Onu, Ericcson e Refugees United lanciano un'applicazione per telefonino che aiuterà a ritrovare i propri cari
In Africa e in altre zone povere del pianeta i Pc scarseggiano, mentre abbondano i telefonini. Un cellulare permette a chi risiede nei villaggi di non essere tagliati fuori dal mondo, di trasferire denaro. E a breve, servirà anche per ritrovare i propri cari dispersi e a riunire le famiglie frantumate da uno dei tanti conflitti che purtroppo insanguinano il continente. Il database di Refugees United, una Ong specializzata nel ricongiungimento dei profughi, da tempo consultabile a partire dal sito Web, sarà infatti accessibile anche da telefonino, grazie a un’applicazione lanciata assieme a Ericcson, al provider Mtn e all’UNHCR, l’agenzia Onu per i rifugiati.
L’interrogazione potrà avvenire tramite Sms o connessione Wap a Internet, in due modalità: inserendo i propri dati anagrafici, oppure cercando altre persone per nome, soprannome, luogo e data di nascita, numero di fratelli, luogo dell’ultimo avvistamento. Il tutto in maniera gratuita e il più possibile anonima, in modo da garantire la sicurezza di chi usa il sistema. La banca dati di Refugees United contiene attualmente i nominativi di 4.500 persone di 82 nazionalità di cui non si conosce la sorte; ma il numero “cresce di centinaia di persone ogni settimana, man mano che raggiungiamo i rifugiati nei campi e nelle zone urbane - racconta il direttore generale dell’Ong, Christopher Mikkelsen.
In Uganda, dove sono in corso i primi test, vi sono 127.000 rifugiati, provenienti per lo più dal Congo, mentre altri 250.000 di una guerra civile nel nord del Paese, sono alloggiati nei campi profughi. Una volta terminato il progetto pilota ugandese, l’esperienza verrà esportata prima in Sudan e in Kenya e poi a livello globale.
Ancora una volta il continente africano si rivela così terreno di coltura di esperienze di valore legate alle nuove tecnologie applicate ai diritti umani e alla gestione delle catastrofi, e non solo.
In Kenya, grazie al servizio M-Pesa il trasferimento di soldi via cellulare ha quasi superato le transazioni in contanti e sempre in Kenya è nato Ushahidi, un software open source che consente di raccogliere segnalazioni (richieste di soccorso, denunce di violenze) via Pc o cellulare da un certo territorio, creando al contempo un archivio geolocalizzato degli eventi.
Dopo esser stato usato per lo più in Africa, Ushahidi si è rivelato prezioso anche nella gestione dei soccorsi durante il terremoto del Chile e in quello che ha devastato Haiti.


La Stampa