Maturità 2022, tornano gli scritti? Bianchi al lavoro: “Definiremo modalità”. Presidi, “Decidere verso Natale”
“Abbiamo fatto esami di Stato in presenza, scelto una via di cui do un giudizio positivo. Ho visto tesine sviluppate anche con strumenti multimediali molto sofisticati. Noi adesso stiamo valutando questa esperienza, come stiamo valutando le esperienze precedenti, e definiremo in tempo adeguato, prima di quanto avveniva negli anni passati, le modalità di svolgimento dell’esame di maturità di quest’anno”. Così il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi pensa già alla prossima maturità
“Capisco che chi ha svolto questo ciclo di studi lo ha fatto in una situazione molto difficile però – ha chiarito Bianchi intervenendo in videocollegamento ad un dibattito organizzato a Bologna con gli studenti del Liceo Malpighi sul tema “E’ un Paese per giovani?” nell’ambito del Festival Francescano 2021 – non è domandando degli sconti che andiamo incontro al bisogno di crescita dei ragazzi. Ci sarà un esame che sarà di maturità”.
“La scuola – ha osservato – deve essere sempre più il modo in cui tutti sono in grado di usare tutti gli strumenti della propria epoca e non di esser usati. Penso al telefonino, al computer, cioè all’intelligenza artificiale. Ma bisogna farlo con capacità critica. Bisogna saper leggere l’attualità. Quando studi filosofia, devi entrare con capacità critica nel dibattito vax no vax. Ma sei fortunato di poter usare la lettura critica che parte da Kant che non è un libro da mettere nella biblioteca .E’ lo strumento concettuale con cui puoi affrontare il mondo di oggi”.
Per ora si sa che si partirà alle 8,30 del 22 giugno, per l’eventuale prima prova scritta, come stabilito dall’ordinanza ministeriale 191 del 23 giugno.
Svolgere l’esame di maturità con le modalità di quest’anno, con l’elaborato e un maxi-colloquio, “è una possibilità. Bisogna vedere che strada prenderà la pandemia, se riusciremo dominarla. Però non si può aspettare maggio per parlarne, potremmo prendere una decisione verso Natale. Non vorrei che i ragazzi pensassero da ora che la maturità debba andare come l’anno scorso”, risponde il presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp), Antonello Giannelli.
Secondo Giannelli, in generale sarebbe opportuna “una valutazione a 360 gradi” sul modello di esame per il futuro: “C’è chi ritiene che dopo 5 anni il giudizio finale non dovrebbe discostarsi molto da quello che dei docenti” nel corso del percorso di studi, ma “l’esame di Stato è previsto dalla Costituzione”. “Credo – ha concluso – che abbia un significato per i ragazzi: è un rito di passaggio all’età adulta”.
Per ora si sa che si partirà alle 8,30 del 22 giugno, per l’eventuale prima prova scritta, come stabilito dall’ordinanza ministeriale 191 del 23 giugno.
Svolgere l’esame di maturità con le modalità di quest’anno, con l’elaborato e un maxi-colloquio, “è una possibilità. Bisogna vedere che strada prenderà la pandemia, se riusciremo dominarla. Però non si può aspettare maggio per parlarne, potremmo prendere una decisione verso Natale. Non vorrei che i ragazzi pensassero da ora che la maturità debba andare come l’anno scorso”, risponde il presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp), Antonello Giannelli.
Secondo Giannelli, in generale sarebbe opportuna “una valutazione a 360 gradi” sul modello di esame per il futuro: “C’è chi ritiene che dopo 5 anni il giudizio finale non dovrebbe discostarsi molto da quello che dei docenti” nel corso del percorso di studi, ma “l’esame di Stato è previsto dalla Costituzione”. “Credo – ha concluso – che abbia un significato per i ragazzi: è un rito di passaggio all’età adulta”.
Per ora si sa che si partirà alle 8,30 del 22 giugno, per l’eventuale prima prova scritta, come stabilito dall’ordinanza ministeriale 191 del 23 giugno.
Svolgere l’esame di maturità con le modalità di quest’anno, con l’elaborato e un maxi-colloquio, “è una possibilità. Bisogna vedere che strada prenderà la pandemia, se riusciremo dominarla. Però non si può aspettare maggio per parlarne, potremmo prendere una decisione verso Natale. Non vorrei che i ragazzi pensassero da ora che la maturità debba andare come l’anno scorso”, risponde il presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp), Antonello Giannelli.
Secondo Giannelli, in generale sarebbe opportuna “una valutazione a 360 gradi” sul modello di esame per il futuro: “C’è chi ritiene che dopo 5 anni il giudizio finale non dovrebbe discostarsi molto da quello che dei docenti” nel corso del percorso di studi, ma “l’esame di Stato è previsto dalla Costituzione”. “Credo – ha concluso – che abbia un significato per i ragazzi: è un rito di passaggio all’età adulta”.
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