"Ci fanno Cavalieri della vergogna"

Gattuso duro. Pirlo: "Finito un ciclo"

Rinunciate tutti ad un anno di stipendio- B U F F O N I-



Sono i milanisti Gattuso e Pirlo gli azzurri più duri dopo l'eliminazione dell'Italia dai Mondiali. Ringhio, come sempre senza giri di parole, ha commentato: "Quando abbiamo vinto in Germania ci hanno fatto Cavalieri del lavoro, ora ci faranno Cavalieri della vergogna: è giusto così. Abbiamo toccato il fondo". Molto critico anche il regista: "Abbiamo fatto una figura vergognosa. Finito un ciclo? Penso di sì, resto a disposizione per il futuro".
BUFFON: "GIUSTO ANDARE A CASA"
Così Gigi Buffon dopo l'eliminazione degli azzurri: "Se in tre partite, di cui due con Nuova Zelanda e Slovacchia, non riesci a vincere, è giusto tornare a casa. Le colpe sono sicuramente nostre, non ho visto lacune enormi dal punto di vista fisico". Capitolo assenti: "Quando si perde, gli esclusi hanno sempre ragione. La verità è che il panorama del calcio italiano è questo e questo ci dobbiamo tenere. Le alternative sono molto ridotte"

Continua, amaro, Buffon: "Nel momento in cui le situazioni si incanalano in maniera negativa, in qualsiasi gesto emergono insicurezze. Non ho visto lacune e carenze enormi dal punto di vista fisico. Quando ci è mancato Pirlo, ci e' mancata qualche idea". La differenza rispetto al 2006? "Non ci sono più tanti giocatori, come Del Piero e Totti".


DE ROSSI: "NESSUN ALIBI, BRUTTA FIGURA"
"E' banale dirlo ma la colpa e' di tutti. Abbiamo fatto prestazioni oscillanti, non c'e' da cercare alibi perche' abbiamo fatto una brutta figura". Cosi' Daniele De Rossi: "Oggi scherzavo ed ero tranquillo - racconta - non pensavo certo di uscire al primo turno. La voglia di nazionale? Ce l'ho ancora, sono convinto che in azzurro torneranno i bei momenti".

CRISCITO: "CHIEDIAMO SCUSA"
Criscito
: "Non siamo riusciti a fare quello che il mister ci ha chiesto, è una sconfitta che pesa. All'interno del gruppo non c'era nessun problema. Abbiamo sofferto la velocità dei loro attaccanti e non li abbiamo pressati come ci aveva chiesto Lippi. Chiediamo scusa ma in campo abbiamo dato il massimo. Peccato non essere riusciti a fare risultato con squadre sicuramente inferiori dall'Italia". Su Lippi: "Il mister negli spogliatoi era rammaricato perché credeva in questo gruppo, avevamo fatto un'ottima preparazione, peccato non essere riusciti ad esprimersi".

ZAMBROTTA: "COLPA DI TUTTI, NON SOLO DI LIPPI"
"La colpa dell'eliminazione e' di tutti non solo dell'allenatore, dobbiamo prenderci le nostre responsabilita' e fare un'analisi di coscienza, superare questo mondiale e guardare avanti". Gianluca Zambrotta non cerca alibi per l'eliminazione dell'Italia dal Mondiale sudafricano, ma non getta la croce sul tecnico, Marcello Lippi. La colpa e' di tutti a cominciare dai giocatori. "L'analisi e' semplice, siamo arrivati ultimi nel girone ed e' giusto andare a casa. Le ragioni? Nelle prime due partite abbiamo fatto delle buone gare e abbiamo dato tutto quello che avevamo, oggi dopo un bruttissimo primo tempo siamo migliorati, ma alla fine - aggiunge Zambrotta - potevamo anche passare il turno con un pizzico di fortuna e un po' di determinazione sotto porta, ma ogni giocatore deve fare mea culpa. In questa nazionale c'era il giusto mix tra giovani e giocatori esperti, ma non e' possibile che l'Italia faccia due punti in tre partite e arrivi ultima con squadre come Paraguay, Nuova Zelanda e Slovacchia, con tutto il rispetto per queste formazioni".

MONTOLIVO: "SIAMO TUTTI COLPEVOLI"
Riccardo Montolivo appare piuttosto provato dopo l'eliminazione dell'Italia al primo turno del mondiale. "Le responsabilita' sono di noi giocatori - ha dichiarato - Se non vinciamo una partita su tre e' impossibile passare il turno ed e' giusto andare a casa. Non e' facile fare un'analisi obiettiva, sono stati commessi tanti errori da parte di tutti e c'e' poco da recriminare. Sono distrutto. Prandelli dovra' ricostruire la squadra? In questo momento non ci voglio pensare, sono dispiaciuto, non faccio altri pensieri. Agli altri discorsi pensera' Prandelli. Questione psicologica o mancanza di condizione? Non lo so, sicuramente le altre due partite le abbiamo affrontate con altra cattiveria. Oggi male, abbiamo avuto problemi di approccio, un po' di timore. Il mio ruolo diverso? Puo' essere che possa avere influito ma non credo si debba parlare di aspetti tattici, la prestazione e' stata al di sotto delle aspettative".

DI NATALE: "LIPPI CI HA DATO TUTTO"
"Lippi si e' preso tutte le responsabilita'? La colpa e' nostra, il mister ci ha dato tutto fino alla fine ma non siamo stati bravi a vincere la partita". Toto' Di Natale 'scagiona' il ct dopo la sconfitta contro la Slovacchia che ha sancito l'eliminazione degli azzurri. "Ci voleva anche un po' di fortuna ma e' andata cosi' e dispiace tanto - aggiunge - Se e' andata cosi' significa che abbiamo fatto poco". Del Mondiale l'attaccante dell'Udinese conservera' comunque "un ricordo bello perche' a 33 anni mi sono ritrovato a fare una Coppa del Mondo con tanti campione. Mi dispiace che sia andata cosi'".


"LA PADANIA AVREBBE VINTO"
"Se contrto la Slovacchia avessero giocato il Chievo o il Novara o la mitica nazionale padana, avrebbero certamente vinto e fatto una figura migliore". Cosi' Matteo Salvini, europarlamentare della Lega, commenta al quotidiano on line Affariitaliani.it la sconfitta dell'Italia ai mondiali di calcio. "E' stata la squadra piu' brutta della storia allenata nel modo piu' bislacco possibile - ha aggiunto Salvini - mi dispiace per i tifosi, non mi dispiace per l'antipatico Lippi e per quelli che sono scesi in campo".

DUNGA DIFENDE LIPPI
''Se in questa Coppa del Mondo fossero criticati solo uno o due allenatori la colpa se le cose vanno male potrebbe essere la loro. Ma non e' cosi', vengono criticati tutti, e allora non dite che se l'Italia adesso e' fuori la colpa e' di Lippi''. Lo ha detto Dunga nel corso della sua conferenza stampa alla vigilia della sfida del suo Brasile contro il Portogallo. ''Lo stesso vale - ha aggiunto Dunga - per il Sudafrica, la cui eliminazione mi ha reso molto triste: la responsabilita' non e' solo di Parreira''. Ma l'eliminazione di Francia ed Italia mette ancora piu' pressione sul Brasile e l'Argentina? ''No, perche' questo e' il Mondiale - ha risposto il ct della Seleçao -. La gente che lavora nel mondo del calcio deve evolversi, le tradizioni contano solo a livello di chiacchiere poi vai in campo e giochi undici contro undici. E se non sei concentrato al massimo la paghi cara: oggi tutti sanno tutto di tutti, e in un Mondiale non ci sono piu' squadre cosi' piu' deboli delle altre''.

24 giugno 2010
Sport Mediaset