per il bando del concorso per il reclutamento di nuovi dirigenti scolastici: nessuna pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dei concorsi di martedì 3 ottobre.
    A due settimane di distanza dalla pubblicazione del Regolamento, non si hanno ancora notizie dell’uscita del relativo bando, mentre, inesorabilmente, si riduce il tempo necessario per concludere l’intera procedura selettiva in tempo utile per le nomine in ruolo dei vincitori al 1° settembre 2018.
    Mancano 331 giorni per quel termine, e, prima di arrivarci, sono molteplici le procedure per condurre in porto questo atteso corso-concorso DS, come, ad esempio, quella del tutto nuova, relativa alle commissioni e alle sottocommissioni, diverse nelle fasi del concorso.
    Questo corso-concorso DS è diviso in due parti. La prima è una fase ordinaria, consueta: preselezione, prova scritta e prova orale con graduatoria di merito conclusiva. Per questa prima fase è prevista una commissione e sottocommissioni ogni 250 candidati presenti allo scritto (stimate in 31-32).
    Conclusa questa prima fase, approvata la graduatoria di merito (voto dello scritto, voto dell’orale e punteggio dei titoli) la commissione e le sottocommissioni tornano a casa, perché hanno esaurito il loro compito. Ma il concorso DS continua.
    La seconda fase del concorso riguarda il corso di formazione e il tirocinio, con prova scritta finale di carattere teorico-pratico prima di concludersi con il colloquio finale. E in questa fase conclusiva è prevista una nuova commissione composta da soggetti diversi da quelli della commissione della prima fase. Nuovi membri anche per le sottocommissioni previste una ogni 250 candidati (stimate in circa dieci).
    Due commissioni madri e oltre 40 sottocommissioni con logiche valutative forse diverse. Potrebbe ripresentarsi anche il problema dei compensi per i commissari e del mancato esonero dal servizio che aveva rallentato notevolmente l’avvio dei lavori del concorso docenti 2016.
    Il traguardo del 1° settembre 2018 rimarrebbe un sogno.


    Tuttoscuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  5. #25
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    La carica dei 2.400 presidi per superare l’anomalia delle “reggenze” provvisorie



    Dopo il tunnel del record delIl le reggenze (1.748 nell’ anno scolastico 2017/18), si intravede la luce di una possibile loro riduzione a partire dal 2019, grazie al nuovo concorso per dirigenti scolastici. Infatti il ministero dell’Istruzione ha fatto sapere che ha richiesto al Mef l’autorizzazione per assumere 2.425 nuovi presidi nel corso dei prossimi 3 anni. Ma come si è giunti a questa situazione di 1.748 scuole senza presidi? «Sono 6 anni che non ci sono concorsi dichiara Giorgio Rembado, presidente dell’Anp, l’associazione nazionale dei presidi. L’ultimo ha avuto luogo nel 2011, e questo per la riduzione della spesa pubblica, che non ha consentito altre immissioni a ruolo, con il risultato che il pensionamento progressivo dei dirigenti scolastici ne ha assottigliato il numero». Infatti, i presidi, secondo i dati del Ministero dell’Istruzione, sono passati dai 7.655 del 2012 ai 6.793 del 2017.
    A questo si è aggiunto un continuo trasferimento delle competenze relative all’organizzazione del concorso, come spiega Pino Turi, segretario generale della Uil scuola: «Il trasferimento dal Miur alla Scuola nazionale dell’amministrazione del compito di organizzare il concorso per dirigenti scolastici, e il successivo ripensamento, con la restituzione al Miur della competenza, ha impedito l’organizzazione del concorso negli ultimi anni».
    Roberta Fanfarillo, coordinatrice nazionale dei dirigenti scolastici di Flc-Cgil, ricorda però che un certo numero di reggenze è inevitabile: «Sono 354 le scuole con meno di 600 alunni, per le quali la legge prevede la reggenza; vi sono poi 300 dirigenti scolastici distaccati in altre amministrazioni pubbliche, e meno di 20 nel sindacato, che vengono sostituiti nelle rispettive scuole da reggenti».
    Ma quali sono le conseguenze delle reggenze per gli utenti della scuola? «Una peggiore organizzazione della scuola risponde Rembado dell’Anp -. Un preside in media gestisce 1.000 studenti, 130 dipendenti, e 5 edifici. Raddoppiando questi numeri per effetto di una reggenza, il preside si trova a gestire una medio-grande azienda, senza avere gli strumenti per farlo».
    Lo conferma Paola Serafin, responsabile nazionale dei dirigenti scolastici per la Cisl scuola, che aggiunge: «La gestione di una scuola in reggenza è più faticosa per via dello spostamento continuo a cui è costretto il preside, dovendosi muovere tra istituti diversi, tanto più che questi oggi sono costituiti da molti edifici, per via dell’accorpamento di scuole, come dimostra il fatto che rispetto agli anni ’90 si è passati da 18mila alle circa 9mila attuali». Certo è che, a detta di molti, lo Stato ha risparmiato con le reggenze: «Dato che l’indennità per una reggenza è pari a circa il 20-25% dello stipendio di un preside sottolinea Rembado di Anp è evidente che attribuire una scuola ad un reggente costa molto meno che assegnarla a un nuovo preside».
    E’ d’accordo su questo punto Fanfarillo di Flc-Cgil: «È di 308 milioni il risparmio che lo Stato ha ottenuto dal 2011 ad oggi, in termini di differenza di costo tra un preside e un reggente». Il problema delle reggenze dovrebbe ridursi, visto che il 20 settembre è uscito in Gazzetta ufficiale il regolamento del prossimo bando per dirigenti scolastici, per il quale il Miur ha chiesto al ministero dell’Economia la previsione di 2.425 posti. Dopo che il Mef risponderà il bando potrà essere pubblicato. I sindacati, pur accogliendo positivamente il regolamento, non nascondono perplessità.
    «Avremmo preferito un concorso per l’idoneità, da cui attingere i presidi per colmare i posti vacanti, piuttosto che un bando per l’assegnazione di un numero di posti dice Turi della Uil scuola. Questo anche per ridurre il contenzioso, che ha caratterizzato i precedenti concorsi».
    Per Fanfarillo della Flc-Cgil il regolamento presenta luci e ombre: «Il fatto che il concorso sia nazionale, invece che regionale, è un miglioramento rispetto al passato. Ma la procedura è molto lunga». Sulla stessa lunghezza d’onda è Serafin della Cisl scuola: «Il percorso è troppo complesso, e non sarà facile gestirlo, visto che è da attendersi un elevato numero di domande per il concorso, visto che per gli insegnanti è l’unica possibilità di carriera».
    Rembado dell’Anp ritiene fondamentale prevedere un numero adeguato di posti: «Se il concorso deve eliminare il fenomeno delle reggenze dovrebbe prevedere 2.600 posti. Infatti, agli attuali 1.200 posti vacanti, bisognerà aggiungere i pensionamenti dei prossimi 3 anni. C’è il rischio che il numero sia inferiore per motivi finanziari, con la conseguenza che nel 2018/19 vi sarà un nuovo record di reggenze, visto che il concorso non durerà meno di 15-16 mesi».
    L’anno scolastico 2017/18 è comunque partito meglio dello scorso anno. «Una delle novità positive di questo anno annuncia Turi della Uil scuola è che si sono ridotte di 10mila unità le cattedre da coprire con supplenze, essendo passate da 25mila a 15mila. Certo restano, i problemi della mobilità interregionale, poiché il 40% dei docenti si è avvicinato alla propria residenza grazie all’accordo sulla mobilità, e cattedre ancora scoperte a inizio anno scolastico». Il fenomeno delle cattedre scoperte pare essere dovuto al ritardo di alcuni uffici scolastici, che non sono riusciti a gestire le offerte di supplenza cartacee. Un altro aspetto che caratterizza l’anno in corso è il riconoscimento dell’inefficacia della chiamata diretta dei docenti da parte dei presidi, uno dei cardini della legge sulla Buona scuola: «Visto che Io scorso anno molti docenti chiamati dai presidi si sono spostati ammette Serafin scuola que- st’anno i presidi hanno creduto meno alla procedura».
    Gli stipendi restano i più bassi di tutta la Pa oltre al concorso, i presidi attendono il rinnovo contrattuale, come tutti gli altri dipendenti pubblici. Per l’avvio delle trattative occorre attendere l’atto di indirizzo del Governo e lo stanziamento di risorse da parte della legge di stabilità. Nel frattempo i sindacati stanno mettendo a punto le loro richieste. La Uil scuola punta a ridefinire il profilo professionale del preside, per assicurargli una capacità di operare coerente con l’autonomia degli istituti scolastici, oltre che ad un’armonizzazione dei salari, essendo questi diversi a seconda dell’anno in cui è iniziato il servizio. L’obiettivo della Cisl scuola è equiparare lo stipendio dei presidi a quello dei dirigenti del comparto ricerca e università, visto che il loro stipendio è il più basso nella dirigenza pubblica, essendo compreso nella fascia di 2.400-2.800 euro netti mensili. Anche la Flc-Cgil punta a questa equiparazione, che è attesa dal 2000, anno in cui i presidi sono stati qualificati come dirigenti, e chiede che alcune questioni, come la valutazione e la mobilità del preside, così come l’attribuzione di reggenze e altri incarichi, sottratte alla contrattazione dalla legge Brunetta, tornino ad essere oggetto di trattativa. (m.d.p.)


    Edscuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  6. #26
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Concorso dirigenti scolastici, si attende il bando. Ecco le info utili





    Il bando di concorso per dirigenti scolastici ancora non è stato pubblicato, nonostante le rassicurazioni del Ministro Fedeli del 10 ottobre, nel corso di un’audizione.
    In quell’occasione, Fedeli aveva annunciato che a giorni sarebbe uscito il bando, che metterà a disposizione 2425 posti totali.
    Alla data odierna nessuna novità, ma riepiloghiamo le informazioni utili in base al regolamento pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

    LE FASI DELLA SELEZIONE
    Tre le fasi previste per la selezione: una concorsuale vera e propria, una formativa di due mesi e una di tirocinio presso le scuole.
    La fase concorsuale prevede una prova preselettiva unica a livello nazionale nel caso in cui le candidature siano almeno tre volte superiori ai posti messi a bando. Le candidate e i candidati dovranno rispondere a 100 quiz che saranno estratti da una banca dati resa nota tramite pubblicazione sul sito del Ministero almeno 20 giorni prima dell’avvio della prova. Le domande punteranno a verificare le conoscenze di base per l’espletamento delle funzioni dirigenziali. La prova sarà svolta al computer. Sarà ammesso allo scritto, in base al punteggio ottenuto (il massimo è 100), un numero di candidate e candidati pari a tre volte il numero dei posti disponibili per il corso di formazione dirigenziale.

    LA PROVA SCRITTA
    – cinque domande a risposta aperta su: normativa del settore istruzione, organizzazione del lavoro e gestione del personale, programmazione, gestione e valutazione presso le scuole, ambienti di apprendimento, diritto civile e amministrativo, contabilità di Stato, sistemi educativi europei.
    – due domande a risposta chiusa in lingua straniera (livello B2) su: organizzazione degli ambienti di apprendimento, sistemi educativi europei.

    PROVA ORALE
    Le candidate e i candidati che otterranno il punteggio minimo di 70 punti potranno accedere all’orale che mira ad accertare la preparazione professionale delle e degli aspiranti dirigenti anche attraverso la risoluzione di un caso pratico. Saranno testate anche le conoscenze informatiche e di lingua straniera. Entrambe le fasi sono uniche a livello nazionale.
    Le candidate e i candidati che supereranno le prove scritta e orale saranno ammessi, sulla base di una graduatoria che tiene conto anche dei titoli, al corso di formazione dirigenziale e di tirocinio selettivo, finalizzato all’arricchimento delle competenze professionali delle candidate e dei candidati.
    Due i mesi di lezione in aula previsti e quattro quelli di tirocinio a scuola, che potranno essere integrati anche da sessioni di formazione a distanza.
    Al termine le candidate e i candidati dovranno affrontare una valutazione scritta e un colloquio orale. Saranno dichiarati vincitori del corso-concorso le candidate e i candidati che saranno collocati in posizione utile in graduatoria generale di merito.


    Tecnica della scuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  7. #27
    Data Registrazione
    May 2011
    Località
    italy
    Messaggi
    7,138
    Post Thanks / Like
    Downloads
    2
    Uploads
    0

    Predefinito

    In poche parole ...si dia inizio alla solita routine della ricerca delle raccomandazioni , favoritismi, clientelismo e via dicendo ..... un mio vecchio professore di matematica diceva : '' tutti i presidi sono i professori non adatti ad insegnare o che non sanno insegnare '' ...

  8. #28
    Data Registrazione
    Jul 2012
    Messaggi
    7,866
    Post Thanks / Like
    Downloads
    2
    Uploads
    4

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da bottoni Visualizza Messaggio
    un mio vecchio professore di matematica diceva : '' tutti i presidi sono i professori non adatti ad insegnare o che non sanno insegnare '' ...
    Appunto , era vecchio e probabilmente soffriva di prostata infiammata o era lui che non era riuscito a diventare preside a asua volta! Sai, la solita storiella della volpe con l'uva.....

    Ciaone
    "Non bisogna sapere tutto-tutto, ma bisogna saper leggere molto bene"
    Per i neofiti (newbies) del Forum
    Please don't flood my pm box with questions you can post on forum!! You won't hear back from me.
    Si prega di non inondare la mia casella PM con le domande che si potrebbero postare sul forum !! Non otterrete risposta.



  9. #29
    Data Registrazione
    May 2011
    Località
    italy
    Messaggi
    7,138
    Post Thanks / Like
    Downloads
    2
    Uploads
    0

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da casaufficio Visualizza Messaggio
    Appunto , era vecchio e probabilmente soffriva di prostata infiammata o era lui che non era riuscito a diventare preside a asua volta! Sai, la solita storiella della volpe con l'uva.....

    Ciaone

    Come storia o storiella so solo che è stato uno dei migliori amici di un certo RENATO CACCIOPPOLI , ha poi insegnato all'università di Trieste , ed insieme ad una certa MARGHERITA HACK ha fatto parte dello staff del CERN sullo studio del bosone di Higgs ...vabbè queste sono solo favole o infiammazioni della prostata.

  10. #30
    Data Registrazione
    Jul 2012
    Messaggi
    7,866
    Post Thanks / Like
    Downloads
    2
    Uploads
    4

    Predefinito

    Probabilmente ha capito autonomamente che sarebbe stato un buon docente e forse un pessimo dirigente, ed ha preferito cosi'. La controprova non l'avremo mai e neanche lui.

    In tempi non cosi' remoti, ho lavorato , a livello manutentivo, in diverse strutture scolastiche pubbliche e non, della Padania....ed ho trovato dirigenti scolastici buoni (la maggior parte) ed altri meno ...ma la stessa cosa dicasi per il corpo docente (ovvio, per cio' che ho avuto a che fare negli anni).
    Ma fare di tutta l'erba un fascio, e' demagogia allo stato brado e non mi trovera' mai nessuno d'accordo sul lo sparare nel mucchio (che poi pare lo sport nazionale, ormai).
    "Non bisogna sapere tutto-tutto, ma bisogna saper leggere molto bene"
    Per i neofiti (newbies) del Forum
    Please don't flood my pm box with questions you can post on forum!! You won't hear back from me.
    Si prega di non inondare la mia casella PM con le domande che si potrebbero postare sul forum !! Non otterrete risposta.



Pagina 3 di 16 PrimaPrima 1234513 ... UltimaUltima

Informazioni Discussione

Utenti che Stanno Visualizzando Questa Discussione

Ci sono attualmente 1 utenti che stanno visualizzando questa discussione. (0 utenti e 1 ospiti)

Tag per Questa Discussione

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •