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Discussione: Gran Premio di Monaco 2016: Anteprima e Orari del Weekend

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    Predefinito Gran Premio di Monaco 2016: Anteprima e Orari del Weekend

    Sesto Appuntamento del Mondiale

    Orari

    Giovedì 26 Maggio
    Libere 1: 10:00-11:30 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 2)
    Libere 2: 14:00-15:30 (Sky Sport F1 HD – Raisport 2)

    Sabato 28 Maggio
    Libere 3: 11:00-12:00 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 2)
    Qualifiche: 14:00 (Sky Sport F1 HD – Rai 2)
    Domenica 29 Maggio
    Gara:14:00 ̶ 78 giri ̶ 260,520 km (Sky Sport F1 HD – Rai 1)

    Circuito
    Nome: Circuito di Monte Carlo.
    Luogo: Monte Carlo, Monaco.

    Distanza a giro: 3,340km.
    Numero di curve: 19, dieci a destra, nove a sinistra.
    Senso di marcia: orario.

    Zona DRS: rettilineo principale, tra curva 19 e curva 1 con detection point prima della curva 17.


    Motorionline
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  2. #2
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    GP Monaco, Pirelli anticipa le sfide di Montecarlo


    Le Ultrasoft per garantire massima aderenza, il programma del week end diverso dal solito, la forte evoluzione della gommatura della pista, alcuni dei temi caldi

    E' un lavoro diverso dal solito, quello che le squadre mettono in piedi a Montecarlo nel lungo week end di gara. Diverso perché la qualifica conta più che altrove, ed è fondamentale trovare l'equilibrio perfetto per staccare la prestazione subito. Le sfide sono sì quelle dei tombini, dei guard-rail, difficoltà che rendono unica Monaco, ma anche la necessità di mandare in fretta le gomme in temperatura, sul giro più lento e corto del campionato: 3.337 metri appena. Spazio minimo per lanciarsi, per fare il tempo, per star lontani dal traffico.
    Debuttano le nuove Pirelli Ultrasoft, mescola specifica per asfalti con poca aderenza e circuiti sui quali si richiede il massimo del grip meccanico. Significa trazione, modo di scaricare i cavalli a terra, insieme all'efficacia di mordere l'asfalto da parte della gomma. Un fondo con tutte le insidie proprie delle strade di città, che rende necessari set-up delle sospensioni unici, dagli angoli di sterzo alle geometrie delle ruote, insieme a escursioni verticali che permettano di neutralizzare sobbalzi e cordoli.
    Giovedì sarà una giornata cruciale, perché piloti e scuderie dovranno saggiare il comportamento delle gomme Ultrasoft, mai provate se non per qualche giro a Barcellona nei test invernali, troppo poco per farsi un'idea del loro funzionamento. Valutazioni da pesare, perché l'asfalto subisce un'evoluzione radicale da giovedì a domenica, pertanto il comportamento nelle libere potrebbe non essere rappresentativo della sitauzione in gara.
    La scelta sbilanciata verso le Pirelli viola è chiaro segnale di un week end nel quale si girerà tanto con la copertura più prestazionale, quella chiaramente eletta per le tre eliminatorie in qualifica, ma attesa anche a una durata sufficiente in gara. Una sosta è la strategia che va privilegiata, per evitare il traffico. Rosberg vinse (come dimenticare la clamorosa seconda chiamata ai box, fatta da Hamilton e dal muretto Mercedes all'ingresso della safety car - fattore come sempre da considerare a Monaco - negli ultimi giri di gara?) nel 2015 fermandosi al giro 37, passando dalle Supersoft alle Soft. Tanti passaggi, a confermare l'assenza di degrado e usura delle "rosse", due valori a Montecarlo posizionati ai minimi della scala di valutazione Pirelli, insieme allo stress per le gomme e le forze laterali. Massimo, ovviamente, il livello deportante.
    «Montecarlo segnerà la prima gara per il nostro nuovo pneumatico Purple ultrasoft, che offre il massimo in termini di prestazioni e tecnologia che possiamo mettere in una mescola. Ma l’ampia quantità nominata dalle squadre a Monaco dimostra che si tratta di un vero e proprio pneumatico da gara anziché solo di una gomma da qualifica. Con le condizioni uniche di Montecarlo, e il suo orario specifico, i team cercheranno di comprendere le caratteristiche della nuova ultrasoft durante le prove libere. Solo allora avremo un’idea accurata della strategia di gara anche se, con le difficoltà di sorpasso, i piloti cercheranno di ridurre al minimo i pit-stop», l'analisi di Paul Hembery.
    Pirelli che anticipa importanti novità nel week end di Monaco, genericamente annunciate, al momento, sotto forma di «una presentazione speciale, con un primo sguardo intrigante sul futuro». Negli anni scorsi fu l'occasione per dare un primo sguardo alle ruote da 18 pollici, quando si discuteva di possibili alternative ai 13 pollici; chissà che non ci regalino, quest'anno, una visione sulle nuove gomme larghe per la prossima stagione.

    Autosprint
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  3. #3
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    GP Monaco – La Ferrari deve rispondere agli attacchi della “banda del telaio”


    La Rossa attualmente non sembra godere di grande stima tra i rivali e l'appuntamento tra le stradine del Principato sa di resa dei conti

    Montecarlo è croce e delizia della F1; inutile girarci intorno, il GP che è status symbol ed essenza della F1, intesa come lusso, sfarzo, bella vita, è spesso anche la morte stessa della F1 intesa come spettacolo. Il Gp Monaco è un magnifico controsenso che si ripresenta ogni anno, appuntamento iridato storico che oscilla senza soluzione di continuità tra l’essere considerato la gara dell’anno e al contempo una tediosissima cambiale da pagare.
    De gustibus, fatto sta che solitamente le aspettative e le speranze della vigilia impattano fragorosamente su una pista che è una monorotaia angusta, stretta, anacronistica per monoposto letteralmente schiave dell’aerodinamica. Giganti che corrono in un salottino costoso, eppure a Montecarlo le squadre si giocano sempre tantissimo, sia in termini di classifica che di gloria, perché quello monegasco continua ad essere considerato uno degli appuntamenti clou della stagione, nonché una delle gare più prestigiose ed affascinanti del panorama motoristico mondiale.
    Le tre squadre protagoniste del campionato arrivano a Monaco con stati d’animo completamente diversi: la Mercedes è incattivita e in cerca di riscatto, con l’obiettivo di tornare a dettare legge dopo il disastro del Montmelò, la Red Bull è al settimo cielo e vuole stupire ancora facendo leva sulla bontà del proprio telaio, mentre la Ferrari non può far altro che mantenere un profilo basso, sperando in cuor suo di confermarsi seconda forza in pista e di non essere scavalcata dalla minaccia bibitara.
    Facilmente prevedibile, non serve la sfera di cristallo, un dominio dei dioscuri di Stoccarda nelle stradine del Principato, con una monoposto praticamente impeccabile e che difficilmente avrà difficoltà a monopolizzare la prima fila in qualifica. Dopo la lavata di testa spagnola, siamo inoltre certi che Hamilton e Rosberg partiranno in punta di dita, tenendosi a debita distanza l’uno dall’altro. La vera gara tra i due si giocherà al sabato, con Lewis che dovrà dare fondo a tutte le sue qualità di poleman per strappare la vittoria a Nico, che però a Montecarlo corre “in casa” e ha fatto sue le ultime tre edizioni della corsa. Una bella sfida sul filo dei nervi e dei millesimi, con gli altri che molto probabilmente faranno solo da spettatori.
    Con una Mercedes inarrivabile per chiunque, la Rossa è invece diventata la “vittima” preferita dei progetti di rivincita altrui. La Red Bull è convinta di poter superare il Cavallino ed ergersi a seconda forza del campionato, e finanche la (finora) derelitta McLaren, per voce del team principal Boullier, ha pronosticato per Monaco una MP4-31 all’altezza, se non più competitiva, della SF16-H. Dichiarazioni, ambizioni, obiettivi che indicano come la Ferrari non sembri fare troppa paura agli inseguitori. Probabilmente il Cavallino è visto attualmente come un obiettivo alla portata, la classica “big” in crisi contro cui è sin troppo facile fare bella figura.
    Sornioni, in netta rimonta, furbescamente rinvigoriti dal jolly pescato con Verstappen a Barcellona, gli uomini Red Bull si stanno riprendendo la scena e la stima degli addetti ai lavori trincerandosi dietro il motto di “miglior telaio della griglia”. L’avanzata bibitara spaventa ed intimorisce, perché è ancora fresco il ricordo della Red Bull di Vettel letteralmente attaccata a terra in curva e dominante.
    Nel silenzio delle viscere di un mondiale scontato, sale pian pianino anche la McLaren. Gli inglesi, sulla falsariga di quanto accade a Milton Keynes, si fidano ciecamente del telaio e dell’aerodinamica nati dalla matita di quel figlioccio di Newey che è Prodromou. Tanta, forse troppa, la sicurezza mostrata alla vigilia della gara dove la potenza bruta del motore meno che altrove. E così anche la banda Woking si erge a sfidante alla pari della Ferrari, di quella Ferrari che fino a un mese fa doveva lottare per il mondiale. Una bella pubblicità, non c’è che dire.
    Nella asfissiante Monaco, dove i muri non lasciano margine d’errore e dove almeno un tempo il talento dei piloti faceva la differenza, la Ferrari dovrà trovare le forze di reagire alle critiche, alle speculazioni, agli attacchi di una concorrenza animata e tonificata dalle altrui difficoltà. La squadra dovrà lavorare sull’assetto per permettere a Vettel e Raikkonen di essere perfetti danzatori tra i muretti del Principato. La SF16-H che difetta per trazione in uscita dalle curve lente dovrà obbligatoriamente fare leva su maneggevolezza, bilanciamento, erogazione, qualità che non sembrano mancare del tutto all’attuale Ferrari.
    Il resto potrebbero farlo le gomme ultra-soft, teoricamente adatte alla vettura italiana. Nel trenino di Monaco sarà fondamentale la qualifica; gli uomini Ferrari dovranno essere perfetti per evitare che Maranello venga risucchiata in acque torbide, finendo per navigare a vista in compagnia di squadre che bramano di trasformare la difficile stagione della Rossa in un vero e proprio incubo.

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  4. #4
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    Predefinito Rosberg tassista del principe Alberto

    Rosberg tassista del principe Alberto


    Al volante di una Mercedes-Benz 300 SL Gullwing del 1955, i due hanno girato per il Principato, dove domenica si corre la sesta tappa del Mondiale

    In attesa di calarsi nell’abitacolo della sua Mercedes W07 per provare a inseguire il poker di vittorie nel GP di Monaco, il più glamour e affascinante dell’anno, Nico Rosberg, che da anni risiede nel principato, si è trasformato per qualche ora in tassista: al volante di una splendida Mercedes-Benz 300 SL Gullwing del 1955, il leader del Mondiale ha imbarcato a bordo il principe Alberto per un giro sulle strade del Principato. Sotto un cielo estivo, i due hanno parlato della tradizione del GP che si disputerà nel fine settimana, della loro passione per le auto, ma anche di come la loro vita sia cambiata dopo essere diventati genitori: il principe di due gemelle, Nico di una bambina nata la scorsa estate


    Gasport
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