Nube, cieli chiusi in Irlanda e GB, timori per l'estate

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Stamattina i cieli in Irlanda e in parte della Gran Bretagna e Irlanda sono rimasti chiusi per alcune ore a causa di una nuova nuvola di ceneri vulcaniche proveniente dall'Islanda.


Nube di cenere vulcanica in Islanda, foto d'archivio. Ingrandisci immagine
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L'autorità irlandese (Iaa) ha annunciato in un comunicato la riapertura dei propri cieli dalle 12 locali (le 14 in Italia), dopo sei ore di chiusura, pur spiegando che, date le previsioni meteorologiche per i prossimi giorni, che prevedono forti venti dal nord, "la situazione sarà rivista nel corso della settimana", col rischio di nuove chiusure.
Da Bruxelles, Eurocontrol, l'agenzia europea del traffico aereo, dice che i voli sul vecchio continente oggi saranno "più o meno" normali, nonostante i disagi per la nuova nube.
L'Autorità aerea civile britannica (Caa) ha imposto il divieto di volo su parti della Scozia e la chiusura dello spazio aereo nordirlandese dalle otto di oggi almeno fino alle 15 (ora italiana), per il crescente livello delle ceneri vulcaniche nell'atmosfera.
Ad aprile i voli sull'Europa erano stati interrotti o ridotti per sei giorni di fila a causa dell'eruzione del vulcano islandese sotto il ghiacciaio Eyjafjallajokull , che aveva prodotto una densa e vasta nuvola di cenere.
Il vulcano ha continuato la sua eruzione di fumo e lava in maniera costante.
Le nuove emissioni di cenere potrebbero nei prossimi giorni tornare a minacciare lo spazio aereo della parte settentrionale della Gran Bretagna a causa dei venti.
"La cosa che più è cambiata è la direzione del vento", ha detto alla Reuters il ricercatore geofisico del centro metereologico islandese Sigurlaug Hjaltadottir. "I venti soffieranno in questa direzione almeno fino a giovedì. Il tempo potrebbe cambiare all'inizio della prossima settimana".
Anche per Eamonn Brennan, direttore dell'Iaa irlandese, il problema è destinato a ripetersi: "Potremmo froteggiare questa (situazione) periodicamente durante l'estate", ha detto. "Probabilmente stiamo per affrontare un'estate di incertezza dovuta a questa nube di cenere".
Tale incertezza potrebbe danneggiare ulteriormente le compagnie aeree, che hanno già subito un danno complessivo durante il periodo di chiusura dei cieli che la Commissione europea ha quantificato tra gli 1,5 e i 2,5 miliarid di dollari.
"Mentre le attuali restrizioni dello spazio aereo dovrebbero avere breve durata, non possiamo escludere il persistere di sporadiche interruzioni in parti dell'Europa di qui in avanti, dovute ai movimenti della nube di cenere", ha detto l'analista della Deutsche Bank Michael Lewis.
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