Un libro per insegnare l’abc della Rete agli internauti meno accorti. Si intitola “20 Things I Learned About Browsers and the Web” e lo ha messo on line Google in occasione dei vent’anni della nascita del World Wide Web.
Diciannove capitoli di consigli, più uno di riepilogo, sui temi più “caldi” della Rete, abbelliti dalle magnifiche illustrazioni del disegnatore tedesco Christoph Niemann. Si parte dalla domanda principale, “che cos’è Internet?”, per spaziare verso il cloud computing e le applicazioni Web come You Tube, Twitter e Facebook.
Il linguaggio utilizzato è volutamente molto semplice (bisogna però conoscere l’inglese), descrittivo e umoristico. Un intero capitolo è dedicato all’Html 5, il nuovo linguaggio di programmazione che sembra destinato a sconvolgere, in parte, la maniera di usufruire di contenuti Web attraverso un browser, trasformando di fatto i siti visitati in piccole applicazioni.
Un ottimo esempio delle potenzialità dell’Html 5, è proprio il libro di Google, la cui lettura è impreziosita da una serie di piccoli dettagli. Passando con il cursore del mouse sui bordi delle pagine, gli angoli si arricciano e basta un clic per girarle; ogni pagina è condivisibile sui principali social network e cliccando sull’iconcina di una lampadina, in basso a destra, l’illuminazione della pagina cambia, in modo da evidenziare il contenuto scritto.
Ciliegina sulla torta, i contenuti del libro vengono scaricati sul Pc dell’utente, in modo da poter proseguire la lettura anche senza disporre di una connessione a Internet. La parte centrale del volume è dedicata a un argomento che sta a cuore a molti: quello della privacy on line. A cookie, malware e phishing è dedicato ampio spazio, così come alla necessità di aggiornare costantemente i browser all’ultima versione disponibile, facendo lo stesso con i relativi plugin.
Le vecchie versioni dei componenti aggiuntivi installati sul programma di navigazione per visualizzare video o documenti – leggi Flash o il plugin di Acrobat Reader per leggere i file in formato Pdf – sono infatti una delle maggiori fonti di problemi per la sicurezza, e uno degli strumenti preferiti dai cyber criminali per impossessarsi dei dati custoditi nel Pc dell’utente.
Naturalmente, Google porta acqua al suo mulino, non perdendo l’occasione per magnificare le virtù del browser che porta il suo marchio, Chrome che, a onor del vero, è in effetti uno dei migliori in circolazione.
Nel complesso, l’operazione di alfabetizzazione digitale realizzata con questo libro dalla Grande G sembra davvero meritoria; l’unico ostacolo per l’utente italiano potrebbe essere quello della lingua. Non è certo colpa di Google se gli italiani, in media parlano inglese poco e male ma, vista l’importanza degli argomenti trattati, sarebbe bello pensare a una versione localizzata anche per i Paesi poco anglofoni, come l’Italia.