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Discussione: In pensione con 40 anni, più due

  1. #131
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    'tacci loro...riducessero anche la vita contributiva e non solo l'eta' pensionabile ( anche con la stessa penalizzazione) sarebbe sicuramente ben accetto
    "Non bisogna sapere tutto-tutto, ma bisogna saper leggere molto bene"
    Per i neofiti (newbies) del Forum
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  2. #132
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    Riforma pensioni: pensione integrativa 10 anni prima di quella pubblica, ecco quando


    In tema riforma delle pensioni una grossa novità è contenuta nel ddl concorrenza per quanto riguarda la pensione integrativa.
    L’articolo 15 andrà a modificare il Decreto Legislativo 252 del 2005 riducendo a 24 mesi, dai 48 attuali, la durata della disoccupazione per poter accedere alla pensione integrativa.
    Scende anche l’età per accedere alla pensione integrativa che oggi è di 5 anni prima rispetto a quella pubblica: ora sarà possibile accedere alla pensione integrativa 10 anni prima rispetto alla pubblica. In caso di dimissioni, inoltre, sarà possibile accedere più agevolmente a quanto maturato sul fondo integrativo.
    Il ddl concorrenza pone delle grosse novità per quanto riguarda l’accesso alla pensione integrativa eliminando anche i vincoli posti dai contratti collettivi allargando allo stesso tempo la platea di quanti possono partecipare ai fondi di contribuzione.
    Vediamo in sintesi quali sono le novità della Previdenza Complementare.
    Chi ha perso il lavoro da più di 24 mesi può accedere all’erogazione anticipata della pensione complementare se gli mancano fino a 10 anni per accedere alla pensione pubblica.
    C’è la possibilità di riscatto libero dell’intera posizione in caso di dimissioni o licenziamento, al momento invece è concesso ai casi di invalidità e di morte.
    Cambia anche la concorrenza tra fondi poiché i fondi pensione amplieranno il proprio bacino di riferimento potendo raccogliere iscritti anche al di fuori del settore di riferimento.
    Dopo 2 anni di partecipazione a un fondo pensione ci si potrà avvalere della facoltà di trasferire la posizione maturata trasferendo su una nuova forma pensionistica oltre al TFr e ai contributi personali anche il contributo aziendale, che al momento non è consentito.

    Orizzontescuola
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  3. #133
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    http://contropiano.org/politica/item/29795-lavorare-fino-alla-morte-in-pensione-a-66-anni-e-sette-mesi

    Lavorare fino alla morte: in pensione a 66 anni e sette mesi
    Claudio Conti - Puntuale come lo sceriffo di Nottingham è arrivato l'"adeguamento" dell'età pensionabile alle "aspettative di vita", come previsto dalla legge Fornero ("la più amata dagli italiani", durante il governo Monti). Dal primo gennaio del prossimo anno si potrà lasciare il lavoro (più probabilmente la cassa integrazione e la mobilità) solo a 66 anni e sette mesi nel caso degli uomini e delle donne del settore pubblico. Mentre per le donne impegnate nel settore privato sarà sufficiente un anno in meno (ma dal 2018 arriveranno all'agognata "parità" con tutti gli altri: 66 e 7 mesi). Mentre le lavoratrici autonome andranno in pensione di vecchiaia a 66 anni e un mese (66 anni e sette mesi nel 2018). Vengono contestualmente innalzati anche i limiti relativi agli anni di carriera necessari per poter accedere alla pensione di anzianità. La pensione anticipata dal 2016 rispetto all'età di vecchiaia si potrà percepire con 42 anni e 10 mesi se uomini e 41 anni e 10 mesi se donne.
    In tutti i casi si tratta di quattro mesi in più, senza alcuna seria distinzione neanche per i cosiddetti "lavori usuranti", dove ante-Fornero l'età pensionabile coincideva quasi con le aspettative di vita (macchinisti, minatori, siderurgia, ecc). E poi dicono che vogliono ridurre la disoccupazione giovanile...
    Il decreto del ministero dell'economia è arrivato all'Inps che ha immediatamente inviato una "nota esplicativa" a tutti gli uffici interessati (Caf compresi, dunque).
    Nel 2019 verrà fissato un nuovo adeguamento, a meno che - nel frattempo - le molte "riforme strutturali" e i tanti tagli di spesa (sanità, welfare, ecc) non riescano, come sperato in alto loco, a ridurre la vita media della popolazione. Del resto, se la logica del collegamento tra età pensionabile e speranza di vita vuole avere un senso, o si va verso un regime per cui - per ipotesi estrema - si lavora fino a 90 anni se la vita media avvicina i 100, oppure si mira a far morire prima una quota maggioritaria della popolazione, costringendola a lavorare oltre ogni limite di forze mentre al contempo le si tolgono buona parte dell'assistenza sanitaria e altri "ammortizzatori sociali". Una tendenza individuata già da anni (si veda http://contropiano.org/news-politica/item/2107-in-pensione…).
    Il nuovo presidente dell'Inps - quel Tito Boeri autore alcuni anni fa di una proposta basata su "riduzioni attuariali" delle pensioni (semplificando: un taglio del 2-3% dell'assegno per ogni anno in meno rispetto all'età oensionabile - ha tirato fuori la necessità di ensaread ammortizzatori sociali specifici per quegli ex lavoratori tra i 55 e i 66 anni che proprio nessuno è disposto ad assumere. Naturalmente formulerà, entro giugno, una sua nuova proposta. Volete scommettere che sarà uguale alla vecchia?

  4. #134
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    Ricordiamola cosi

    R.I.P.










    Giusto per dare i diritti agli autori dei Filmati - Vignette Barzellette che vengono postate ... un Grazie di Cuore e un Complimento per i loro Stupendi Lavori!!!! .... Il tutto reperito dalla rete.

  5. #135
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    Riforma pensioni donna: età pensionabile e contributiva in aumento


    La riforma delle pensioni si fa sempre più urgente soprattutto in previsione dello scalone, che adeguerà i requisiti della pensione alla speranza di vita, atteso nel 2016 che porterà l’età pensionabile e l’età contributiva per le donne ad aumentare.
    L’esigenza di porre una soluzione alla situazione delle pensioni italiane si fa sempre più urgente, a farlo sapere è l’onorevole Gnecchi che sottolinea che l’età pensionabile delle donne aumenterà, in alcuni settori, da 63 anni e 9 mesi del 2015 , a 65 anni e 7 mesi nel 2016.
    In questo modo la flessibilità in uscita che si sta studiando in questo periodo verrebbe vanificata dallo scalone. Il ventaglio temporale previsto dalla flessibilità permetterebbe il pensionamento in una finestra temporale che va dai 60 ai 70 anni di età, con una penalizzazione o una maggiorazione dell’assegno pensionistico. La scelta, in questo modo, sarà ponderata da ogni singolo lavoratore che potrà scegliere quando andare in pensione valutando le penalità e le premialità previste.
    Anche se la flessibilità riguarda tutti i lavoratori, diventa ancora più urgente per le lavoratrici poiché esse sono state colpite maggiormente dagli errori della Legge Fornero che prevede un allungamento dell’età pensionabile, a partire dal 1 gennaio 2016, molto brusco. Per la pensione anticipata saranno richiesti 4 mesi di contributi in più, per la pensione di vecchiaia lo scossone sarà molto più forte: nel settore privato, infatti, l’aumento dell’età pensionabile arriva a quasi due anni.



    Orizzontescuola
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  6. #136
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    Pensioni 2016: guida ai nuovi requisiti di pensionamento



    Come spesso si è detto negli ultimi giorni i requisiti per il pensionamento nel 2016 cambieranno adeguandosi alla speranza di vita, ma come cambieranno?
    Pensione di vecchiaia 2016
    Con la circolare 63/2015 dell’Inps si conferma l’innalzamento di 4 mesi per tutti i requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia e anticipata, ma non è tutto perché l’innalzamento si affiancherà ad un aumento dell’età pensionabile di vecchiaia per le donne che per il settore privato dipendenti e autonome avranno un incremento di quasi due anni sull’età anagrafica: 65 anni e 7 mesi per le lavoratrici dipendenti, 66 anni e 1 mese per quelle autonome. Per il dipendenti pubblici, sia uomini che donne, l’accesso per la pensione di vecchiaia è fissato a 66 anni e 7 mesi. Per i soggetti privi di anzianità contributiva al 1° gennaio 1996 che accedono alla pensione di vecchiaia con il sistema contributivo anche con 63 anni e 7 mesi di età e 20 anni di contributi a patto che l’assegno previdenziale non sia inferiore a 1250 euro mensili.
    Tra l’altro le donne nel 2016 saranno penalizzate anche dallo stop all’opzione donna, al 31 dicembre 2015, che ha permesso il pensionamento con un’età anagrafica di 57 anni e contributi per 35 anni.
    Pensione anticipata 2016
    Per la pensione anticipata, nel 2016, saranno richiesti contributi per 41 anni e 10 mesi alle donne e per 42 anni e 10 mesi agli uomini confermando il blocco delle penalizzazione dellì1,2% per chi non ha compiuto i 62 anni di età. Se si accede con il sistema contributivo la condizione per accedere alla pensione anticipata è che l’importo dell’assegno previdenziale non sia inferiore a 670 euro mensili, ma se si accede alla pensione di vecchiaia con un’età anagrafica di 70 anni e 7 mesi e 5 anni di contributi non importa l’importo dell’assegno.
    Deroghe per alcuni comparti
    Gli invalidi con invalidità superiore all’80% potranno accedere alla pensione di vecchiaia con un’età anagrafica di 60 anni e 7 mesi per gli uomini e 55 e 7 mesi per le donne mentre per i non vedenti l’età anagrafica è fissata a 55 anni e 7 mesi per gli uomini e 50 anni e 7 mesi per le donne.
    Per i dirigenti del Comparto Sanità la pensione di vecchiaia si può richiedere a 65 anni o, a scelta, al maturare del 40esimo anno di servizio non oltre i 70 anni di età.
    Sistema delle quote
    Salgono anche i requisiti per i lavori usuranti.
    Per i lavori usuranti che prevedono un attività faticosa, pesante e un notturno per almeno 78 giorni è richiesta la quota 97,6 con almeno 61 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi.
    Per lavori usuranti che prevedano notturno per giorni da 64 a 71 la quota richiesta è 99,6 con almeno 63 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi. Se il notturno previsto va dai 72 ai 78 giorni la quota è 98,6 con 62 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi.
    Salvaguardati
    Per i lavoratori a cui si applicano le regole anti legge Fornero per accedere alla pensione di vecchiaia sono richiesti 65 anni e 7 mesi di età per gli uomini e 61 anni e 1 mese di età per le donne. Per l’accesso alla pensione di anzianità è richiesto un quorum di 97,6 con almeno 61 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi oppure 40 anni di contributi senza considerare l'età anagrafica.
    Difesa e Sicurezza
    Un comparto che non è interessato dagli effetti della Legge Fornero è quello della Difesa e della Sicurezza che potrà conseguire la pensione di anzianità con 40 anni e 7 mesi di contributi indipendentemente dall’età anagrafica; con 57 anni e 7 mesi sono richiesti 35 anni di contributi, con 40 anni di contributi, raggiunti entro il 2011, si potrà accedere alla pensione con 53 anni e 7 mesi di età.

    Orizzontescuola
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  7. #137
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    Leggo:
    Un comparto che non è interessato dagli effetti della Legge Fornero è quello della Difesa e della Sicurezza ..... con 40 anni di contributi, raggiunti entro il 2011, si potrà accedere alla pensione con 53 anni e 7 mesi di età.
    Dunque....se un lavoratore (chiunque esso sia) ha raggiunto i 40 anni di contributi al 31 Dic 2011 (ma qui credo ci sia un lapsus...in quanto credo si sia voluto/dovuto scrivere 2014 o 2015)avrebbe sicuramente maturato i requisiti in quanto non rientrante nella legge Fornero, ma anche nel 2012,2013,2014 e nel 2015 ovviamente. E questo indipendentemente dall'eta' anagrafica ,in quanto era ancora una pensione d'anzianita'.

    Calcolando poi i 53 anni e 7 mesi attuali ed ,appunto, i 40 anni di contributi al 31 Dic 2011, significa che quel poraccio avrebbe iniziato a lavorare a meno di 10 anni (9 anni ed 8 mesi per l'esattezza ), e pagare contributi ,d'eta' anagrafica!!! Neanche fosse nato e lavorato in una favelas brasiliana!!
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  8. #138
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    Faccio un esempio. Se chiedi al Lupo ti risponderà che lui ha iniziato a lavorare da ancor prima di nascere






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  9. #139
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    @ luxor

    Che sappia io nel Tuo post #136,( se non si son rimangiati l'emendamento sulla legge di stabilità, che ho citato nel post#112 vedi anche post#120)
    nel 2016 chi va in pensione anticipata 42+10 mesi uomini 41+10 donne, entro il 31/12/2017 non incorre in penalizzazioni anche
    se non ha maturato i 62 anni d'età(cosa precedentemente prevista dalla legge fornero) dopo il 2017 di nuovo
    penalizzazioni a meno di modifiche varie( vedi famosa quta 100 tanto decantata, o flessibilità in uscita penalizzata con la nuova legge di stabilità (forse a luglio?) vedremo.......

  10. #140
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    Confermo che le penalizzazioni sono state prorogate ,inteso come termine "a partire da...", dal 1° gennaio del 2017 al 1° gennaio 2018, nuova norma introdotta con la legge di stabilita' 2015
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