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Discussione: Mobilità: errori negli allegati. I docenti rischiano di perdere punti.

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  1. #1
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    Mobilità. Da oggi per i docenti possibile inviare domanda di mobilità. Scadenza 26 aprile


    Da oggi comincia il periodo utile per i docenti per presentare la domanda di mobilità, sia trasferimento che passaggio di cattedra e ruolo.
    Il termine è previsto per il 26 aprile.
    TEMPISTICA
    Personale docente: dal 3 al 26 aprile 2018
    Personale educativo: dal 3 al 28 maggio
    ATA: dal 23 aprile al 14 maggio 2018
    PUBBLICAZIONE MOVIMENTI


    • Scuola dell’Infanzia: 8 giugno 2018
    • Scuola Primaria: 30 maggio 2018
    • Scuola secondaria I grado: 25 giugno 2018
    • Scuola secondaria II grado: 10 luglio 2018
    • Personale educativo: 10 luglio 2018
    • Personale ATA: 16 luglio 2018
    • Personale richiedente mobilità professionale verso i licei musicali:



    28 maggio 2018:

    • per il personale che ha insegnato per almeno dieci anni continuativi nella specifica disciplina nei soli istituti dove erano già attivate le sperimentazioni di ordinamento di liceo musicale;
    • per il personale che ha insegnato, nella specifica disciplina e nella medesima sede dei licei musicali istituti a partire dall’ a.s. 2010/11.
    • 4 giugno: per il restante personale aspirante al passaggio di cattedra o di ruolo.



    COMUNICAZIONE AL SIDI

    • Scuola dell’Infanzia: 11 maggio 2018
    • Scuola Primaria: 11 maggio 2018
    • Scuola secondaria I grado: 5 giugno 2018
    • Scuola secondaria II grado: 22 giugno 2018
    • Personale educativo: 22 giugno 2018
    • Personale ATA: 22 giugno 2018





    Orizzontescuola
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  2. #2
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    Mobilità, tutti i posti liberi per infanzia e primaria regione per regione


    Sono stati resi noti gli esiti della mobilità per quanto riguarda la scuola dell’infanzia e per quella della primaria. Per quanto concerne i trasferimenti e dei passaggi di ruolo per scuola secondaria di primo grado, l’appuntamento è per il 27 giugno.
    Quanti posti sono rimasti liberi nella scuola dell’infanzia e in quella della primaria.
    Ecco i tabulati con tutti i posti liberi regione per regione

    SCUOLA DELL’INFANZIA
    SCUOLA PRIMARIA



    Tecnica della scuola
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  3. #3
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    Mobilità, ecco come il sistema informatico esamina le preferenze


    L’ordine delle preferenze inserite nel modello della domanda di mobilità è molto importante. L’algoritmo del sistema informatico, che definisce la scuola di trasferimento o passaggio del docente, esamina tutte le preferenze, secondo l’ordine di inserimento.
    Funzionamento del risultato della mobilità
    Se un docente vuole fare domanda di mobilità provinciale e anche interprovinciale, la può fare compilando un unico modello di domanda, elencando nelle preferenze sia i codici di scuola, di comune, di distretto e di province. Se il docente vuole ottenere principalmente il trasferimento interprovinciale, e in subordine quello provinciale, deve inserire nelle preferenze della domanda di mobilità, prima i codici di scuola, comune, distretto e provincia del territorio extra provinciale e solo successivamente i codici delle scuole, comuni e distretti della provincia di titolarità.
    Il sistema informatico del Miur che consegna i risultati della mobilità, soddisfa le richieste di trasferimento seguendo l’ordine delle preferenze inserite.
    In mezzo alla notizia
    Cattedre orario esterne e cattedre interne
    Ai sensi dell’art.11, comma 6, dell’ipotesi di CCNI mobilità 2019-2022, per la scuola secondaria di primo e di secondo grado, le modalità di assegnazione delle cattedre orario, sia nei movimenti a domanda sia nei trasferimenti d’ufficio, sono le seguenti:
    1) in caso di preferenza puntuale (singola scuola o istituto) sono esaminate in stretto ordine sequenziale:
    a) le cattedre interne alle scuole;
    b) le cattedre orario esterne dello stesso comune;
    c) le cattedre orario esterne tra comuni diversi;
    2) in caso di preferenza sintetica (comune, distretto, provincia) sono esaminate in stretto ordine sequenziale:
    a) le cattedre interne per ciascuna scuola o istituto compreso nella singola preferenza sintetica, secondo l’ordine del bollettino;
    b) le cattedre orario esterne con completamento all’interno del comune per ciascuna scuola o istituto, secondo l’ordine del bollettino;
    c) le cattedre orario esterne con completamento anche tra comuni diversi, secondo l’ordine del bollettino;
    Esclusivamente per la mobilità per l’anno scolastico 2019/2020 le lettere b) e c) dei punti 1) e 2) sono unificati, ovvero non sono distinte le cattedre esterne con completamento all’interno del comune e tra diversi comuni.
    In caso di mancato soddisfacimento sulla preferenza esaminata, puntuale o sintetica, si procede all’esame delle successive preferenze, sempre secondo i sopra esposti criteri.


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  4. #4
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    Mobilità 2019, comunicazione al SIDI domande e posti disponibili: proroga al 27 maggio


    L’O.M. n. 203 dell’8/03/2019, relativa alla mobilità per il personale docente, educativo e ATA, aveva fissato al 25 maggio il termine ultimo per la comunicazione al SIDI, da parte dele scuole, delle domande di mobilità e dei posti disponibil.
    Ora, con nota inviata alle scuole, il Miur ha spostato questo termine al 27 maggio.
    “Riteniamo – scrive la FLC CGIL – che lo spostamento della scadenza, avvenuto a seguito di una nostra esplicita e formale richiesta, non sia sufficiente per poter davvero ultimare le operazioni: si tratta di un solo giorno (peraltro da sabato a lunedì), pertanto appare improbabile il recupero di tutti i posti che si libereranno per le vigenti disposizioni di legge per le operazioni di mobilità e di stabilizzazione”.
    “Per questo – conclude il sindacato – chiederemo al MIUR di prorogare ulteriormente il termine di comunicazione dei dati dell’organico di diritto al SIDI, in modo da garantire la piena disponibilità dei posti in organico di diritto per le operazioni di avvio del prossimo anno scolastico”.
    Le altre scadenze
    Per il personale docente, il 20 giugno è prevista la pubblicazione dei movimenti.
    Per il personale A.T.A. il termine ultimo di comunicazione al SIDI delle domande di mobilità e dei posti disponibili è il 6 giugno 2019, mentre la pubblicazione dei movimenti avverrà entro il 1° luglio 2019.
    Invece, per il personale educativo, il termine ultimo 22 giugno è il termine per la comunicazione all’ufficio delle domande di mobilità e dei posti disponibili e la pubblicazione dei movimenti è prevista per il 10 luglio 2019.


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  5. #5
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    Mobilità interprovinciale per cure continuative


    Importante pronuncia del Tribunale di Cosenza – Sezione Lavoro – che con ordinanza emessa in data 28 agosto in un procedimento d’urgenza ex art. 700 c.p.c promosso dall’avvocato Maurizio Feraudo di Acri (Cs), ha dato concretezza al riconoscimento nella mobilità interprovinciale della precedenza del personale scolastico (non necessariamente disabile) che ha bisogno di particolari cure a carattere continuativo per gravi patologie espressamente contemplata nell’art. 13 (sistema delle precedenze) punto III) n. 2) del CCNI sottoscritto il 6/3/2019 per gli anni relativi al triennio 2019/20, 2020/21 e 2021/22. Mobilità interprovinciale che, tuttavia, di fatto viene riconosciuta dal Miur solo nel caso in cui il richiedente debba sottoporsi a cure chemioterapiche.
    L’ordinanza fa chiarezza sul significato di “gravi patologie” le quali – sostiene il Tribunale – non possono ritenersi limitate solo a quella richiamata a titolo esemplificativo nel testo del CCNI.
    Condizione per beneficiare della invocata precedenza interprovinciale è che il richiedente abbia espresso come prima preferenza una o più istituzioni scolastiche comprese nel comune ove lo stesso deve sottoporsi alle cure, cosi come previsto dal richiamato contratto integrativo.
    È su tale presupposto che il Tribunale, accogliendo la tesi difensiva dell’avvocato Maurizio Feraudo, ha ordinato al Miur di trasferire il ricorrente, la cui domanda di mobilità interprovinciale per “cure continuative” non era stata accolta, ad un istituto scolastico sito nel Comune ove lo stesso è in cura ovvero ad un Comune viciniore.
    Il comportamento dell’amministrazione, che ha negato il diritto al trasferimento, è stato, pertanto, dichiarato illegittimo avendo il ricorrente dimostrato di poter fruire della precedenza ex art. 13 CCNI.
    Il Tribunale non ha mancato di sottolineare come “la norma pattizia” contenuta nell’art. 13 del richiamato CCNI si “chiarissima nel riconoscere un diritto di precedenza anche a chi non sia stato riconosciuto come portatore di handicap grave, a condizione, appunto, che il lavoratore sia affetto da patologie che richiedono particolari cure a carattere continuativo, con facoltà di ottenere il trasferimento presso istituzioni scolastiche (all’interno e per la provincia in cui è ubicato il comune di cura), da indicare nella domanda come prima preferenza”.


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  6. #6
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    Mobilità 2020/2021, ecco quante preferenze di sede si possono esprimere


    Nella domanda di mobilità territoriale, sia per posto comune che per posto sostegno, il docente può esprimere fino ad un massimo di 15 preferenze (scuole, comuni, distretti e province). Stesso numero di preferenze spettano per la mobilità professionale, ovvero passaggi di cattedra e passaggi di ruolo.
    Unico modello per sedi provinciali e interprovinciali
    Nella domanda di mobilità territoriale oltre il limite massimo di preferenze esprimibili, che sono 15 preferenze per la domanda di trasferimento provinciale e/o interprovinciale, c’è da sapere che per richiedere scuole, comuni, distretti di varie province o codici provinciali di più province, questo si fa compilando un unico modello di domanda.
    Per la domanda di mobilità professionale (passaggio di ruolo e/o di cattedra) si compilano modelli a parte dove è possibile esprimere altre 15 preferenze differenti nella scelta da quelli eventualmente espressi nel modulo della mobilità territoriale.
    Preferenze puntuali e preferenze sintetiche
    Le preferenze delle sedi per la mobilità 2020/2021 sono di tipologia puntuale o sintetica. La tipologia puntuale si riferisce ai codici meccanografici dei singoli Istituti, mentre la tipologia sintetica sono i codici meccanografici dei comuni, subdistretti per comuni metropolitani, distretti scolastici e province. Il docente può esprimere anche 15 preferenze puntuali di scuole, anche di province differenti o di comuni differenti (anche di province diverse), oppure può esprimere anche 15 preferenze sintetiche di comuni di province differenti oppure 15 distretti scolastici dell’intero territorio nazionale (escluse le province di Trento e Bolzano), oppure può esprimere anche 15 preferenze di province esclusa quella di titolarità. È del tutto evidente che può anche esprimere un misto di preferenze tra quelle puntuali e quelle sintetiche, inoltre il docente non è obbligato ad esprimere tutte e 15 le preferenze, potrebbe anche decidere di esprimere una sola preferenza.
    Blocco triennale se soddisfatto su scuola
    È bene ricordare che, ai sensi dell’art.2, comma 2, dell’ipotesi di CCNI mobilità 2019-2022, il docente che ottiene la titolarità su istituzione scolastica a seguito di domanda volontaria, sia territoriale che professionale, avendo espresso una richiesta puntuale di scuola, non potrà presentare domanda di mobilità per il triennio successivo. Nel caso di mobilità ottenuta su istituzione scolastica nel corso dei movimenti della I fase attraverso l’espressione del codice di distretto sub comunale, il docente non potrà presentare domanda di mobilità volontaria per i successivi tre anni. Tale vincolo opera all’interno dello stesso comune anche per i movimenti di II fase da posto comune a sostegno e viceversa, nonché per la mobilità professionale. Tale vincolo triennale non si applica ai docenti beneficiari delle precedenze di cui all’art. 13 e alle condizioni ivi previste del presente contratto, nel caso in cui abbiano ottenuto la titolarità in una scuola fuori dal comune o distretto sub comunale dove si applica la precedenza, né ai docenti trasferiti d’ufficio o a domanda condizionata, ancorché soddisfatti su una preferenza espressa.


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  7. #7
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    Mobilità: la Uil scuola diffida la ministra


    Una diffida dalla Uil scuola è partita contro la ministra dell’istruzione Azzolina per la riapertura del contratto sulla mobilità del personale della scuola, perché, secondo il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, appare prioritaria –l’esigenza di inquadrare la mobilità in funzione dell’emergenza in atto che merita un progetto eccezionale come è il periodo che stiamo vivendo.
    “Abbiamo sempre considerato e rappresentato la mobilità come un tassello di un puzzle più ampio e più articolato. Che avesse bisogno di una armonizzazione con norme concepite in un mondo diverso.
    Il contratto sulla mobilità
    “I patti vano rispettati. Il contratto sulla mobilità – ricorda Turi – prevede che a richiesta di una delle parti, anche solo un sindacato, le trattative sulla mobilità vadano riaperte.
    Questioni che ci hanno spinto a minacciare di adire la magistratura per comportamento antisindacale – precisa Turi – in base all’art. 28 della legge 300/70, se non ci sarà da parte del ministro l’impegno a ridefinire le norme su cui effettuare la mobilità del personale.
    Troppe le questioni aperte
    Ma, scrive ancora Turi, “ci sono tante questioni ancora aperte che vanno affrontate con i rappresentati dei lavoratori. L’esperienza di queste settimane ha mostrato che la didattica a distanza non è succedanea a quella in presenza, è solo complementare. Un terzo degli alunni è rimasto fuori.
    Se va pensato un mondo diverso di fare scuole con metodi nuovi, “Il ministro dell’istruzione, invece, continua con un atteggiamento autoreferenziale che non riconosce il ruolo di rappresentanza e di negoziazione che i sindacati hanno.
    Un ruolo che non deriva dal ministro ma dalla Costituzione.
    L’emergenza sanitaria non può eliminare o attenuare gli elementi di democrazia e partecipazione che sono parte del nostro sistema democratico. Ci auguriamo che arrivi una risposta positiva, per ripristinare un clima di confronto e collaborazione che serve per gestire una fase complessa e difficile della vita del paese”.


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