La Commissione Europea ha dato l'ok a uno stanziamento miliardario per favorire lo sviluppo delle reti broadband nelle aree rurali o a fallimento di mercato. L'Italia riceverà complessivamente 230 milioni di euro grazie anche ai progetti regionali di Lombardia, Piemonte, Veneto, Trentino Alto Adige, Sardegna e Toscana.

La Commissione Europea ha approvato lo stanziamento di 1,8 miliardi di euro per fronteggiare il digital divide: di questi 230 milioni ricadranno in Italia. I progetti di Lombardia, Piemonte, Veneto, Trentino Alto Adige, Sardegna e Toscana hanno ricevuto l'ok per lo sviluppo di servizi broadband nella aree rurali e prive di connettività.

Nello specifico si possono identificare due Piani: quello nazionale per le aree rurali da 154,5 milioni (che riguarderà 2mila Comuni a fallimento di mercato) e singoli regionali per i restanti 75,5 milioni.
Il primo rientra nel Piano nazionale per le aree rurali che è finanziato dallo Stato italiano e dal Fondo europeo per le risorse agricole: il progetto è partito nel 2009 e dovrebbe concludersi nel 2015.

Negli altri casi si tratta di progetti regionale specifici. La Lombardia ad esempio, con circa 41 milioni di euro, vuole raggiungere le aree rurali con banda larga minima da 2 Mbps. In ogni caso di tratta sempre di co-finanziamenti: vengono infatti coinvolte istituzioni locali, regionali e Fondi europei di sviluppo regionale.

Per la Commissione UE infatti il sostegno pubblico in questi casi è fondamentale per scongiurare il rischio di un ulteriore digital divide tra le zone urbane e le zone rurali. Finanziamenti pubblici comunitari e nazionali però dovranno essere integrati da investimenti privati, senza ostacoli per il mercato.
tom's