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Discussione: Maturità, latino al Classico

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  1. #1
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    Maturità: i ragazzi temono l’orale


    Per 7 studenti su 10 è la prova più difficile per via dell’emozione e della mole della preparazione richiesta
    L’esame di maturità si avvicina e i ragazzi provano a esercitarsi con versioni di greco o compiti di matematica o fisica, analisi del testo o saggi brevi. Ma a tutto ci si può esercitare tranne che a una prova: quella orale. Difficile infatti simulare un’interrogazione con 7 docenti davanti, di cui tre interni e i rimanenti sconosciuti. Presidente compreso.
    E l’impatto diretto, quello vis a vis, con la commissione d’esame è infatti lo scoglio più temuto dalla gran parte dei maturandi. A rivelarlo è il portale Skuola.net che, con un sondaggio effettuato su 1000 studenti delle scuole superiori, fa emergere i reali timori dei ragazzi.
    Sette su dieci temono, infatti, l’esame orale. L’ultima prova da superare prima di conseguire l’ambito diploma. Per il 31,6% degli intervistati l’esame orale è il più difficile soprattutto per la mole della preparazione richiesta mentre per il 39,7% la vera paura sta nell’emozione. A intimorire i ragazzi, infatti, è proprio la reazione che si avrà trovandosi di fronte a una platea di docenti. Seduti davanti al candidato con l’attenzione tutta rivolta su di lui. Il restante 28% teme maggiormente le altre tre prove.
    Tra coloro che stanno perdendo il sonno per l’interrogazione, uno su due si lascia spaventare dall’infinita possibilità di domande a cui verrà sottoposto, il 20% teme il commissario esterno che può far domande a cui lo studente non è pronto a rispondere e il 14% teme la reazione emotiva.
    Ma cosa aiuterebbe allora lo studente a temere meno il colloquio orale? Secondo i dati di Skuola.net, per il 42,3% dei ragazzi sarebbe sufficiente sentirsi preparato su tutto il programma, senza lacune.
    Per un ragazzo su 4 invece sarebbe necessario poter imparare a controllare l’ansia, uno su sei invece sente la necessità di acquisire maggiore sicurezza in se stessi. E allora quasi un ragazzo su tre vorrebbe seguire a scuola corsi di comunicazione e persuasione, uno su 4 i corsi per gestire ansie e paure mentre il 23% vorrebbe frequentare corsi finalizzati all’apprendimento di un metodo di studio personalizzato.
    Ma nelle scuole è difficile che queste attività vengano proposte, solo il 10% dei maturandi dice di sentirsi pronto a sufficienza. E sono già in tanti, infatti, coloro che seguono corsi extrascolastici. «Stanno già partendo in questi giorni – spiegano da Skuola.net – si tratta di incontri con coach specializzati che propongono tecniche e trucchi per superare le paure inutili».


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  2. #2
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    Maturità: tutti su Fb per scoprire volti e curiosità dei commissari
    Via twitter l’annuncio del Miur che anticipa la scelta delle commissioni d’esame
    Una circolare ministeriale?E’ superata, un tweet è molto più friendly, amichevole, cordiale, amabile, al fianco dei giovani. Tranquilli maturandi, il conto alla rovescia per sapere la commissione, i nomi dei commissari è finito. I commisari sono stati scelti e sono noti, da venerdì 30 verso sera. Lo scorso anno uscirono il 4 giugno, quest’anno si è anticipato. La notizia aveva preso carattere ufficiale con un tweet dalla pagina Miur Social: «#commissari #maturità2014 i nomi alla fine della settimana #buonostudio #inboccallupo». Presidenti, commissari esterni e interni, si incontreranno in riunione plenaria lunedì 16 giugno, per avviare le attività dell’esame. Ma per ora, l’attività preferita è la caccia al prof che viene dalla scuola accanto, al massimo dall’altro quartiere, o dal paesino vicino. Fino a ieri si utilizzava il passaparola, si chiedeva ai propri insegnanti l’identikit del commissario, che spesso era un collega degli anni passati. Oggi si accende il motore di ricerca sullo smartphone in mano a tutti gli studenti. Si comincia con le pagine web dell’istituto in cui il docente presta servizio, poi sul suo eventuale profilo Facebook, o su Twitter, e subito salta fuori volto e identikit. A cosa serve? Boh! Conoscere il “nemico” forse rende più sicuri, e conoscere gusti e modi di interrogare, forse tranquillizza (o agita ancor più). Un rimedio valido per garantirsi il diploma è sempre quello di una volta: studiare. Il sito studenti.it ha uno spazio dedicato alla ricerca di curiosità sugli insegnanti-commissari, una vera e propria banca dati.


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  3. #3
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    Ironia e paura invadono i social. E su Twitter parte l’hashtag #maturità2014


    I maturandi raccontano l’esame sui social. Su Facebook, Twitter, Instagram e YouTube l’ironia degli studenti che il 18 giugno torneranno sui banchi di scuola per la prima prova
    IL CONTO alla rovescia è cominciato. Tra meno di due settimane 459.474 studenti di tutti gli istituti torneranno nelle aule per affrontare la prima prova degli esami di maturità, quella di Italiano, su cui naturalmente già impazza il tototracce.
    Per i maturandi saranno due settimane di fuoco da dedicare full-time allo studio, uno studio “matto e disperatissimo” che nell’epoca di Internet e degli smartphone è impossibile affrontare legati a una sedia come Alfieri. E allora non resta che usare i social per raccontare questi momenti e condividere nelle piazze virtuali con gli altri studenti ansie, paure, preoccupazioni e ogni stratagemma possibile per superare indenni lo scoglio della maturità. Facebook, Instagram, Twitter e YouTube, solo per citare i più noti, diventano così uno spazio libero per sentirsi meno soli seduti davanti ad una montagna di libri che a volte sembra troppo alta da scalare.
    Tra i social, la parte del leone la fa Twitter con l’hashtag #maturità2014, lanciato già da qualche giorno. Sul tema dei commissari esterni, i cui nomi saranno resi noti a partire dal 3 giugno, si è aperto un intenso dibattito in rete su quello che per molti è un vero e proprio ‘spauracchio’: c’è chi si rivolge direttamente al ministro Stefania Giannini per sapere i loro nomi, chi invece, dando per buone le prime indiscrezioni, chiede agli studenti concittadini del presunto commissario quanto sia severo il prof in questione e chi sogna di avere un docente di Educazione fisica come presidente. Il sito studenti.it è andato oltre creando il “Cercaprof”, un vero e proprio database con le domande più frequenti e il grado di severità dei professori valutati direttamente dai loro stessi studenti, da consultare non appena saranno resi noti i nomi.
    Più si avvicina la fatidica data più i social sono un crocevia di sentimenti e sensazioni che si intrecciano come guidati da una ‘mano invisibile’: c’è chi non vede l’ora di terminare e “vorrebbe risvegliarsi direttamente a luglio a giochi fatti” e chi non sa, a pochi giorni dalla prima prova, se “piangere dalla disperazione o essere felice perché tra poco finirà tutto”. C’è chi si carica dedicando a tutti i maturandi “We are the Champions” dei Queen e chi si gode i suoi “pomeriggi trasgressivi” con Montale. Tanti approcci diversi con l’obiettivo comune di sopravvivere allo stress da maturità, con il sole alto nel cielo e la tesina da terminare che obbliga a stare chiusi dentro casa e rinviare l’appuntamento con il mare. Ma è soprattutto l’ironia a farla da padrone sui social. E Twitter diventa l’enciclopedia della goliardia in rete dove tutti cercano di esorcizzare la maturità con il sorriso. Qualcuno, come @Coldplay_95, si improvvisa Sommo poeta e reinterpreta i versi della Divina Commedia: “Nel mezzo del cammin di nostra vita, la voglia di studiare fu smarrita” è la nuova versione dell’incipit del primo canto dell’opera di Dante Alighieri. @Claudie_HH offre una nuova versione di Soldati di Giuseppe Ungaretti: “Si sta come a giugno sui libri i maturandi”. @cassandro_me lancia l’hashtag #dillointerzine e si improvvisa poeta con tanto di rima: “Prometto di scriver di mio pugno, ma solo alla prova d’italiano. In fin dei conti è pur sempre giugno”. @_Bearap invece, colpita da tosse e raffreddore, ipotizza di “essere allergica allo studio matto”, mentre @GegeBGB pensa che “non è mai troppo tardi per i miracoli” e pubblica un’immagine della Madonna, sperando nell’aiuto divino.
    Su Facebook gruppi di maturandi sono sorti in tutta Italia: il più numeroso è sicuramente “Maturità 2014: ora tocca a me”, creato dal blog ScuolaZoo, dove si possono trovare informazioni utili sulla maturità 2014 e anche molti spunti per sorridere di questo appuntamento. Difficile per uno studente non ritrovarsi nelle massime della serie “Sei un maturando se…”. Tra le frasi più gettonate “sei un maturando se hai il terrore di avere un commissario esterno di una materia in cui il tuo prof non ti ha spiegato nulla” o “sei un maturando se alterni rapidamente momenti felici, tristi, ansiosi e paurosi”. Sul gruppo ecco spuntare le foto dei protagonisti di questa maturità 2014, intere classi che diffondono i loro messaggi attraverso il social di Marck Zuckerberg. Ad esempio la quinta B del Liceo Publio Virgilio Marone di Avellino chiarisce in uno striscione che “qui si sboccia e non si boccia” o la quinta A del Liceo scientifico Villa Sora di Frascati: “60 e sto” è il simpatico messaggio che lanciano in una foto di gruppo. E già, perché qualche tempo fa 60 era il voto massimo, mentre ora è il voto minimo ed è quello il numero agognato da chi non desidera altro che concludere al più presto la carriera scolastica.
    Agli studenti più in crisi non si può che consigliare la visione del film campione d’incassi di Fausto Brizzi “Notte prima degli esami”, titolo tratto dall’omonima canzone di Antonello Venditti. Nell’ultima scena Luca Molinari alias Nicolas Vaporidis affronta l’esame di maturità davanti al terribile prof Martinelli, interpretato da Giorgio Faletti: alla domanda su Giosuè Carducci, Molinari risponde perfettamente, nonostante il prof gli avesse promesso il giorno prima un quesito su Leopardi. “Se c’era una cosa che avevo imparato in cinque anni di liceo – afferma Molinari-Vaporidis nell’ultima scena del film – è che non bisogna mai fidarsi di un professore”.


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    Tutto sulla Maturità 2014



    È ormai iniziato il conto alla rovescia per il fatidico giorno in cui gli studenti dell’ultimo anno delle superiori affronteranno l’ultimo grande ostacolo della loro carriera scolastica: l’esame di Stato o, più comunemente, di maturità.
    Lezioni ormai agli sgoccioli, ultime interrogazioni e compiti in classe per gettarsi quindi nei«ripassi dell’ultim’ora tra bignami, temari e manabili per arrivare il prossimo 18 giugno alla prima prova dell’esame di maturità edizione 2013-2014, ovvero la prova di italiano.
    Gli studenti chiamati alla prova, quest’anno, sono 459.474. Tra questi, frequentano il liceo classico 52.764 giovani, lo scientifico 111.793, il linguistico 3.638, il pedagogico 37.845, il tecnico 158.438 e il professionale 76.882. Mentre nell’istruzione artistica sono 18.114 i ragazzi che frequentano l’ultimo anno. A queste cifre vanno aggiunti i privatisti, che non vengono quindi conteggiati nelle classi attuali, e vanno sottratti tutti coloro che non verranno ammessi agli esami.
    La prima prova scritta si terrà mercoledì 18 giugno alle ore 8.30. Come per gli altri anni la lo svolgimento della prima prova scritta prevede diverse opzioni tra cui il candidato potrà scegliere. La prova è rivolta «ad accertare la padronanza della lingua nella quale si svolge l’insegnamento» quindi l’italiano e consentirà all’allievo di scegliere tra diverse opzioni. Accanto al «classico» tema «su argomento di ordine generale» o a carattere storico o letterario, si potrà optare per «l’analisi e commento di un testo letterario o non, in prosa o poesia», per la produzione di un articolo di giornale o di un saggio breve.
    Nella prima giornata di prove i candidati dovranno anche comunicare il titolo dell’argomento o presentare la tesina prescelti per dare avvio al colloquio. La seconda prova scritta, grafica o scritto-grafica si terrà il giorno successivo, giovedì 19 giugno sempre alle 8.30. Per gli esami nei licei artistici e negli istituti d’arte lo svolgimento della seconda prova continua, con esclusione del sabato, nei due giorni feriali seguenti per la durata giornaliera indicata nei testi proposti.
    La seconda prova, prevista per il giorno successivo è quella specifica per il corso di studi ed ha come oggetto una delle materie che caratterizzano il corso di studio. Le materie previste per la seconda prova sono state annunciate agli studenti lo scorso 31 gennaio. Quest’anno i candidati si cimenteranno con il greco nei Greco al Liceo classico, Matematica al Liceo scientifico, Lingua straniera al Liceo linguistico, Pedagogia al liceo pedagogico. Per gli Istituti tecnici e professionali «sono state scelte materie che, oltre a caratterizzare i diversi indirizzi di studio, hanno una dimensione tecnico-pratico-laboratoriale. Per questa ragione la seconda prova può essere svolta, come per il passato, in forma scritta o grafica o scritto-grafica o scritto-pratica, utilizzando, eventualmente, anche i laboratori dell’istituto».
    Le materie scelte per alcuni indirizzi sono: Istituto tecnico commerciale (ragionieri): Economia aziendale; Istituto tecnico per geometri: Estimo; Istituto tecnico per il turismo: Tecnica turistica; Istituto tecnico industriale (elettronica e telecomunicazioni): Elettronica; Istituto tecnico industriale (elettrotecnica ed automazione): Elettrotecnica; Istituto tecnico industriale (informatica): Informatica generale e applicazioni tecnico-scientifiche. E ancora, Istituto professionale per agrotecnico: Economia agraria; Istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione: Alimenti e alimentazione; Istituto professionale per i servizi sociali: Psicologia generale e applicata; Istituto professionale per Tecnico delle industrie meccaniche: Tecnica della produzione e laboratorio. Per il settore artistico (Licei e Istituti d’arte) la materia oggetto di seconda prova ha carattere progettuale e laboratoriale (ad esempio architettura, ceramica, mosaico, marmo, oreficeria). La prova si svolge in tre giorni.
    Il decreto individua, inoltre, le materie affidate ai commissari esterni. Nella scelta delle materie affidate ai commissari esterni è stato seguito, laddove si è rivelato opportuno, il criterio della rotazione delle discipline. Sono inoltre 122 gli istituti scolastici coinvolti nel progetto Esabac (erano 50 l’anno scorso), finalizzato al rilascio del doppio diploma italiano e francese ed attuato sulla base dell’Accordo Italo-Francese sottoscritto il 24 febbraio 2009. Per le prime due prove scritte le tracce sono quelle indicate dal Ministero, mentre la terza prova, ha carattere pluridisciplinare ed ha l’obiettivo di verificare le conoscenze sulle diverse materie di insegnamento. Sono previste diverse tipologie: trattazione sintetica, non più di cinque argomenti; quesiti a risposta singola, da 10 a 15; quesiti a risposta multipla, da 30 a 40; problemi scientifici a soluzione rapida, non più di due; casi pratici o professionali, non più di due; un progetto. Questa prova, a differenza delle altre due è elaborata dalla commissione esaminatrice.
    La data degli “orali”, i cosiddetti colloqui, è stabilita, invece, da ciascuna commissione al termine della correzione e valutazione degli scritti e dei fascicoli relativi ai candidati. Ma già il primo giorno degli esami il candidato, su richiesta del presidente della commissione, dovrà comunicare «il titolo o presentare l’esperienza di ricerca o di progetto, anche in forma multimediale, prescelti per dare inizio al colloquio». La prova, infatti, ha inizio con un argomento scelto dal candidato. Il colloquio si svolgerà in un’unica soluzione. Sarà l’argomento scelto dallo studente il primo argomento della prova che proseguirà, quindi, vertendo su quelli proposti dal candidato attinenti «ai programmi e al lavoro didattico dell’ultimo anno di corso».
    Per la valutazione degli scritti i candidati hanno a disposizione in tutto 45 punti. In pratica, una prova scritta per essere sufficiente deve ottenere almeno dieci punti, sino ad un massimo di 15. Il punteggio delle prove scritte deve essere pubblicato almeno due giorni prima dell’inizio del colloqui. Per questi ultimi la commissione dispone di un punteggio massimo di 35 punti, al colloquio giudicato sufficiente non può essere attribuito un punteggio inferiore a 22. La Commissione, una volta conclusi gli orali, avvierà la valutazione assegnando il voto finale (la somma dei punti ottenuti agli scritti e al colloquio e dei punti acquisiti con il meccanismo dei crediti scolastici).
    Fermo restando il punteggio massimo di 100 la commissione può “motivatamente” integrare il punteggio sino ad un massimo di cinque punti ove il candidato abbia ottenuto un credito di almeno 15 punti e un risultato complessivo nelle prove di almeno 70 punti.



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    Copiare all’esame? Sì, no, forse Ma non contate sui «secchioni»


    Un maturando su quattro spera in un «aiutino»
    Copiare all’esame? Sì, no, forse Ma non contate sui «secchioni»
    Sondaggio: quest’anno, alla maturità almeno 3 studenti su 5 non faranno copiare il compagno di classe. L’esperto: «È come evadere le tasse»
    «Se vuoi, puoi». «No, non si può, ma se sei furbo lo fai». La Maturità scatena inevitabili istinti di sopravvivenza. O forse sublima quella tendenza a non rispettare le regole propria di un Paese che dimostra un acutissimo bisogno di rispetto della legalità. All’esame di Stato, come e più che nei compiti in classe, se si può si copia. Sbagliato, ma scontato.
    Così si copia
    Ed ecco che alla vigilia si rinnovano i consigli dei più «sgamati»: bigini e cartuccere da lasciare in bagno; bigliettini e annotazioni nel vocabolario; fogliettini con le date nella penna vuota, formule e mini appunti sulle unghie, sul cerchietto per capelli, nel palmo della mano. È forse tramontata la tecnologia che aveva meravigliato un paio di edizioni fa: l’incredibile orologio-bigliettino, un lettore MP3 provvisto di 2GB di memoria, capace di contenere tantissime informazioni. Porta via troppo tempo e distrae. Meglio il cellulare, opportunamente nascosto, con gli auricolari che spuntano da una manica incredibilmente lunga per temperature che, in quel giorno, è facile prevedere elevate.
    Ma i «secchioni» non ci stanno
    È vero però che anche i prof quel giorno saranno attrezzati e vigili. Meglio quindi non esibire arsenali troppo forniti e, piuttosto, affidarsi all’aiuto del compagno di banco o del secchione di classe. La pensa così un maturando su quattro, secondo un sondaggio di Skuola.net. Rischiando, però, sonore delusioni. Il medesimo sondaggio, dopo aver interpellato 2300 studenti prossimi all’esame di Stato, rivela che tre «secchioni» su 5 non passeranno il compito; mentre 1 su 3 sceglierà chi aiutare a seconda della simpatia. Troppo alta la posta in gioco. Troppo forte il desiderio di primeggiare, di fare bella figura. Il 60% dei candidati – dice la community studentesca – ha paura di essere scoperto. Il 32% afferma che solo al momento dell’esame deciderà se e a chi passare il compito. Un boom inaspettato di secchioni dell’ultima ora, visto che la percentuale di coloro che non passano i compiti durante l’anno non arriva al 7%. Brutta sorpresa per molti, dunque.
    Come evadere le tasse
    E se c’è chi vede quella di copiare come «un’arte» che non si può improvvisare, o una sporta di lavoro collaborativo, da promuovere, c’è anche chi da anni si sforza, con analisi e riflessioni accademiche, di dimostrare che copiare è in niente diverso dall’evasione fiscale. Furto del sacrificio altrui. E che di solito è chi più copia ad assolvere il copiare.
    «Troppa benevolenza»
    «L’arte di copiare non è estemporanea nè casuale – sostiene Marcello Dei, professore di Sociologia dell’educazione a Urbino – ma è frutto di un processo di apprendimento e di socializzazione che inizia nella scuola primaria, si evolve negli anni della crescita e raggiunge il suo massimo negli ultimi anni della secondaria superiore». Arrivando a cristallizzarsi in quel «vuoto di socializzazione civica» che in età adulta è difficile colmare. «Si copia ovunque – ammette il professore, che alla discutibile “arte” ha dedicato convegni e scritti («Ragazzi si copia. A lezione di imbrogli nella scuola italiana», Il Mulino 2011) – ma nel nostro Paese ciò che rende eccezionale questo fenomeno è la singolare benevolenza con cui viene tollerato».
    Sarà tolleranza zero?
    Ma forse stiamo entrando in zona «tolleranza zero», se il sondaggio della community di studenti si rivelerà attendibile. E chissà che non si possa iniziare a riflettere, a partire dalla scuola, su quei trucchi che – dice Dei – «falsificando la verifica degli apprendimenti, azzerano il merito».


    edscuola
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    Maturità 2015/1. Un appello per non cambiare

    Sono oltre 3.600 le firme raccolte in pochi giorni da un appello online (http://www.change.org/p/ministero-dell-istruzione-mantenere-le-commissioni-esterne-agli-esami-di-maturità), lanciato da Giorgio Allulli, per il mantenimento della attuale struttura delle commissioni d’esame di maturità – metà membri interni, metà esterni e presidente esterno – e contro la scelta del ministro Giannini, poi recepita nella Legge di stabilità 2015, di tornare alle commissioni tutte interne (salvo il presidente) volute dal ministro Moratti (2001-2006) a modifica della composizione metà e metà prevista dalla riforma Berlinguer entrata in vigore nel 1999.
    Nell’appello, sottoscritto da autorevoli esperti tra i quali Alessandro Cavalli, Andrea Gavosto, Giovanni Trainito, Luciano Benadusi, Piero Lucisano, Roberto Moscati, Emanuele Barbieri, Giorgio Rembado per ANP,Giorgio e Andrea Ragazzini per il ‘Gruppo di Firenze, Giorgio Israel, si chiede “che senso ha emanare una direttiva che prevede la valutazione esterna delle scuole, quando nel merito della preparazione degli alunni si torna alla totale auto-referenzialità dei Consigli di classe?”.
    Nell’appello si sostiene che il ritorno al modello Moratti-Bertagna (che ne fu l’ispiratore) “sarebbe un’iniziativa in palese contraddizione con le indicazioni dell’Ocse, che segnala gli effetti positivi degli esami esterni sui livelli di apprendimento degli alunni, con le Raccomandazioni ufficiali dell’Unione europea, che richiede l’impiego di esaminatori “terzi” per la verifica degli apprendimenti acquisiti dagli alunni, e con le pratiche in uso nei principali sistemi scolastici europei”.
    Ma fino a che punto la commissione ‘metà e metà’, che abbiamo visto in opera dal 1999 al 2001 e poi ancora dal 2007 al 2014, può essere considerata ‘esterna’ o ‘terza’ secondo i modelli europei indicati dai firmatari dell’appello?


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    Esami di Stato II ciclo e Prove Invalsi: la scadenza del 12 dicembre

    Entro questo termine i candidati interni ed esterni debbono presentare le domande di partecipazione agli Esami di Stato del II ciclo e le scuole devono iscriversi alle prove Invalsi che si svolgeranno dal mese di maggio. Quest’ultima scadenza riguarda anche gli Esami di Stato del I ciclo
    In prossimità del 12 dicembre 2014, ricordiamo due scadenze importanti per le scuole: la prima riguarda gli esami di Stato conclusivi del II ciclo di istruzione. La nota prot. n. 7316 del 25/11/2014 ha prorogato al 12 dicembre il termine normalmente fissato al 30 novembre per la presentazione della domanda da parte dei candidati interni al proprio dirigente scolastico e da parte dei candidati esterni ai Direttori Generali della Regione di residenza per la partecipazione agli esami di Stato del II ciclo a.s. 2014/2015.

    L’altra scadenza riguarda, invece, le prove Invalsi: sempre il 12 dicembre è prevista, infatti, la chiusura (alle ore 16,30) delle funzioni per l’iscrizione alle prove Invalsi al seguente indirizzo: http://invalsi-areaprove.cineca.it/i...accesso_scuole




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    Maturità, idee per la tesina da portare all’esame


    Da Charlie Hebdo all’Expo alcuni spunti interessanti da Skuola.net
    Comincia un nuovo quadrimestre, l’ultimo per chi affronterà la maturità 2015. E Skuola.net suggerisce alcune idee per la tesina da portare all’esame.

    IL FUMETTO
    A partire dai fatti di Charlie Hebdo fino al ruolo dei supereroi americani durante la Guerra Fredda, una tesina di maturità sul fumetto può essere utile per parlare di molti argomenti scolastici. Tra gli altri collegamenti, il portale propone l’umorismo di Pirandello in Italiano, l’Olocausto raccontato da Art Spiegelman o la propaganda politica dei regimi totalitari in Storia, Dickens in Inglese, la Pop Art in Storia dell’Arte.

    EXPO 2015
    L’Expo 2015, dal titolo «Nutrire il pianeta» tocca temi importanti che possono essere ben utilizzati in una tesina d’esame: uno su tutti quello dell’alimentazione e il suo rapporto con l’agricoltura, o il tema della campagna. Il legame con le tematiche legate all’ambiente in Scienze viene da sé. In greco, si può fare un collegamento con Teocrito e la sua poesia bucolica. In filosofia, Feuerbach è colui che diceva «L’uomo è ciò che mangia» mentre l’autore latino Petronio, nel suo Satyricon, dà un’idea del ruolo del cibo nella società romana.

    WALT DISNEY
    Le materie possono essere viste con gli occhi di un bambino, il tutto grazie ai film di Walt Disney. Peter Pan e Pascoli, Pinocchio e Le Metamorfosi, Anastasia e la Rivoluzione Russa, La Carica dei 101 e l’invenzione della radio. E anche un passaggio su come i cartoon di Walt Disney raccontavano l’avvento del Nazismo.

    TATUAGGI
    Portando una tesina di maturità sui tatuaggi sono molti gli argomenti da poter affrontare. Si può collegare il ruolo del tatuaggio nei campi di concentramento, o approfondire l’analisi dello stile Old School con l’America degli anni ’20. In Latino, è possibile collegare il tatuaggio con la Germania di Tacito, dove l’autore parla della pittura corporale in uso tra le tribù.

    HARRY POTTER
    Per i fan del maghetto Skuola.net propone una tesina su misura. La saga di Harry Potter è ricca di spunti: chi non ha mai pensato di confrontare Lord Valdemort con uno dei personaggi più oscuri del `900, Adolf Hitler? In Italiano il collegamento è con l’universo magico di Giovanni Pascoli, mentre in filosofia si scandaglia l’inconscio con Freud e Nietzsche. In Geografia Astronomica sono le fasi lunari a venire in soccorso.

    IL PICCOLO PRINCIPE
    Il capolavoro di Antoine Saint-Exupery è uno dei libri preferiti da grandi e piccoli. Perché non dedicare proprio a questo personaggio la tesina di maturità? Si può collegare con il fanciullino di Pascoli in Italiano, in Geografia Astronomica le stelle o i pianeti, Fedro in latino prendendo spunto dal personaggio della volpe.

    INTERNET E SOCIAL NETWORK
    Ecco poi un argomento su cui i maturandi sono preparatissimi. Si può cominciare con l’evoluzione dei media in Storia, e con una spiegazione tecnica del funzionamento di Internet e dei Social Network in Informatica. Per gli istituti tecnici che portano anche Diritto all’esame, le leggi sulla Privacy e il cyberbullismo sono temi di forte attualità.

    IL MARE
    Suggestiva e adatta a moltissimi indirizzi di studio, una tesina sul Mare e le sue simbologie è un’ottima soluzione grazie alla quantità di collegamenti possibili tra le materie. Ad esempio, in Fisica si può portare il movimento ondulatorio, in Geografia i maremoti. La guerra sottomarina in Storia, Seneca e Plinio il Vecchio in Latino con le Naturales Quaestiones e Naturalis Historia. In Storia dell’Arte Gericault e la sua Zattera della Medusa e in Italiano si possono trovare connessioni da Verga a Saba, da Ungaretti a Montale.

    La Stampa
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    Maturità, solo il 55% promossi alla simulazione di matematica

    La prova si è svolta a fine febbraio su un testo redatto dal Miur. La seconda in programma per il 22 aprile
    Il 25 febbraio scorso si è svolta la simulazione di seconda prova di Maturità per i ragazzi del liceo scientifico, che hanno dovuto misurarsi con il problema di Matematica, materia protagonista del secondo scritto d’esame. I maturandi però hanno avuto non pochi problemi a risolvere il compito: solo il 55%, infatti, è risultato sufficiente secondo i risultati comunicati dalle scuole. Sono stati coinvolti più di 47mila studenti su circa 700 scuole, segnala Skuola.net.
    Dunque non è andata benissimo la prima simulazione nazionale di seconda prova di matematica, il cui testo è stato redatto dal Miur. Del 55% di ragazzi che ha raggiunto un punteggio positivo, il 19% ha ottenuto risultati eccellenti mentre la maggior parte, il 36%, ce l’ha fatta per il rotto della cuffia. Circa il 30% è risultato insufficiente e circa 1 ragazzo su 6 ha ricevuto una grave insufficienza.
    La simulazione di seconda prova di matematica del 25 febbraio proponeva due differenti tracce, tra cui gli studenti hanno dovuto scegliere. La maggior parte degli studenti ha deciso di risolvere il primo problema, sulla collisione tra due meteoriti: ben l’80%. Uno su 3 dei ragazzi che hanno scelto questa traccia, però, non è riuscito a completarla. Un po’ meglio è andata alla minoranza che si è confrontata sul secondo problema, che riguardava la costruzione di una teca, sebbene anche qui ci sono stati non pochi problemi: 1 su 4 circa non l’ha finito.
    Insomma, i risultati di questa prima simulazione, conclude Skuola.net, non sono confortanti e si potrebbe preannunciare una vera e propria strage tra i maturandi dello scientifico sul secondo scritto. Tuttavia il portale ricorda che la risoluzione del problema riguarda solo la prima parte della seconda prova di Maturità allo scientifico, mentre la seconda riguarderà alcuni quesiti da svolgere. Proprio sui quesiti, infatti, è probabile che si baserà la prossima simulazione di seconda prova di Maturità per lo scientifico, in programma per il 22 aprile.

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    Una guida all’uso della griglia per la valutazione della prova scritta di matematica negli esami di Stato



    Una guida all’uso della griglia Matmedia per la valutazione della prova scritta di matematica negli esami di Stato.

    www.matmedia.it
    Sul sito dedicato alla prova scritta di matematica e curato dal Dipartimento d’Ingegneria della Seconda Università di Napoli il video realizzato dalle prof.sse Adriana Lanza e Serenella Iacino della sezione Mathesis di Roma presentato al convegno
    del 28 Aprile svoltosi presso l’ITT “Colombo” di via Panisperna, Roma.
    Il lavoro tiene conto dei pareri espressi dalle migliaia di docenti annualmente impegnati nelle commissioni giudicatrici e che hanno condiviso, dal 2009 al 2014, la proposta di utilizzare i medesimi criteri per la valutazione della prova scritta di matematica agli esami di Stato di liceo scientifico realizzando in tal modo un’esperienza che è servita a omogeneizzare i comportamenti valutativi tra i docenti/commissari, alternativamente membri interni ed esterni, a diminuire le differenze di punteggi tra Nord, Centro e Sud del Paese, a migliorare gli apprendimenti della matematica in Italia.
    Della griglia Matmedia, definita – è il caso di precisarlo – con il sostegno di uno specifico progetto nazionale voluto dal MIUR, il lavoro delle docenti Iacino e Lanza fornisce un’effic ace illustrazione delle modifiche apportate all’iniziale proposta e chiarisce ulteriormente, con esempi ben scelti, il significato e il ruolo dei criteri generali nonché dei “pesi” assegnati a problemi e quesiti della traccia d’esame.
    In definitiva, una valida guida alle varie fasi della correzione e valutazione della prova scritta agli esami di Stato di liceo scientifico e un ulteriore e serio contributo all’affermazione di una valutazione condivisa e omogenea sul territorio nazionale.


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