L'ira di alcuni genitori al Regina Margherita: troppa severità.

Maturità al fotofinish. Tra Sabato e lunedì si attendono gli ultimi tabelloni con i voti, anche se qualche istituto ha già esposto i risultati. Pochissimi bocciati. Effetto del ritocco alle regole del ministro Gelmini: «Con l’obbligo del 6 in tutte le materie, la scrematura si fa prima degli esami», commenta il preside del Sommeiller Raffaele Moretto. Pochi quelli con il massimo dei voti: «Studenti dall’ottimo percorso sono stati penalizzati dalla severità nelle lodi», dice Cristina Forchino, vicepreside del classico D’Azeglio. In via Parini, su 150 ragazzi, un 100 e lode e otto punteggi pieni.
Delusione ancora maggiore al classico Alfieri: su 250 alunni solo tre hanno raggiunto il 100, altrettanti la lode. Alberto Saluzzo della III G: «Sono andati male gli scritti, molto bene gli orali. Ci ha fregato italiano: non avevamo una buona preparazione».
Regna invece la soddisfazione tra gli studenti dello scientifico Galfer. Ben 19 i 100, quattro le lodi. «È stata più facile del previsto - dice Davide Quarona - tornassi indietro mi angoscerei di meno». Prove di matematica perfette all’Einstein di via Bologna e via Pacini. Contenta la preside, Emanuela Ainardi: «Ci sono alcuni cento in tutte le classi. È andata meglio dell'anno scorso».
Agli Itis Avogadro e Pininfarina risultati in linea con gli anni passati. Qualche disguido si è registrato invece alle magistrali Regina Margherita. La severità dei commissari pare abbia fatto imbufalire alcuni genitori, che starebbero pensando addirittura di fare ricorso al Tar.


La Stampa