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Discussione: Gran Premio del Belgio 2016: Anteprima e Orari del Weekend

  1. #1
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    Predefinito Gran Premio del Belgio 2016: Anteprima e Orari del Weekend

    Dodicesimo Appuntamento del Mondiale

    Orari

    Venerdì 26 Agosto
    Libere 1: 10:00-11:30 (Sky Sport F1 HD)
    Differita Integrale alle 14:30 su RaiSport
    Libere 2: 14:00-15:30 (Sky Sport F1 HD)
    Differita Integrale alle 18:30 su RaiSport

    Sabato 27 Agosto
    Libere 3: 11:00-12:00 (Sky Sport F1 HD)
    Differita Integrale alle 15:30 su RaiSport
    Qualifiche: 14:00 (Sky Sport F1 HD)
    Differita Integrale alle 18:35 su Rai 2

    Domenica 28 Agosto
    Gara: 14:00 ̶ 44 giri ̶ 308,042km (Sky Sport F1 HD)
    Differita Integrale alle 21:00 su Rai 2

    Circuito
    Nome: Circuit de Spa-Francorchamps.
    Luogo: Francorchamps, Stavelot/Spa, Ardenne, Belgio.

    Distanza a giro: 7,004km.
    Numero di curve: 19, nove a destra, dieci a sinistra.
    Senso di marcia: orario.

    Zona DRS: tra curva 18 e curva 1 (con detection point prima della curva 17) e tra curva 4 e curva 5 (con detection point prima della curva 2).

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  2. #2
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    Formula 1 Spa, McLaren attende l'Honda evo


    Un ulteriore aggiornamento della power unit potrebbe debuttare già domenica. Gara sulla carta difficile, ma Alonso non dispera

    Sarà una ripartenza complicata per la McLaren Honda, quella di Spa Francorchamps. Pur con i passi avanti compiuti quest'anno, resta un chiaro deficit sul fronte della power unit e il circuito teatro del Gran Premio del Belgio è, insieme a Monza, pronto a sottolinearli tutti. I giapponesi possono contare ancora su un bottino di 10 gettoni da investire nello sviluppo, e si attende l'introduzione di uno step già questo week end, incentrato sul miglioramento della combustione interna. Se non accadrà a Spa, la power unit aggiornata si vedrà certamente a Monza, 7 giorni più tardi.
    Interventi che potrebbero aiutare nella lotta diretta con la Toro Rosso, distante solo 3 punti nel mondiale Costruttori. Si ragiona appena di una sesta posizione, nettamente staccati da Force India e Williams. Fernando Alonso ha ricaricato le batterie passando le vacanze tra Spagna e California, «è stata una buona occasione per riflettere sulla prima metà dell'anno, i progressi compiuti e per indirizzare le nostre forze sulla seconda parte della stagione. Come team stiamo diventando sempre più forti».
    Spa sarà un appuntamento complesso, «devi avere un pacchetto forte, in termini di prestazioni e affidabilità. Più del 70% del giro si passa con l'acceleratore spalancato, una sfida di per sé. Nelle ultime gare, anche su piste che statisticamente? sarebbero dovute essere difficili per noi, abbiamo lavorato duramente e sorpreso noi stessi per le prestazioni messe in mostra rispetto agli avversari». Una delle difficoltà nella preparazione del week end sarà la ricerca del bilanciamento ideale tra i settori velocissimi del T1 e T3 e il tratto più guidato centrale, dove conterà maggiormente l'efficacia aerodinamica della monoposto e la bontà del telaio. «Spero di poter lottare e approfittare di qualsiasi situazione che si presenterà», l'auspicio di Fernando.
    Eric Boullier guarda, invece, alla lotta ristretta che da qui a fine campionato si prospetta con le scuderie di metà classifica. «Il pacchetto di centro gruppo è particolarmente ravvicinato, ogni squadra si dimostra forte su piste diverse, perciò non ci saranno rallentamenti sul fronte degli sviluppi e del duro lavoro, alla ricerca del continuo progresso durante il campionato e verso la prossima stagione». L'introduzione di una nuova specifica di power unit è una conferma. «Qualsiasi cosa introduciamo sulla macchina, sia sul telaio o sul versante del motore, costituisce un importante apprendimento in vista del prossimo anno».


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  3. #3
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    Ferrari, Adami: “Spa mette a dura prova la vettura”



    L'ingegnere di pista di Vettel racconta le insidie tecniche di Spa

    Il weekend del Gran Premio del Belgio sarà molto importante per la Ferrari, attesa ad un riscatto dopo le ultime prove opache prima della pausa estiva. Sono attesi degli aggiornamenti a Spa e l’obiettivo è quello di riuscire a tenere dietro di sé le Red Bull, su un circuito a loro non particolarmente favorevole visti i lunghi rettilinei, e riuscire a dare fastidio alle Mercedes, anche se non sarà certamente semplice.
    A Spa, però, le incognite sono tante, soprattutto il meteo, che può cambiare radicalmente l’andamento della gara, come racconta Riccardo Adami, ingegnere di pista di Sebastian Vettel: “Qui è capitato di trovare sole da una parte della pista e pioggia dall’altra. È importantissimo tenersi pronti a questa variabilità”.
    La pista belga mette a dura prova le vetture anche dal punto di vista tecnico, sia per quanto riguarda la Power Unit che l’aerodinamica, quindi sarà importante anche avere una monoposto affidabile: “La pista mette a dura prova la vettura dal punto di vista aerodinamico. Qui occorre trovare il giusto compromesso tra il secondo settore, che è il più guidato, e i lunghi rettilinei della prima parte e di quella finale della pista. La Power Unit è molto sollecitata perché si ha un tratto in full throttle molto lungo, poco meno di 2 km e l’ultima parte di Blanchimont si percorre tutta in pieno. L’impianto frenante non è molto sollecitato. Dovremo però trovare anche qui il giusto bilanciamento perché quando si arriva, soprattutto in qualifica. all’ultima chicane, per il pilota è sempre importante trovare la determinazione e la concentrazione per non sbagliare” ha detto l’ingegnere di pista di Vettel.
    Tra le sfide più avvincenti di questa pista rimane l’Eau Rouge: “La curva dell’Eau Rouge rimane una sfida importante per il pilota, che qui affronta una compressione di 4 giri di accelerazione longitudinale per poi salire e andare sul lungo rettilineo successivo” ha poi concluso Adami.


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  4. #4
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    Hamilton conferma la penalità sui motori per il Gp del Belgio



    L'inglese cercherà di recuperare partendo dal fondo della griglia

    Come vi abbiamo riportato nelle ultime settimane, Lewis Hamilton sarà costretto a scontare una penalità durante la seconda parte dell’anno in quanto con due componenti della Power Unit, l’ICE e l’MGU-H, l’inglese è già arrivato al limite delle cinque unità utilizzabili durante la stagione.
    Il pilota della Mercedes durante la conferenza stampa di oggi ha confermato che era già a conoscenza della penalità: “Avevamo già discusso sulla penalità al motore, sicuramente avrà degli effetti, per questo cercherò di minimizzarne gli effetti. Al di là della penalità cercherò di proseguire quanto fatto durante la prima parte di stagione”.
    Hamilton successivamente ha poi anche tolto l’ultimo dubbio che era rimasto, ovvero se avrebbe scontato la penalità a Spa oppure a Monza, due circuiti molto veloci su cui è più semplice sorpassare: “La penalità la prenderò in questa gara perché non ho più motori. L’obiettivo è sempre vincere ma, questa volta, sarà durissima: come abbiamo visto il gap si è avvicinato durante l’ultimo periodo quindi, sarà più difficile recuperare posizioni per limitare i danni che porterà questa penalità. Non so quanto riuscirò a guadagnare, dipende dal passo degli altri, probabilmente riuscirò a raggiungere il quarto posto. Due anni fa sono partito ultimo in Ungheria, quando i gap erano più alti, e ho concluso in quarta posizione. Domenica sarà più complesso ma spero di poter andare a punti, poi vedremo quanto riuscirò a recuperare” ha poi concluso l’inglese.
    Non è ancora chiaro, però, se Hamilton avrà a disposizione due nuovi motori, in modo da non correre in minimo rischio per il resto dell’anno, oppure se si fermerà alla singola unità.


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  5. #5
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    Spa, vola la Red Bull: libere 2 a Verstappen. Ferrari, Vettel 4°



    Nella seconda sessione di prove libere l'olandese segna il miglior tempo davanti a Ricciardo. Poi Hulkenberg (Force India) e il tedesco della rossa. Le Mercedes si nascondono: Rosberg 6°, Hamilton 13°

    Sotto un sole torrido e con 35° di temperatura la Red Bull domina la seconda sessione di Libere a Spa con Max Verstappen in testa in 1’48”085 davanti al compagno Daniel Ricciardo, 2° e staccato di 0”256. Performance propiziata dalle gomme supersoft e dalla tattica remissiva della Mercedes, con Nico Rosberg 6° e Lewis Hamilton 13°. La Stella ha infatti girato in proiezione gara senza montare le gomme più prestazionali con cui al mattino aveva chiuso con Nico in testa (1’48”348 il riferimento delle Libere 1) a precedere il compagno. Hamilton raddoppia: seconda power unit omologata per lui con altri 15 posti di penalità per il limite raggiunto di sostituzione delle componenti: con quelli del mattino siamo a -30 caselle di partenza in griglia. Non scatterà ultimo, però, perché Alonso, 12° a 1”687, fermo al mattino per noie alla nuova power unit fa peggio: deve cambiare tutto il motore e arriva a -35.
    ottica gara — Con queste premesse, non stupisce che la Mercedes abbia impiegato la sessione pomeridiana principalmente in ottica gara, con molti giri sulle medie. La Ferrari piazza Vettel al 4° posto in 1'49"023 con le supersoft (+0”938 da Verstappen) e Raikkonen 7° a 1”159. Seb, anche autore di un lungo a Les Combes nelle battute iniziali e nervoso per il traffico - eloquente gesto a Sainz, reo di averlo rallentato alla Source -, ha lavorato molto in proiezione corsa, principalmente per capire il rendimento delle supersoft in assetto gara, ma nel finale ha chiaramente emesso il suo verdetto in radio: “Troppe vibrazioni”. Per quanto visto, il passo delle Ferrari è un po’ inferiore a quello delle Red Bull, anche se con le soft Vettel non è andato male. Per Raikkonen, meno brillante del mattino, sessione di lavoro con parecchie lamentele in radio sul rendimento delle gomme.
    force india in palla — Appare molto più di un’outsider la Force India, tradizionalmente forte quando c’è da scaricare gli assetti: Hulkenberg è 3° a 0”572 da Verstappen e Perez 5° a 1”015. Prestazioni solide, anche sul passo, che potrebbero lanciare una pretendente in più nella lotta per il podio.
    red bull contenta — Soddisfatto Max Verstappen per il miglior tempo: "Ho trovato il mio passo, sono soddisfatto, non ci sono le temperature che ci aspettiamo, fa caldo ed è dura, ma è anche bello vedere tutta questa gente qui che ti spinge. Dobbiamo analizzare molte cose per la gara". Ricciardo ha il secondo tempo: "Mi serve più grip dietro, siamo veloci ma possiamo crescere, spero di essere più veloce per il sabato e di fare la prima fila, poi in gara vediamo. Con questo caldo è difficile gestire le supersoft".


    Gazzetta
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    Analisi gara Spa F1: tra bersagli rossi e cecchini impuniti



    Il GP del Belgio è stato condizionato dalle intemperanze di Verstappen e dal botto di Magnussen. Hamilton ringrazia entrambi

    "Le gare si possono decidere anche a 300 metri dal via": parafrasando il grande Ayrton, questo si può dire anche del GP del Belgio odierno, specialmente pensando alle Ferrari. Ottimo scatto al via soprattutto da parte di Sebastian Vettel, ma sono un secondo e terzo posto (con Kimi Raikkonen) che non superano la prova della Source con la complicità di Max Verstappen, ma che di fatto estromette dalla gara tutti e tre. Anzi, pure quelli come lo sfortunato Carlos Sainz che danneggiano le macchine sui detriti.
    Ma il film prosegue, riproponendo certe scene dell'Hungaroring, quando Raikkonen e Verstappen vengono di nuovo ai ferri corti, con oscillazioni "cattive" e altre manovre che se fossimo nel calcio sarebbero ad occupare tutta la moviola. Manovre assolutamente inaccettabili per quella che è l'etica dei piloti, ma che a stretto termine regolamentare possono passare impunite, un po' come certi rigori che potrebbero starci ma anche no e che aiutano tanto l'audience televisiva o i forum su internet nelle interminabili discussioni conseguenti.
    Tuttavia c'è stata una manovra sulla quale non si può proprio sorvolare, nemmeno dal punto di vista regolamentare più che da quelli della moralità o della pericolosità. Ci riferiamo a quando nell'arrivare alla staccata di Les Combes con Kimi sfilato a sinistra, Max ha resistito frenando tardi (e fin qui ok) ma poi allargandolo oltre i limiti della pista, che ha superato pure lui peraltro. Ebbene, ricordiamo benissimo come in una situazione concettualmente identica proprio su Verstappen, in Germania, Rosberg fosse stato prontamente penalizzato di 5 secondi. Invece nulla; anzi, nessuna delle situazioni a rischio viste in gara soprattutto con Max è stata nemmeno posta sotto investigazione. A questo punto, pur senza essere complottisti, come si può dare torto a chi vede in Verstappen un pupillo intoccabile della Fia (grazie forse alla metà dei tifosi suoi portati a Spa) un po' come è stato in precedenza per Hamilton? Magari sommando pure il fatto che né Rosberg né Raikkonen siano benvoluti? Alla fine come si possono dare colpe particolari al pur "troppo giovane" e "troppo arrembante" olandese, quando semplicemente si adegua ai regolamenti (malscritti) e a come questi vengono applicati "ad personam"?
    Esaurita la personale dose settimanale di polemica, passiamo al resto della gara registrando comunque come per le Ferrari sia stata un'occasione persa, anche perché finite subito in fondo (Kimi addirittura doppiato) con i piloti costretti a lottare con monoposto danneggiate: una difficoltà che bisogna considerare nel giudicare i giri successivi. Mentre il sempre sorridente (ed effettivamente positivo) Daniel Ricciardo allunga in classifica generale al 3° posto - e costringe Webber a bere dalla sua scarpa, sul podio! - con 23 punti di margine su Vettel che ha scavalcato Raikkonen di 4 punti. Da parte sua Lewis Hamilton fa come sempre del suo meglio e contiene i danni (in termini di punteggio rispetto a Rosberg) avvantaggiandosi sia dell'eliminazione sulla sua strada di Vettel, Raikkonen e Verstappen, sia dello stop di gara conseguente al botto a Raidillon di Kevin Magnussen, che invece penalizza oltremisura la Force India.
    Quella pur positiva del team "indiano" è stata infatti una gara dolce-amara: da un lato con questo ottimo risultato di squadra supera di 2 punti la Williams nella classifica per i costruttori. Parliamo del 4° e 5° posto finale da parte di Nico Hulkenberg e Sergio Perez, che però nel caso del tedesco poteva essere ben più sostanzioso (ecco la parte "amara"). Infatti Nico era secondo dopo la carambola iniziale, è passato terzo quando ha cambiato le gomme immediatamente all'ingresso della safety car (per l'incidente a Magnussen) e quindi si sarebbe trovato in una situazione favorevolissima (lo stesso per Perez che però era 7°). Però la successiva bandiera rossa ha vanificato tutte le buone mosse della Force India, permettendo agli altri di sostituire le gomme da fermi. Quasi quasi c'è da ritenersi fortunati che Hulkenberg non abbia avuto conseguenze nella toccata con Alonso in corsia di uscita box.
    Passiamo allora a Fernando, che si è rifatto di tutti i guai patiti in prova con una gara senza intoppi, risalendo dall'ultima posizione in griglia fino alla settima al traguardo. Certo, Hamilton ha fatto anche meglio (da 21° a 3°) ma vogliamo mettere la differenza di macchina? Oltretutto si è visto Alonso guidare "carico", a dimostrare che il suo talento non è certo (ancora) in naftalina. Piuttosto sarebbe stato bello vedere cosa avrebbe potuto fare Jenson Button, ma al contrario dello spagnolo l'inglese ha avuto tutta la sfortuna in gara, completando un solo giro.
    Per la Williams non si tratta certo di un GP da ricordare: vuoi per il risultato in sé pur con entrambe le macchine al traguardo e a punti (Valtteri Bottas 8° e Felipe Massa 10°), vuoi per essere arrivati dietro ai rivali diretti e anche alla McLaren, vuoi per essere arrivati assieme a Raikkonen pur con tutti i guai del finlandese, vuoi per i problemi finali con le gomme. Infine, se la Haas ha tutto sommato concluso "meno peggio" di quanto poteva essere e soprattutto non doppiata, si spera che la Toro Rosso riprenda il bandolo della matassa dopo un weekend per nulla soddisfacente.


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