L'esigenza di ridurre gli organici del personale docente ed Ata, per rientrare nella riduzione di spese prevista dalla legge 133/08, starebbe inducendo il Miur ad avviare una serie di iniziative in vista del prossimo anno scolastico, tra cui quella di ridurre ulteriormente il numero di ore di lezione settimanali svolte oggi dagli studenti delle classi terze degli istituti professionali (che in due anni passeranno da 36 a 32).
A comunicarlo ai sindacati è stato il direttore generale del Miur, Luciano Chiappetta, che, in base a quanto riferisce la Fgu-Gilda degli insegnanti - avrebbe anche annunciato l'intenzione di ridurre a 32 ore l'offerta formativa settimanale.
Si tratta di un'ipotesi che, qualora avesse effetto, troverebbe la sicura opposizione dei sindacati.
Lo scorso anno lo Snals-Confasl impugnò la riduzione decisa da viale Trastevere di portare da 36 a 34 le ore settimanali di tutte le classi seconde e terze degli istituti professionali: in successioni il Tar del Lazio, il Cnpi ed il Consiglio di Stato si espressero negativamente sulla riduzione dell'orario che, secondo le stesse organizzazioni sindacali, portarono alla soppressione di 5mila cattedre.
Al fine di realizzare in vista del prossimo anno scolastico la riduzione di 19.700 cattedre e 14.167 posti coperti da personale non docente (Ata), il Miur ha annunciato anche la volontà di innalzare di 0,10 unità il rapporto alunni/classi; estendere nella primaria le 27 ore settimanali di offerta formativa nelle classi prime, seconde e terze, anche attraverso l´adozione del `maestro prevalente'; procedere all'ulteriore eliminazione di 4.700 docenti specialisti di lingua inglese, sempre nella primaria; tagliare 3.000 posti nei corsi serali della secondaria di secondaria di grado.



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