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Discussione: Personale Ata, indetto concorso per titoli

  1. #31
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    ATA. Indicazioni su contratto a tempo determinato per art. 59

    Il Miur ha emanato la nota con la quale disciplina i contratti a tempo determinato stipulati sulla base dell'art. 59 del CCNL.
    Secondo il MIUR, al fine di conciliare quanto previsto dall'art. 59 CCNL con le indicazioni fornite dalla nota n. 8921 dell'8/09/2014, i contratti fino all'avente titolo del personale ATA di ruolo, possono essere riconosciuti solo nel caso in cui gli aventi titolo, dopo l'aggiornamento delle graduatorie di 3^ fascia, siano stati confermati in servizio presso la medesima istituzione scolastica.
    In quella nota il Miur aveva scritto infatti " Si coglie l'occasione per chiarire che, nelle more dell'aggiornamento delle graduatorie di istituto, potranno essere conferite supplenze fino all'avente titolo ai sensi dell'art. 40 della legge 449/97. Le suddette supplenze fino all'avente diritto potranno, inoltre, essere attribuite al personale AT.A. di ruolo ai sensi dell'art. 59 del CCNL comparto scuola."
    Inoltre il completamento d'orario al personale ATA che si è avvalso dell'art. 59, che ha stipulato un contratto a tempo determinato inferiore alle 36 ore settimanali, può essere riconosciuto solo per supplenza di durata non inferiore alla fine dell'anno e non su supplenza breve, stante il 1 comma dell'art. 59.
    Per la FLC CGIL è inaccettabile un trattamento giuridico ed economico difforme a seconda della sede di servizio in cui ci si trova.
    - Nel caso di completamento d’orario, l’art. 59 deve essere letto nella sua interezza, anche in base al comma 2, poiché il lavoratore ATA di ruolo cambia status giuridico, che è quello di supplente, tant’è che vengono applicati gli stessi istituti contrattuali della malattia per i supplenti brevi. Il completamento è, dunque, connesso alla condizione di essere un supplente.

    orizzontescuola
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  2. #32
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    Gli Uffici Scolastici cominciano a pubblicare le graduatorie provvisorie ATA24mesi.
    Il Ministero non ha ancora diramato la comunicazione per la compilazione su Istanze on line del modello G per la scelta delle sedi per l'a.s. 2015/16.
    Avverso le graduatorie provvisorie è ammesso reclamo scritto, entro 10 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie (salvo diversa disposizione contenuta nel relativo bando) esclusivamente per errori materiali, al Dirigente dell'Ufficio scolastico. Esaminati i reclami, si procederà alle eventuali rettifiche e alla pubblicazione delle graduatorie definitive.Avverso la graduatoria definitiva è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. entro 60 giorni, oppure ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla data di pubblicazione.
    Le graduatorie ATA24mesi saranno utilizzate per le immissioni eventualmente autorizzate per le immissioni in ruolo 2015/16 e per le supplenze al 30 giugno o 31 agosto.
    Al momento le graduatorie pubblicate sono
    ABRUZZO
    Pescara
    BASILICATA
    Matera
    PUGLIA
    Foggia - Alfabetica - Graduatoria - Avviso
    EMILIA ROMAGNA
    Ferrara pubblica il 17 giugno
    Modena
    FRIULI V.G.
    Pordenone
    LOMBARDIA
    Bergamo
    Sondrio
    TOSCANA
    Pisa 16 giugno
    Massa Carrara

    Livorno



    Orizzontescuola
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  3. #33
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    Ata, segnali d’inversione di tendenza: forse 6mila assunzioni e meno tagli

    Preso atto della cancellazione di oltre 2mila posti, per effetto della Legge di Stabilità, i sindacati hanno chiesto l’avvio di un periodo di “concertazione” per mantenere gli attuali organici. Intanto, le immissioni in ruolo, chieste al Mef, corrispondono al solo turn over. Probabili novità anche per le posizioni economiche e l’indennità mensile ai Dsga.
    I sindacati tentano di ammortizzare i tagli già previsti per il personale Ata. Il tentativo è stato avviato da alcune settimane. E ribadito il 18 giugno, durante un incontro la ministero, dove i dirigenti Miur hanno annunciato di aver chiesto l’autorizzazione, al ministero dell’Economia, di 6.243 unità di personale: corrispondono ai soli posti che si rendono disponibili a seguito dei pensionamenti. E questa non è proprio una buona notizia. Perché sul personale non docente, l’amministrazione continua a muoversi come sempre: lasciando migliaia di posti vacanti.
    Un timido segnale di inversione di tendenza, invece, potrebbe essere quello che arriva sul fronte degli organici del prossimo anno. Preso atto della cancellazione di oltre 2mila posti, per effetto della Legge di Stabilità, i sindacati nei giorni scorsi hanno chiesto l’avvio di un periodo di “concertazione”, attraverso il quale minimizzare gli effetti dei tagli previsti, mantenendo gli attuali organici, per effetto dell’incremento sostanziale di alunni in alcune province.
    “È inaccettabile la determinazione di un organico in contrazione che è basato sull’applicazione di nuove tabelle che non hanno espletato il loro iter di approvazione”, ha tuonato lo Snals-Confsal.
    Però, non tutto è perduto: “nel merito delle proposte di riparto dei posti tra le regioni, già oggetto dell'informativa di giovedì scorso, l'amministrazione ha fornito un’ulteriore proposta che tiene conto anche dell'incremento/decremento degli alunni, criterio non tenuto in considerazione nella precedente proposta”, spiega la Cisl.
    La speranza dei sindacati è che venga presa in considerazione “l’assegnazione a ciascuna Regione della quota aggiuntiva del 3% rispetto all'attribuzione dei posti che il sistema sviluppa in applicazione delle nuove tabelle. Il tema era già stato oggetto nello scorso anno di un approfondimento condotto attraverso la convocazione di uno specifico “tavolo tecnico” che aveva evidenziato, sulla base dei dati forniti dall'amministrazione, forti differenze tra le regioni: alcune disponevano di una quota ben superiore al 3%, altre potevano contare su una disponibilità inferiore”. Tuttavia, si tratta di rilevazioni non ancora complete in quanto non tutte le scuole hanno inserito i dati nel sistema telematico predisposto dal Miur.
    I sindacati, inoltre, hanno chiesto al SIDI la riapertura delle funzioni per segnalare i nominativi degli ATA che hanno diritto al pagamento delle posizioni economiche dal 1° gennaio 2015, coloro i quali, cioè, erano rimasti “bloccati” negli anni scorsi e per i quali non era stato attivato, in precedenza, il pagamento: “appena la Direzione dei sistemi informativi del Miur fisserà la tempistica, saranno avvisati gli uffici periferici cui compete materialmente l'esecuzione dell'operazione. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto di essere tempestivamente informati in merito”.
    Inoltre, “l’amministrazione sta ultimando la verifica sui nominativi di coloro che non hanno percepito l'una tantum sulle posizioni economiche: il numero degli interessati si sta notevolmente ridimensionando (dai 5.000 originariamente “calcolati”). Ciò dovrebbe consentire lo sblocco di una situazione che attende soluzione da troppo tempo”, conclude la Cisl
    Per quanto riguarda i Dsga, i sindacati hanno formulato, riassume lo Snals “la richiesta di immediata attivazione delle procedure (emanazione direttiva) per la sessione negoziale necessaria per estendere anche agli anni successivi al 2014/15 l’indennità mensile (214 euro lordi mensili) prevista dal CCNL 10/11/2014 che dovranno operare su due istituzioni scolastiche”. E anche ribadito, “che sia esplicitamente previsto, anche con riferimento alle competenze del direttore regionale sull’ utilizzo del personale esternalizzato, sia il coinvolgimento nel piano finalizzato ad ottimizzarne l’impiego dei rappresentanti degli enti e dei consorzi delle OO.SS. del comparto, sia che “il personale esterno all’amministrazione non può essere utilizzato in punti di erogazione del servizio che in precedenza non fruivano di servizi esternalizzati”.


    tecnica della scuola
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  4. #34
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    Il personale ATA nel DDL Scuola: sconosciuto o dimenticato?

    Ill.mo Ministro, Ill.mi Sottosegretari di Stato, Il Disegno di Legge per la riforma della Scuola, in corso di approvazione da parte del Parlamento, aveva, nelle intenzioni, un obiettivo, potremmo anche dire meritevole, cioè quello di apportare un forte cambiamento al sistema “Scuola” del nostro paese.
    Ma, il testo di legge predisposto e poi approvato dalla Camera dei Deputati, ha avuto un ulteriore grosso merito, quello di far conoscere all’opinione pubblica “il disastro della scuola pubblica” e “una completa “ignoranza” dell’attuale situazione delle scuole del nostro paese, e del personale che in essa vi opera; questo va ascritto “a merito” di chi ha voluto esercitarsi a dettare norme “innovative e regolatrici” della scuola italiana.
    Ma, a quanto detto, dobbiamo aggiungere che il testo normativo, così come approvato alla Camera dei Deputati, e in corso di esame al Senato della Repubblica, ha un “ulteriore merito!! ”, cioè quello di aver dimenticato - VOLUTAMENTE – ogni riferimento al ruolo del personale ATA, se non in qualche brevissimo passaggio, relativamente alla “form azion e dei direttori de i servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per
    l'in novazione digitale nell'amministrazione” e “la previsione dell'obbligo di formazione in servizio per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, rispetto alle specifiche competenze, sull'assistenza di base e sugli aspetti organizzativi ed educativo-relazionali aventi riferimento al processo di in tegrazion e scolastica” .
    Non sappiamo, visto come è “stato trattato il personale docente della scuola”, se dobbiamo rallegrarci o meno di questa “VOLUTA DIMENTICANZA”, ma con la presente desideriamo, ove ce ne fosse bisogno, ricordare a Lei, sig.Ministro, e a Voi, On,li Sottosegretari, ciò di cui vi siete VOLUTAMENTE DIMENTICATI.
    Ci si è dimenticati, volutamente, della riduzione del personale ATA di circa 2.200 unità per l’a.s. 2015/2016 (in aggiunta alle migliaia di posti tagliati negli anni decorsi dai vari governi che vi hanno preceduto) e della scelta, fatta dal Governo, del divieto di nomina di supplenti per il personale amministrativo e tecnico, per assenze fino a sette giorni di collaboratori scolastici, ex legge di stabilità 2015.
    L’unica deroga per la sostituzione degli assistenti amministrativi è prevista nei casi in cui siano presenti in organico di diritto solo due unità. Ma viene da chiedersi : vogliamo continuare a prendere in giro il mondo della scuola? Sono poche le scuole con due sole unità di assistente amministrativo, e sono realtà circoscritte a scuole con una popolazione scolastica al di sotto del numero minino di alunni previsto per la conservazione dei posti di Dirigente Scolastico e DSGA; scuole che, fra l’altro, sono destinate ad essere accorpate entro il prossimo anno scolastico.
    Ci permetta, illustrissimo Sig Ministro e on.li Sottosegretari, di spiegare, in breve, quella che è oggi la realtà della scuola italiana, avendo un vissuto giornaliero prestato al servizio della didattica, degli alunni, dei docenti e delle famiglie.
    Ci si è mai chiesto: ma chi apre la scuola la mattina alle 07.30, chi apre le aule e gli ambienti scolastici, chi rende fruibile il servizio scolastico per l’accesso degli studenti?
    Ma le aule, i banchi sporchi di colore, i pavimenti pieni di resti delle matite temperate e cartacce, i bagni, chi li fa trovare puliti sempre per il giorno dopo? Ovviamente il collaboratore scolastico.
    Non dimentichiamoci che i collaboratori scolastici hanno, inoltre, il compito fondamentale di sorvegliare i locali e soprattutto gli ingressi, per evitare che persone sconosciute e animati spesso da “propositi poco tranquilli” possano ledere i ragazzi (e direi anche i bambini) affidati allo Stato.
    La scelta di non nominare un supplente per assenze fino a sette giorni, comporta notevoli rischi di sicurezza e igienico sanitari. Si tenga presente che oggi, tra assenze per L.104/92, malattia (anche di uno, due, tre giorni), malattia del bambino, congedo parentale, motivi gravi personali, visite specialistiche e così via, sarà praticamente impossibile coprire tutti i servizi dei collaboratori scolastici, perché in ogni scuola c’è sempre una percentuale di personale che per motivi sanitari non è in condizioni di svolgere attività di straordinario, anche in conseguenza dell’aumento dell’età media del personale a causa del prolungamento dell’età pensionabile. Il risultato atteso saranno le aule e i bagni sporchi e un elevato rischio per quanto riguarda la sorveglianza degli ingressi e dei locali.
    Questa problematica è ancora di più accentuata nelle realtà in cui, nel primo ciclo d’istruzione, sono attivi il tempo pieno e prolungato; qui i collaboratori scolastici fanno i turni, mattino, pomeriggio e, nei casi più difficili, anche fino a sera inoltrata. In questi casi, l’assenza anche di un solo giorno può portare all’interruzione del pubblico servizio perché non si può chiedere tutti i giorni al collaboratore scolastico di svolgere più di nove ore (sei ore ordinarie e tre straordinarie) perché è vietato dalla normativa vigente ma, più che altro, dal livello di prestazione che una persona può rendere (eppure possiamo assicurare che molte volte “in violazione di legge” ciò avviene, per senso di responsabilità e di dedizione per la scuola)
    Per quanto riguarda, invece, gli assistenti amministrativi, è evidente che nel disegno complessivo scuola ancora oggi chi “ritiene di poter imporre norme sulla scuola” non abbia consapevolezza di cosa significa lavorare in una segreteria scolastica.
    Le segreterie scolastiche, da quando in tutte le disposizioni di legge si prevede che “Le disposizion i …….. si applicano alle pubbliche ammin istrazion i di cui all'articolo 1, comm a 2, del
    decreto legislativo 30 m arzo 2001, n. 165” , quindi vengono comprese anche le scuole, sono costantemente ribaltate in costanti evoluzioni normative e gestionali che non sono assolutamente affrontabili con gli organici esistenti. Un esempio classico è proprio rappresentato dall’applicazione del Codice dell’Amministrazione Digitale, con le recenti regole tecniche applicative. Tanto più che nelle segreterie sono stati posizionati docenti “in idon ei”, ai quali va tutto il nostro rispetto. Ma occorre chiedersi: se il personale non è idoneo a svolgere l’attività di docente, non potrebbe essere altrettanto inidoneo a svolgere quella di assistente amministrativo, così come oggi è svolta tale funzione? E’, innaturale e “privo di senso” voler proiettare una
    immagine poco professionale di tale lavoratore, quasi come a dire che “chiunque” può sedere dietro una scrivania e ricoprire questo ruolo!!!!.
    Oggi gli assistenti amministrativi non rappresentano più una semplice “carriera esecutiva”, in quanto sono richieste loro specifiche competenze in materia di contabilità di stato, fiscale, diritto amministrativo, diritto civile, diritto del lavoro, normativa sulla privacy, normativa sugli appalti e inoltre l’ applicazione del Codice dell’Amministrazione Digitale. E’ opportuno che chi si arroga il diritto di “legiferare” sulla scuola e sul personale amministrativo, faccia un bagno di umiltà e venga nelle segreterie scolastiche per rendersi conto “de visu” di tali professionalità.
    Una segreteria, oltre al bilancio, provvede al protocollo, alla gestione del personale (assenze, calcolo dei cedolini, pratiche di ricostruzione di carriera, di cui alcune come quelle di religione cattolica da effettuare a mano, pratiche di pensione), nonché alla gestione di tutti gli acquisti con tutte le regole previste dal codice degli appalti anche per acquisti minimi di cento euro!!!
    Non bisogna dimenticare che tutta la gestione del registro elettronico, che ha portato un grande vantaggio per le famiglie e un importante risparmio per lo Stato, intanto è possibile fin a quando ci sarà un operatore di segreteria che abbinerà le classi con i docenti, con gli alunni, provvederà a comporre le classi, e a risolvere tutti i problemi quotidiani dei docenti per fare in modo che questi ultimi si possano dedicare alla didattica e agli alunni e non alle problematiche tecniche del registro elettronico.
    E allora, cosa si farà quando mancherà per uno, due, tre mesi o forse più un assistente amministrativo? Gli effetti a breve, da settembre 2015, si vedranno sulle famiglie e sugli alunni, e poi che non si abbia la sfacciataggine di dire “sono le segreterie che non funzionano e non svolgono il loro dovere”, perché è “irragionevole”, rispetto alla realtà e ai danni che sono stati fatti, provvedendo a decurtare la dotazione organica ata e vietando le sostituzioni.
    Per quanto riguarda il profilo di assistente tecnico, le problematiche di assenza del personale si ripercuoteranno necessariamente sul funzionamento dei laboratori, e quindi saranno ridotte le esercitazioni pratiche, che, ormai sono ridotte al minimo a causa della riduzione drastica delle spese di funzionamento che non consentono di acquistare il materiale per l’utilizzo di detti laboratori.
    Non comprendiamo, inoltre, perché ci si ostini, ancora, a non prevedere la figura dell’assistente tecnico delle scuole del primo ciclo d’istruzione! Ci sono laboratori d’informatica in tutte le scuole, anche nelle scuole primarie e nelle secondarie di primo grado, e questi necessitano di personale qualificato per il funzionamento e la manutenzione. Vogliamo continuare ad acquistare laboratori nuovi, magari finanziati con fondi comunitari, che cadono in disuso nel giro di pochi mesi perché non c’è nessuno in grado di “prestare assistenza”, di formattare il personal computer per ripristinarlo in uso? Non ci sembra che questa sia Buona Scuola. Non dimentichiamoci, inoltre, che nelle segreterie l’uso del personal computer è essenziale, soprattutto con l’introduzione del C.A.D.
    Ci accorgiamo che chi “si interessi di legiferare sulla scuola”, da un lato, prevede di applicare il Codice dell’Amministrazione Digitale, e, dall’altro, non si accorge che per fare questo occorre prevedere finanziamenti per acquistare il software e dotare le scuole di personale qualificato (assistenti tecnici) per gestire la parte informatica.
    Sarebbe sufficiente pr ev edere la figu ra dell’assistente tecn ico anche in un organico di rete tra scuole del primo ciclo, senza necessariamente abbinare detta figura alla presenza delle 24 ore di laboratorio e 12 di manutenzione, la cui strutturazione, a nostro parere, è da ritenersi ormai superata.
    E il ruolo del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi?
    Siamo convinti che è un profilo professionale sicuramente da ridefinire.
    Fermo restando le prerogative di rappresentanza legale del Dirigente Scolastico, è necessario che le due figure del DSGA e del Dirigente Scolastico operino su due binari di lavoro paralleli e complementari. Abbiamo spesso Dirigenti Scolastici che si dedicano più alla gestione amministrativa che a quella didattica, che rappresenta invece l’attività “core” della Scuola Italiana.
    Questa organizzazione porta spesso a conflitti circa le rispettive competenze e responsabilità, a causa proprio della poca chiarezza dei due ruoli.
    E’ urgente, dunque, pensare ad un ruolo del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi dedicato a tutti gli aspetti legati all’organizzazione del personale ATA, al buon funzionamento dei servizi di segreteria, e alla gestione economica, finanziaria e patrimoniale della scuola con piena e diretta competenza, da cui derivino “responsabilità” e “riconoscimenti consequenziali sia sotto il profilo economico che professionale.
    Sembra quasi, che la scuola funzioni solo perché c’è un buon Dirigente Scolastico !!!!!! La realtà, lasciatecelo affermare con orgoglio, è un po’ diversa. Il sistema scuola funziona anche e, spesso,perché c’è un buon Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, il cui ruolo e professionalità, come si evince dal DDL Scuola, pare siano stati dimenticati dal legislatore. “L’anno che verrà”, dovrà essere, secondo il DDL in discussione al Senato, l’anno della svolta, l’anno del passo in avanti per la scuola italiana, l’anno della eliminazione del precariato:
    Per favore siamo seri !!! Per quanto ci costa, SARA’ L’ANNO DELLA DISTRUZIONE DEGLI APPARATI AMMINISTRATIVI DELLE SCUOLE !!!
    D’altra parte, basta vedere il risultato delle nuove tabelle organiche del personale ata (a proposito si determina un nuovo organico in assenza della fonte normativa, bell’esempio di legittimità e trasparenza che ci viene dallo Stato e da Lei Sig. Ministro), per avere chiara la realtà dei fatti !!. Se questo è il modo di procedere, la risposta sarà altrettanto nefasta per la scuola e per chi vuole operare queste scelte normativamente scellerate.
    Sig. Ministro e on.li Sottosegretari, NOI ABBIAMO A CUORE LA SCUOLA, GLI STUDENTI E LE FAMIGLIE, possiamo dirlo con enfasi e consapevoli di affermare una verità, ed è questo il motivo per cui vi scriviamo…..vi invitiamo a fare buon uso di questa lettera……
    Pertanto, sig. Ministro e on.li Sottosegretari, smettiamo di considerare il personale ATA come uno sconosciuto, come se i sevizi a supporto della didattica funzionassero per “grazia ricevuta”, e siamo a chiedervi “quel rispetto” che ci è dovuto, chiediamo semplicemente di considerare seriamente il ruolo cardine del personale A.T.A. all’interno della scuola, perché è
    vero che la scuola è “f orm azion e” per gli studenti, m a questa nobile finalità è fortem ente a rischio se si vuole eliminare e mortificare il prezioso ed insostituibile ruolo svolto da tutto il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario delle scuole del paese.
    Come si vede, molte e troppe le “dimenticanze” sul personale ata, ribadiamo, pertanto, l’esigenza di un “ravvedimento” su quanto si sta decidendo sulla scuola e sulla “pelle” di detto personale, perché la misura è colma e non vorremmo che un personale che si dedica in maniera “encomiabile” al servizio della scuola e degli studenti, possa e debba, da voi costretti, “dimenticare” quel senso di responsabilità che da sempre contraddistingue l’attività giornaliera nelle istituzioni scolastiche e attivare forme di prostesta che porterebbero alla paralisi dell’intero apparato scolastico.


    Orizzontescuola
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  5. #35
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    Graduatorie ATA I fascia proroga modello G al 13 luglio


    A seguito di inteventi successivi alla chiusura della funzione anagrafe delle scuole sono intervenute delle modifiche nelle sedi esprimibili nelle Graduatorie di istituto di I fascia di alcune province, pertanto il Miur ha disposto la proroga per la presentazione del modello G.
    Si tratta di poche modifiche relative ad alcune sedi esprimibili. Gli aspiranti interessati potranno modificare le sedi espresse accedendo nuovamente a Istanze on line e modificando il modello già inviato.
    Al tale la chiusura è stata prorogata al 13 luglio ore 14.00
    Ricordiamo che la funzione dovrà essere utilizzata da
    aspirante già inserito a pieno titolo nelle Graduatorie permanenti e nella I fascia delle GI che intende mantenere le stesse sedi per l'a.s. 2015/16 o sostituirle in tutto o in parte o comunicarle di nuove nel limite delle 30 possibili.
    aspirante già inserito a pieno titolo nelle Graduatorie permanenti ma non inserito nella prima fascia delle GI, che adesso decide di inserirsi anche nelle GI per l'a.s. 2015/16
    aspirante che concorre per la prima volta all'inclusione nelle Graduatorie permanenti e di conseguenza nelle graduatorie di istituto.
    L'aspirante già inserito nelle GI per l'a.s. 2014/15, che non intende modificare nessuna delle sedi per l'a.s. 2015/16, può anche non comunicare nulla. In questo caso saranno confermate in automatico le sedi, ma - attenzione - solo quelle che hanno mantenuto per l'a.s. 2015/16 lo stesso codice meccanografico del 2014/15, eliminano le sedi che hanno cambiato codice.

    Orizzontescuola
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  6. #36
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    Il personale ATA neo-immesso in ruolo può richiedere il Part-Time


    Può un neo immesso in ruolo ATA chiedere subito il part-time? Quale deve essere la durata minima della prestazione lavorativa? Una breve scheda con le risposte e i riferimenti normativi.
    Il CCNL firmato il 29 novembre 2007, agli artt. 25 c. 6 e 44 c. 8, ha definitivamente chiarito che anche il personale neo immesso in ruolo o il personale che instaura un rapporto di lavoro a tempo determinato ha diritto a chiedere il tempo parziale.
    La domanda di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale in genere va presentata entro il 15 marzo di ogni anno. Si tratta di una scadenza annuale. La domanda deve essere presentata, per il tramite del Dirigente scolastico della scuola di servizio, all'Ambito Territoriale competente. Il part time dura due anni scolastici. Al termine dei due anni non è necessaria alcuna richiesta di proroga se si decide di proseguire il part time. Invece il ritorno al tempo pieno deve essere esplicitamente richiesto.
    Pertanto la scadenza del 15 Marzo, non riguarda i lavoratori che instaurano un nuovo rapporto di lavoro, sia che sia a tempo indeterminato che determinato, infatti, per i nuovi assunti è possibile l'attivazione del part-time anche al momento della sottoscrizione del contratto individuale di lavoro.
    La durata minima delle prestazioni lavorative deve essere di norma pari almeno al 50% di quella a tempo pieno.
    Il tempo parziale può essere realizzato:
    con articolazione della prestazione di servizio ridotta in tutti i giorni lavorativi (tempo parziale orizzontale);
    con articolazione della prestazione su alcuni giorni della settimana, del mese, o di determinati periodi dell'anno (tempo parziale verticale) per il solo personale ATA, inoltre, in misura tale da rispettare la media della durata del lavoro settimanale prevista per il tempo parziale nell'arco temporale preso in considerazione e cioè settimana, mese o anno;
    con articolazione della prestazione risultante dalla combinazione delle due modalità indicate alle lettere a e b (tempo parziale misto).
    Riferimenti normativi: CCNL 29 novembre 2007 (artt. 39 e 58) ed il testo unico sul part-time, Decreto legislativo 61 del 25 febbraio 2000.


    Orizzontescuola
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  7. #37
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    Personale Ata, riunione al Miur per gli organici 2015-16


    Il Ministero si è impegnato a autorizzare, per l’anno scolastico 2015/2016, un organico di fatto di 7.020 unità (5.000+2.020) al fine di coprire le necessità espresse dalle scuole.
    La Flc Cgil, in una nota, rende noto l'incontro avvenuto ieri al Ministero dell'Istruzione, presente anche il sottosegretario Faraone, in cui si sono affrontate le tematiche relative ai tagli di organici ATA, 2.020 posti in meno, introdotti dall’ultima legge di stabilità, con decorrenza 1 settembre 2015.
    Il Sottosegretario cha comunicato che il MIUR effettuerà, suo malgrado, questi tagli in organico di diritto impegnandosi a restituirli, in sede di adeguamento alle situazioni di fatto.
    Faraone ha motivato tale scelta sostenendo l’impossibilità per il Parlamento di adottare, in tempo utile per le imminenti operazioni di mobilità degli ATA, un provvedimento legislativo ad hoc. Rimane l’impegno a ripristinare, con la legge stabilità 2016, i posti tagliati per effetto della legge di stabilità 2015.
    La Flc Cgil ha “manifestato totale insoddisfazione per questo meccanismo tortuoso messo in moto dallo stesso Governo che è stato il promotore dei tagli. Per questa via non si garantiscono né le persone direttamente coinvolte, destinate a diventare comunque soprannumerarie, né il funzionamento delle scuole Il ritiro dei tagli e la stabilizzazione dei 5.000 posti già funzionanti in organico di fatto è la misura giusta per rispondere ai bisogni di accresciuta professionalità del personale ATA”.
    Il sottosegretario, a fronte della richiesta del Flc Cgil, si è impegnato a autorizzare, per l’anno scolastico 2015/2016, un organico di fatto di 7.020 unità (5.000+2.020) al fine di coprire le necessità espresse dalle scuole. Gli organici attuali rimarrebbero, di fatto, invariati in attesa di sistemare le cose dal punto di vista legale con la legge di stabilità 2016.
    "Pur riconoscendo la buona volontà dell’amministrazione di voler attenuare gli effetti deleteri di questi tagli, operazione che fino a qualche settimana fa sembrava impossibile – conclude la nota della Flc Cgil - l’emergenza lavoro ATA è tale da non farci apprezzare soluzioni a metà".


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    ATA. Pubblicazione mobilità slitta al 20 agosto



    Con nota prot. n° 20967 del 15/7/2015 il Miur comunica che la data di pubblicazione dei movimenti del personale A.T.A. per l’anno scolastico 2015/16, già stabilita per il giorno 29/07/2015, è rinviata al 20/08/2015.
    Le funzioni di organico di diritto del personale ATA per l'a.s. 2015-16 saranno disponibili per gli Uffici Scolastici dal 15 luglio al 23 luglio, data di chiusura della funzione al fine di consentire l'avvio delle operazioni di mobilità
    L'ipotesi di organico è stata, pertanto, rideterminata in base alle nuove tabelle di calcolo e potrebbe differire da quanto precedentemente calcolato in fase di inserimento dei dati elementari da parte delle istituzioni scolastiche.
    Gli Uffici sono pertanto invitati a riverificare la situazione dell'organico delle istituzioni scolastiche di propria competenza ed eventualmente variarlo.
    Si fa presente, infine, che tutte le funzioni rilasciate alle istituzioni scolastiche comprese quelle di interrogazione, saranno disattivate.
    Si comunica, inoltre, che le date di pubblicazione dei movimenti relativi al personale ATA e le scadenze concernenti i termini di acquisizione delle disponibilità e di pubblicazione dei movimenti, fissati dall'O.M. del 24 febbraio 2015, n. 4 sono articolate come segue:
    Termine ultimo comunicazione al SIDI delle domande di mobilità e dei posti disponibili il 23 luglio 2015
    Pubblicazione movimenti il 20 agosto 2015
    Pertanto, anche le domande di utilizzazione sono posticipate al 26 agosto 2015


    Orizzontescuola
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  9. #39
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    Scadenze. Termine per la presentazione delle domande di trasferimento personale ATA in esubero



    La scadenza di oggi riguarda i trasferimenti per i soprannumerari ATA.
    Le funzioni per presentare domanda di trasferimento chiudono oggi. I risultati saranno pubblicati il 20 agosto prossimo.
    Alla presentazione della domanda sono interessati 1.165 amministrativi e 855 collaboratori scolastici, per un totale di 2020 unità di personale.
    Le domande per poter richiedere utilizzazione si potranno presentare a partire dal 26 agosto.




    Orizzontescuola
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  10. #40
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    b]Supplenze ATA, saranno gestite col fondo d'istituto. Stanziati 8mln di euro per le sostituzioni gestite direttamente dai dirigenti[/b]


    La Legge di Stabilità ha tagliato la possibilità dal 1 settembre 2015 di conferire supplenze brevi. Abolite le supplenze non vuol dire abolire gli assenti, la soluzione prospettata ieri ai sindacati.
    Ad essere state abolite sono state le supplenze al personale appartenente al profilo professionale di assistente amministrativo (salvo che presso le istituzioni scolastiche il cui relativo organico di diritto abbia meno di tre posti), al personale appartenente al profilo di assistente tecnico, al personale appartenente al profilo di collaboratore scolastico, per i primi sette giorni di assenza.
    Le sostituzioni saranno gesstite dal personale in servizio attraverso il pagamento di ore eccedenti. Le supplenze saranno gestite direttamente dal dirigente scolastico.
    Già nella legge di stabilità era scritto che le istituzioni scolastiche destinano il Fondo per il miglioramento dell'offerta formativa prioritariamente alle ore eccedenti. Ma quanto è stato stanziato?
    Secondo quanto riferiscono fonti sindacali, il fondo per le supplenze sarà aumentato di 8,3mln di euro, per un totale di 38,3 mln che serviranno per le supplenze dei docenti e del personale amministrativo. In pratica, il risparmio dalla cancellazione delle supplenze viene caricato sul fondo d'istituto.
    Dubbi anche sulla consistenza del finanziamento. Troppo esiguo per poter effettivamente coprire il fabbisogno di supplenze.


    Orizzontescuola
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