Il tecnico protagonista di un lungo monologo in conferenza stampa: «Lavoro organizzato per non parlare degli insuccessi di Milan, Juve e Roma»
«C’è stata grandissima manipolazione intellettuale. C’è stato un grandissimo lavoro organizzato per manipolare l’opinione pubblica. Un lavoro fantastico di un mondo che non è il mio: io lavoro nel calcio, ma il mio mondo non è questo». Josè Mourinho si siede, si infervora, e dopo un monologo rovente si alza e se ne va. Il tecnico dell’Inter si infervora per replicare alle polemiche nate dopo la partita che i nerazzurri hanno pareggiato 3-3 contro la Roma. La gara è stata caratterizzata da un rigore, a dir poco dubbio, che ha consentito all’Inter di ottenere il provvisorio 2-3.
«Negli ultimi due giorni non si è parlato della Roma che ha grandissimi giocatori, ma che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato del Milan che ha 11 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero titoli. Non si è parlato della Juve che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali», dice Mourinho. «Abbiamo vinto solo una partita con un errore arbitrale, a Siena», ricorda il portoghese. L’allenatore della Juventus, Claudio Ranieri, ha detto di sentirsi accanto al tecnico romanista Luciano Spalletti. «Se Ranieri è al fianco di Spalletti, io sono al fianco di tutti gli allenatori che hanno perso punti contro la Juventus per errori arbitrali», aggiunge.
«Mi sento vicino a Prandelli, a Del Neri, a Zenga», dice il lusitano riferendosi agli allenatori di Fiorentina, Atalanta e Catania, squadre penalizzate da decisioni dei direttori di gara negli scontri diretti con la Juventus. «Io sono andato davanti alle telecamere per dire che la mia squadra ha vinto a Siena con un errore dell’arbitro. Il giorno dopo l’allenatore di una squadra con la maglia bianco e nera, che guarda le partite dell’Inter, è andato in televisione e ha ammesso di aver segnato un gol in fuorigioco... che bravo...». Nella prossima giornata di campionato, Roma e Juventus affronteranno Udinese e Torino. «Sono accanto a Marino e Novellino», dice Mourinho riferendosi all’allenatore dei friulani e a quello dei granata. «Si avvicina il giorno dello scandalo», aggiunge il tecnico dell’Inter. «Mancano 91 giorni, poi me ne vado in vacanza -dice ancora-. Per 91 giorni sono capace di fare una conferenza stampa medioevale. Io parlo con la stampa perchè sono obbligato. Spalletti parla prima della partita, parla durante l’intervallo e parla dopo la partita: è "primetime", è amico di tutti. Io non sono così».
la stampa.
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