Pagina 53 di 54 PrimaPrima ... 34351525354 UltimaUltima
Risultati da 521 a 530 di 537

Discussione: In pensione con 40 anni, più due

  1. #521
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Manovra 2022, si pensa a Quota 102 per sostituire Quota 100 ed evitare la legge Fornero: ecco di cosa si tratta

    Dopo le elezioni amministrative, per il governo Draghi è tempo di pensare alla legge di Bilancio 2022. Si lavora soprattutto per Quota 100, in scadenza a fine dicembre. Come sarà sostituita? Ecco le ultime ipotesi.
    La Legge di bilancio sarà complessivamente di 25 miliardi. Nelle prossime ore sarà varato il DEF, il documento di programmazione economica e finanziaria. Per la manovra vera e propria, come di consueto, ci dovrebbe volere più tempo anche perché le norme cambieranno fino all’ultimo, a seconda delle intese politiche raggiunte.
    Una delle proposte sarebbe quella di Quota 102, transitoria per due anni, per gestire il ‘dopo Quota 100’ evitando di tornare di colpo allo scalone della legge Fornero.
    Se questa idea, da un lato non sembra piacere alla Lega, che si dice contraria alla misura e chiede ancor più flessibilità, dall’altro non sembra convincere del tutto il centrosinistra, che vorrebbe un meccanismo più selettivo di sostegno a chi svolga lavori usuranti e alle donne.
    Anche altre opzioni sono state esplorate, compreso l’Ape contributivo, come è stata ribattezzata la proposta del presidente dell’Inps Pasquale Tridico di consentire l’uscita anticipata da 63-64 anni con una penalizzazione dell’assegno fino al raggiungimento dei 67 anni.
    Sul tavolo resterebbero l’ampliamento a nuove categorie dell’Ape sociale, la proroga di Opzione donna e anche l’eventuale ampliamento del contratto di espansione.
    In ballo sul fronte della previdenza resta anche la questione dell’adeguamento degli assegni in essere all’inflazione.


    Orizzontescuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  2. #522
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Pensioni scuola, riscatto della laurea gratuito? L’ipotesi in manovra di bilancio


    Lo rivela la sezione Economia del Corriere della Sera: tra le ipotesi in campo nella manovra della Legge di Bilancio da 23 miliardi di euro, anche quella relativa al riscatto della laurea gratuito.
    Una misura onerosa, da 4-5 miliardi l’anno – avverte Pasquale Tridico, presidente dell’Inps – e tuttavia una misura che potrebbe fruttare i suoi benefici: “Il riscatto della laurea ha due caratteristiche positive, incentiva il giovane e contribuisce all’aumento delle skill in un Paese dove il tasso dei laureati è tra i più bassi dell’Ue – spiega il presidente dell’Istituto previdenziale -. Inoltre pareggia una sorta di discriminazione che potrebbe denunciare chi resta di più tra i banchi di scuola rispetto all’ingresso mercato nel mercato del lavoro”.
    Quale riscatto della laurea oggi?
    Al momento – si legge sul Corriere – chi vuole riscattare gli anni di studio ha a disposizione il riscatto agevolato che come ricordato dall’Inps varrà anche nel 2022. La norma prevede che si possano riscattare, salvo alcune eccezioni, gli anni degli studi universitari a fini pensionistici senza limiti di età ma a patto di non avere versato contributi prima del 1996 e di essere iscritti all’assicurazione generale obbligatoria (dipendenti, autonomi o gestione separata).
    In concreto è possibile riscattare fino a 5 anni di università, a un costo parametrato alla retribuzione ma agevolato e che in media si è attestato attorno a 5.200 euro per anno di studio. Dell’argomento abbiamo discusso anche nella diretta della Tecnica della Scuola Live, nell’appuntamento dedicato alle pensioni scuola.
    Nella maggior parte dei casi il riscatto della laurea alle condizioni attuali non conviene, spiega l’esperto di normativa scolastica Lucio Ficara, secondo cui in certe situazioni si arrivano a pagare 30 o 40 mila euro per il riscatto dell’intera laurea.
    “Altra cosa è se la richiesta del riscatto della laurea fosse avvenuta prima del 1996 – aggiunge -, in quel caso era molto conveniente e con 4 o 5mila euro si potevano riscattare anche 4 anni di università”.
    Cdm a breve
    Tutt’altra cosa sarebbe se in effetti, come da ipotesi al vaglio del Governo, si potesse immaginare un riscatto della laurea del tutto gratuito. Sull’argomento attendiamo il Cdm delle prossime ore.


    Tecnica della scuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  3. #523
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    In pensione con 41 anni di contributi? Fornero non cambia idea: improponibile! Per docenti e Ata nessuna considerazione


    Elsa Fornero non è mai stata simpatica ai lavoratori della scuola. Anzi, nel corso degli anni il giudizio negativo nei suoi confronti si è sempre più inasprito. Del resto, la riforma sulle pensioni del 2011, quando era ministra del Lavoro, ha prodotto forti contestazioni – anche dei sindacati – verso la mancata collocazione dei docenti e dei collaboratori scolastici tra le professioni che alla lunga “logorano”. E non compatibili con l’obbligo di lasciare il servizio a 67 anni suonati. Nel corso dei successivi dieci anni, la Fornero ha sempre difeso quelle scelte e non ha mai speso una parola per loro.
    No all’innalzamento troppo brusco
    Ora, con un’intervista rilasciata a La Repubblica, per dire la sua su cosa si potrebbe fare con la fine naturale del modello Quota 100, l’economista conferma la linea intransigente. Lascia solo uno spiraglio, parlando di esigenza di pensare ad “compromesso per evitare un innalzamento troppo brusco dell’età pensionabile per alcuni lavoratori”.
    Il riferimento, però, non dovrebbe essere a docenti, amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici: l’anticipo va adottato per chi svolge un’occupazione pesante a livello fisico oppure che prevede turnazioni notturne continue.
    Addirittura, l’ex ministra rincara la dose quando il cronista le chiede “cosa pensa della proposta dei sindacati di poter lasciare il lavoro dopo 41 anni di versamenti contributivi indipendentemente dall’età oppure a partire da 62 anni di età con almeno 20 di contributi”.
    Se 41 anni di contributi non possono bastare…
    “Lasciare dopo 41 anni il lavoro – replica Fornero – vuol dire cancellare un decennio, riportare indietro le lancette dell’orologio. Non capisco perché una persona stimabile e ragionevole come Landini possa fare una proposta di questo tipo che non tiene conto delle variabili economiche e demografiche. Il Paese ha bisogno che si lavori di più, non di meno”.
    Insomma, oltre al generico “compromesso” post Quota 100 non c’è molto. L’intransigenza dell’ex ministra del Lavoro continua.


    Tecnica della scuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  4. #524
    Data Registrazione
    Jul 2012
    Messaggi
    7,866
    Post Thanks / Like
    Downloads
    2
    Uploads
    4

    Predefinito

    Beh, il perchè Landini chieda ciò, è abbastanza semplice, da capire: si chiede 10 per arrivare, se va bene, a 2...in ogni caso chiedere costa nulla, mal che vada, resta tutto com'è adesso, cioè con la legge Fornero

    Per i 41 anni io sono completamente d'accordo per inserirla, magari come si faceva una volta (mio padre compreso) con le penalizzazioni in base agli anni mancanti all'età pensionabile di vecchiaia, dei 67 anni. Ovviamente calcolo completamente contributivo.

    Per i 62 anni e 20 anni di contributi (!!!) assolutamente no....che attendino pure i 67 anni e lavorino ancora un poco, meglio. Io mi sono "spaccato la schiena" per 47 anni e non sono morto, quindi....
    "Non bisogna sapere tutto-tutto, ma bisogna saper leggere molto bene"
    Per i neofiti (newbies) del Forum
    Please don't flood my pm box with questions you can post on forum!! You won't hear back from me.
    Si prega di non inondare la mia casella PM con le domande che si potrebbero postare sul forum !! Non otterrete risposta.



  5. #525
    Data Registrazione
    May 2011
    Località
    italy
    Messaggi
    7,138
    Post Thanks / Like
    Downloads
    2
    Uploads
    0

    Predefinito

    qua parlano tutti di pensioni, Fornero , quota 100, 20 anni di contributi, ecc. ecc. ...... il sottoscritto va controcorrente '' non ci vorrei mai andare in pensione , che vadino in malora tutti questi politici e che ci campano loro con meno di 500€ al mese di pensione ''

  6. #526
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    In pensione anticipata gli insegnanti di scuola primaria. Cresce la lista dei lavori gravosi


    Come abbiamo anticipato, sembrerebbe che la professione di insegnante di scuola primaria sia entrata nella lista dei lavori gravosi per i quali si ha accesso all’indennità dell’Ape Sociale, che la prossima Legge di bilancio 2022 avrebbe appena rinnovato.
    Si tratta di informazioni confermate da fonti Ansa e rilanciate anche dalla sezione Economia del Corriere della sera. Per gli insegnanti di scuola primaria, insomma, si apre la possibilità di andare in pensione a 63 anni di età, con 36 anni di contributi, sei degli ultimi sette impegnati in attività gravose.
    Altre novità in manovra di bilancio
    Opzione donna
    Tra le novità più rilevanti nella manovra di bilancio 2022 per le insegnanti, che – lo ricordiamo – rappresentano l’80% del personale docente – è la conferma di Opzione Donna per l’anno 2022.
    Il testo della Legge di bilancio è ancora in bozza e siamo in attesa della conferenza stampa del presidente del Consiglio Mario Draghi, che chiarisca le novità e sciolga gli ultimi nodi, ad ogni modo ecco quali informazioni circolano sulla cornice di Opzione donna.
    Il quotidiano La Repubblica ipotizza che il limite di età possa salire di due anni: non sarà più possibile accedere alla misura che prevede il calcolo dell’assegno completamente contributivo a 58 anni per le dipendenti oltre a un anno di finestra mobile (18 mesi per le autonome) ma saranno necessari 60 anni (61 per le autonome) con 35 di contributi. Quindi in pratica si potrà uscire con 60 anni di età per le dipendenti ma bisognerà aspettare un anno di finestra mobile quindi di fatto si otterrà la pensione a 61 anni per le dipendenti e a 62 e mezzo per le autonome.
    Insomma, le insegnanti con 35 anni di contributi e 60 d’età, avendo maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2021, potranno finalmente uscire da scuola.
    Nella bozza del documento legislativo, infatti, si legge: “Il trattamento pensionistico è riconosciuto nei confronti delle lavoratrici che entro il 31 dicembre 2021 hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni e un’età pari o superiore a 60 anni per le lavoratrici dipendenti e a 61 anni per le lavoratrici autonome”.
    Quota 102
    Un’altra novità riguarda Quota 102, come abbiamo anticipato in mattinata. Potranno lasciare il lavoro con 64 anni di età anagrafica e 38 anni di anzianità contributiva quei soggetti che maturano i requisiti nell’anno 2022.
    Organico Covid
    Infine, risulta rinnovato l’organico Covid, fino al termine delle lezioni dell’anno scolastico 2021/2022. Una spesa per lo Stato che comporta un incremento di 300 milioni di euro per l’anno 2022 per il relativo fondo.


    Tecnica della scuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  7. #527
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Pensioni scuola, proroga al 2 novembre per l’inoltro della domanda



    Slitta di un paio di giorni il termine per presentare istanza di cessazione dal servizio dal 1° settembre 2022 per il personale docente, educativo e ATA.
    La scadenza, infatti, inizialmente fissata al 31 ottobre (che peraltro cade di domenica) è posticipata dalla Direzione per il personale del Ministero dell’Istruzione al 2 novembre 2021.
    Per i dirigenti scolastici invece, la scadenza è fissata al 28 febbraio 2022.
    Chi deve presentare la domanda
    Il termine suddetto riguarda coloro che vogliono presentare domanda di:

    • cessazione per dimissione volontaria dal servizio
    • permanenza in servizio ai sensi dell’articolo 1, comma 257, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (si tratta del personale della scuola impegnato in progetti didattici innovativi internazionali svolti in lingua straniera, che, al raggiungimento dei requisiti per la quiescenza, può chiedere di essere autorizzato al trattenimento in servizio retribuito per non piu’ di tre anni)
    • permanenza in servizio per raggiugere il minimo contributivo
    • pensione anticipata (41 anni e 10 mesi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini), per coloro che, non avendo ancora compiuto il 65° anno di età, chiedono la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo parziale con contestuale attribuzione del trattamento pensionistico.


    Sempre entro la data di cui sopra gli interessati hanno la facoltà di revocare le suddette istanze, ritirando, tramite POLIS, la domanda di cessazione precedentemente inoltrata.
    Le Istanze Polis sono due
    La richiesta può essere formulata avvalendosi di due istanze Polis che saranno attive contemporaneamente.
    Prima istanza per le cessazioni ordinarie
    Contiene le tipologie con le domande di cessazione ordinarie:

    • Domanda di cessazione con riconoscimento dei requisiti maturati entro il 31 dicembre 2020 (art.16 Decreto-Legge 28 gennaio 2019 n. 4 convertito con modificazioni dalla L. 28 marzo 2019, n. 26 – art. 1 comma 336 Legge 30 dicembre 2020 n. 178) (opzione donna);
    • Domanda di cessazione con riconoscimento dei requisiti maturati entro il 31 dicembre 2022 (Art. 24, commi 6, 7 e 10 del D.L. 6 dicembre 2011, n.201, convertito in L. 22 dicembre 2011, n.214 – Art.15, D.L. 28 gennaio 2019, n.4 convertito con modificazioni dalla L. 28 marzo 2019, n.26 – Art.1 commi da 147 a 153 della L. 27 dicembre 2017 n. 205);
    • Domanda di cessazione dal servizio in assenza delle condizioni per la maturazione del diritto a pensione;
    • Domanda di cessazione dal servizio del personale già trattenuto in servizio negli anni precedenti.


    Seconda istanza per quota 100
    La seconda contiene esclusivamente:

    • Domanda di cessazione dal servizio per raggiungimento dei requisiti previsti dall’art. 14, D.L. 28 gennaio 2019, n. 4 convertito con modificazioni dalla L. 28 marzo 2019, n.26 (quota 100).


    Il Ministero fa anche sapere che, in presenza di istanze di dimissioni volontarie finalizzate sia alla pensione anticipata che alla pensione quota 100, quest’ultima verrà considerata in subordine alla prima istanza.
    Nella richiesta gli interessati devono infine anche esprimere l’opzione per la cessazione dal servizio, ovvero per la permanenza a tempo pieno, nel caso fossero accertate circostanze ostative alla concessione del part-time (superamento del limite percentuale stabilito o situazioni di esubero nel profilo o classe di concorso di appartenenza).


    Tecnica della scuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  8. #528
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Pensioni scuola, le insegnanti a 58 anni fuori? ‘Opzione donna’ torna com’era



    Fonti di AdnKronos annunciano che dalla riunione di questa mattina a palazzo Chigi, tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e i ministri Andrea Orlando, Stefano Patuanelli e Renato Brunetta, insieme ai tecnici del Mef, si sarebbe attuato un dietro front su Opzione donna rispetto a quanto era stato stabilito in Legge di bilancio.
    I criteri anagrafici per accedere a questa formula pensionistica, insomma, ritornano alla loro versione precedente: sarebbero sufficienti 58 anni per fare domanda, e non 60 (come si leggeva nella bozza di manovra 2022).
    In sintesi, riguardo a Opzione donna, nel documento legislativo approvato in Cdm lo scorso 28 ottobre, si leggeva: “Il trattamento pensionistico è riconosciuto nei confronti delle lavoratrici che entro il 31 dicembre 2021 hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età pari o superiore a 60 anni per le lavoratrici dipendenti”.
    Oggi si abbassa l’asticella, ripristinando il precedente obiettivo dei 58 anni. Una modifica alla manovra di bilancio 2022 di particolare interesse per le insegnanti dato che le donne rappresentano l’80% del personale docente.
    Quali certezze?
    Non possiamo parlare ancora di certezza, in quanto – lo ricordiamo – la legge di bilancio non è ancora approdata in Parlamento e quanto è stato definito oggi a palazzo Chigi dovrà ricevere l’ok delle due Camere.


    Tecnica della scuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  9. #529
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Riforma delle pensioni: a dicembre il confronto




    A partire da dicembre si aprirà la discussione sulle pensioni, secondo quanto stabilito dall’incontro tra i leader di Cgil, Cisl e Uil e il premier Draghi, insieme ai ministri Franco, Orlando e Brunetta.
    Nella manovra, sembra di capire, non vi sarebbero le risorse per affrontare una riforma strutturale della previdenza, mentre appare sicuro che Draghi si sarebbe impegnato a modificare la legge Fornero portandola al Consiglio dei ministri, anche se non appare alcun intenzione di aumentare oltre i 600 milioni stanziati gli interventi per aumentare la platea di coloro che vorrebbero andare in quiescenza.
    Premesse tutte questo che spingono i sindacati a fare pressing sul governo e pure a minacciare, come fa Landini della Cgil, la mobilitazione della categoria.
    L’unico impegno che i sindacati possono vantare riguarda l’impegno ufficiale dell’esecutivo ad aprire già nei prossimi giorni al Mef un tavolo per discutere di politica fiscale e della ripartizione degli 8 miliardi di riduzione delle tasse prevista della manovra, anche con simulazioni tecniche per capire le ricadute delle scelte del governo e delle proposte sindacali.



    Tecnica della scuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  10. #530
    Data Registrazione
    Jul 2012
    Messaggi
    7,866
    Post Thanks / Like
    Downloads
    2
    Uploads
    4

    Predefinito

    Sinceramente non si capisce granchè bene da che parte stia il sindacato o con chi stia effettivamente
    Ricordo ai più che hanno osteggiato, quasi al limite della mnobilitazione generale, anche quota 100 , benchè allora ci fossero altri dirigenti a livello di sigle sindacali (Camusso su tutti)...ora si battono per ottenere un quota 102 e che credo sia il massimo che riusciranno ad ottenere, almeno finchè ci sarà questo debito pubblico. La riforma totale della Fornero aveva già cominciato a farla il Conte 1, ma i sindacati si erano guardati bene dal sedersi al tavolo delle trattative affinchè il superamento della Legge Fornero diventasse strutturale. Della serie: basta fare bla-bla-bla e far immaginare di credere in qualche cosa, pur di salvare le proprie poltrone.

    Ma che imparassero una volta per tutte a fare VERAMENTE i sindacalisti, ergo, fare le volontà e gli interessi dei propri iscritti, in primis

    Ciaone
    "Non bisogna sapere tutto-tutto, ma bisogna saper leggere molto bene"
    Per i neofiti (newbies) del Forum
    Please don't flood my pm box with questions you can post on forum!! You won't hear back from me.
    Si prega di non inondare la mia casella PM con le domande che si potrebbero postare sul forum !! Non otterrete risposta.



Pagina 53 di 54 PrimaPrima ... 34351525354 UltimaUltima

Informazioni Discussione

Utenti che Stanno Visualizzando Questa Discussione

Ci sono attualmente 1 utenti che stanno visualizzando questa discussione. (0 utenti e 1 ospiti)

Tag per Questa Discussione

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •