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Discussione: Switch off DTT

  1. #1
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    Predefinito Switch off DTT

    Entro il 2010 il 70% degli italiani vedranno la tv con il nuovo segnale digitale. E' l'effetto dell'anticipazione dello switch off dalla tv analogica al nuovo sistema contenuta nel nuovo calendario indicato dal decreto ministeriale firmato dal ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola.



    Di fatto, il decreto prevede una transizione al digitale progressiva delle varie regioni italiane divise in 16 aree a partire dal secondo semestre del 2009 fino al secondo semestre del 2012. Rimangono fissate per il secondo semestre del 2008 e al primo semestre dell'anno in corso i passaggi già previsti nelle aree cosiddette all digital, Sardegna e Valle D'Aosta.
    Già nel secondo semestre del 2009 si vedrà la tv digitale terrestre nel Lazio, in Campania, in Trentino Alto Adige e in Piemonte. Via via si passerà al digitale nelle altre regioni fino alle ultime due, Sicilia e Calabria, dove la transizione avverrà alla fine del 2012.

    "Il governo precedente - ha spiegato, in una conferenza stampa, il sottosegretario alle Comunicazioni Paolo Romani, che ha concluso anche gli accordi con i presidenti delle regioni italiane - aveva immaginato una scadenza unica per tutta l'Italia, fissata al 12 dicembre del 2012. Noi abbiamo ritenuto questo meccanismo troppo complicato e quindi abbiamo indicato un processo regione per regione".

    L'Autorità per le comunicazioni ha dato il via libera all'unanimità al progetto "che è stato condiviso - ha sottolineato il sottosegretario - da tutti i governatori delle regioni". Nove mesi prima della scadenza sarà indicato il termine preciso in cui avverrà lo switch off.

    Entro un anno e mezzo "circa il 70% del paese - ha proseguito Romani - sarà digitalizzato". Il processo, oltre a difficoltà di carattere tecnico, ha anche delle ricadute di tipo sociale. Il Ministero, per venire incontro ai cittadini che non potessero permettersi l'acquisto di un decoder o di un nuovo apparecchio dotato di ricevitore integrale integrato, ha già deciso di erogare un contributo alle famiglie con reddito inferiore a 15mila euro.

    A questo, oltre che a una campagna di informazione e comunicazione su larga scala, serviranno i 100 mln annui del fondo digitale che, nelle previsioni del sottosegretario, potrebbero essere un po' di meno nel 2012, quando la diffusione delle apparecchiature dovrebbe essere già molto estesa.
    Link utili:

    In particolare si consiglia la visione del secondo file, poiché contiene in dettaglio la divisione del paese in 16 "aree tecniche", nonché le tappe complete dello switch off regione per regione (e in qualche caso anche per provincia).

  2. #2
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    Predefinito ...ed in Sardegna....

    Oltre 1 milione 600 mila persone, più di 640 mila famiglie, sono entrate definitivamente nell'ambiente televisivo digitale: e' il risultato della conversione della tv dall'analogico al digitale terrestre in Sardegna. Si tratta della più vasta regione digitale dell'intera Europa che conferma il primato italiano nell'avanzata verso il passaggio delle trasmissioni radiotelevisive al digitale terrestre che si concluderà nel nostro Paese, come in tutta Europa, nel 2012.

    "Per la prima volta in Europa - ha detto il sottosegretario alle Comunicazioni Paolo Romani nel corso di una conferenza stampa - una regione così' importante e' completamente digitalizzata. Un risultato straordinario ottenuto grazie all'apporto di tutti gli attori di questa rivoluzione: i broadcaster, i produttori e distributori di decoder per il digitale terrestre, gli installatori di antenne, le associazioni di volontariato che hanno accompagnato questa transizione, le associazioni di consumatori. E' stato un processo di sintesi e condivisione che ha portato a raggiungere, in un percorso molto complicato, un obiettivo incredibile".

    Il passaggio definitivo alla nuova tecnologia è avvenuto questa mattina quando ieri alle 9,30 è stato spento il segnale analogico di Italia 1 nell’ultimo paese, Ozieri, dove ancora si trasmetteva in analogico.

    "E' stato un successo, con una transizione che si e' svolta regolarmente e con pochi problemi", ha commentato il sottosegretario, che ha rivendicato il successo delle iniziative messe in campo dal ministero: il contributo per l'acquisto dei decoder (358 mila quelli erogati dal 2004 a oggi, iniziativa poi replicata dal 15 settembre con i contributi da 50 euro in vista dello switch off previsto dal 15 al 31 ottobre); la campagna di promozione su stampa e tv; il call center attivo dal lunedi' al sabato per le informazioni e l'assistenza ai cittadini (circa 58 mila le chiamate nei 15 giorni dello switch off); il sito ad hoc (h**p://decoder.comunicazioni.it) con tutte le news utili; la sala operativa nella sede del ministero e Cagliari, per monitorare tutte le operazioni di transizione al digitale.

    "Un successo che ci spinge all'ottimismo per le successive fasi del passaggio al digitale in tutta Italia. Una felice esperienza che sarà replicata nelle altre aree coinvolte nel passaggio al digitale”.

    Il sottosegretario ha, quindi, confermato il calendario già messo a punto a settembre che prevede la conclusione del piano nel secondo semestre 2012, con la digitalizzazione di Sicilia e Calabria, anche se al 2010 "il 70% degli italiani potrà già usufruire della nuova televisione". Le prossime tappe coinvolgeranno la Valle d'Aosta che entro giugno 2009 sarà digitalizzata, mentre nella seconda metà del prossimo anno toccherà ad aree più grandi del Paese, come il Lazio, la Campania, il Trentino alto Adige e la parte occidentale del Piemonte.

    L'esperienza positiva della Sardegna conferma i vantaggi del passaggio al digitale terrestre per gli utenti: tutti i cittadini sardi in questi 15 giorni sono passati da un'offerta televisiva analogica basata su 26 canali (10 nazionali e 16 locali) ad una nuova offerta digitale gratuita e accessibile a tutti composta da ben 59 canali (29 nazionali e 30 locali). Oltre a moltiplicare l'offerta, il passaggio al digitale, ha spiegato ancora Romani, crea anche lo spazio per l'ingresso di nuovi operatori nel mercato: la pianificazione delle frequenze realizzata in Sardegna grazie all'accordo tra Autorita' per le garanzie nelle Comunicazioni, ministero e operatori ha consentito ''di individuare un dividendo digitale di due frequenze, nonostante alcuni problemi a livello di coordinamento internazionale. Lo stesso - conclude il sottosegretario - accadrà nelle altre regioni: anzi, in Val d'Aosta ci aspettiamo un dividendo maggiore''.

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