Le memory card sono ormai da tempo entrate nella nostra vita quotidiana, dal momento che a loro vengono affidate le informazioni contenute nei nostri cellulari, fotocamere digitali, console; grazie a loro memorizziamo contatti, indirizzi, numeri di telefono, immortaliamo attimi unici e passiamo ore liete. La crescente diffusione dei dispositivi che ne fanno uso ha permesso alla tecnologia di incrementare esponenzialmente la capacità di questi oggetti, ormai arrivati alla soglia dei 64 GB; è di questi giorni la notizia secondo la quale le Secure Digital, in un futuro molto prossimo, potranno raggiungere i 2 TB di dati memorizzabili su singola scheda.
Immaginate di poter far stare in meno di 2 centimetri cubi (il volume di una memory card di tipo SD) migliaia e migliaia di fotografie in formato RAW (il formato utilizzato dalle macchine reflex digitali) che salgono anche a 100000 in caso di macchine compatte e decine – per non dire centinaia – di film in Alta Definizione.

Tutto questo si chiama SDXC (SD eXtended Capacity), il nuovo standard che permetterà il superamento della barriera dei 100 MB/sec sia in lettura che in scrittura; il primo esemplare di queste schede è annunciato per marzo, anche se sicuramente i tagli di ingresso saranno decisamente inferiori ai 2 TB.
Stessa sorte sembra sia destinata allo standard delle card Memory Stick, da sempre feudo Sony che, più di ogni altro brand, ha voluto questa tecnologia. Il colosso giapponese, in collaborazione con Sandisk, avrebbe previsto di elevare l'attuale capacità delle card MS ed MS Pro a 2 GB; caratterizzate da un transfer rate inferiore a quanto ci si attende per le SD, consentirebbero comunque valori dell'ordine dei 60 MB/sec sia in lettura che in scrittura.
Nel futuro sembra dunque che all'esigenza di una sempre maggiore mobilità e, con questi, di dispositivi altamente portatili per lo storage per i dati, i produttori stiano rispondendo con soluzioni che permetteranno praticamente di poter fare a meno dei supporti di memorizzazione tradizionale, tenendo conto che una memory card di tipo SD è di relativamente facile smarribilità e che quindi occorrerà essere più attenti di oggi quando, quando i dati in essa contenuti sono sicuramente parecchi meno e la loro perdita, per quanto dolorosa, spesso e volentieri resta limitata.
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