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Discussione: Aggiornamento gratuito a Windows 10 anche per i pirati?

  1. #1
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    Predefinito Aggiornamento gratuito a Windows 10 anche per i pirati?


    Incredibile. Microsoft ha deciso di tendere una mano anche a chi utilizza versioni piratate di Windows 7 e Windows 8.1. "Vogliamo aggiornare a Windows 10 tutti i PC, sia che utilizzino versioni dotate di regolare licenza d'uso sia che utilizzino installazioni di Windows non regolari". La dichiarazione, che ha comunque dell'incredibile, è niente meno che di Terry Myerson, responsabile della divisione sistemi operativi di Microsoft.
    A meno di smentite, che per il momento non si sono registrate, Microsoft permetterà anche ai "pirati" di aggiornare la propria copia di Windows 7 o Windows 8.1, gratuitamente, per un anno dalla data di rilascio di Windows 10. Il colosso di Redmond, insomma, offrirebbe l'occasione - anche a chi non utilizza una copia "genuina" di Windows - di ottenere una licenza a tempo indeterminato di Windows 10 (a patto che la richieda entro un anno dalla data di lancio di Windows 10).
    L'inattesa mossa di Microsoft sembra in primis destinata al mercato cinese perché proprio nel Paese estremo-orientale la società guidata da Satya Nadella ha registrato i massimi livelli di pirateria a livello mondiale.
    Con le sue parole, tuttavia, Myerson non sembrerebbe limitare l'iniziativa alla sola Cina sebbene non vi siano ancora conferme in tal senso.
    Studi hanno confermato che in molti casi licenze di Windows non regolari vengono preinstallate sui sistemi regolarmente acquistate dagli utenti senza che questi siano consapevoli dell'illecito commesso dal venditore.
    Microsoft, con il preciso intento di porre da subito Windows 10 in testa alle classifiche, potrebbe allora aver deciso per la mossa dall'effetto "wow".
    Anche perché non è una novità che Microsoft stia pensando, per il futuro, ad un Windows in abbonamento, un po´ come accaduto nel caso di Office 365. Fornire il sistema operativo di base a titolo gratuito e far pagare i servizi aggiuntivi potrebbe essere il nuovo orientamento di Microsoft.
    Ne sapremo comunque di più nei prossimi giorni: pubblicheremo in queste pagine sia eventuali conferme che smentite.
    Nel frattempo a chi volesse provare Windows 10 in anticipo senza modificare la configurazione dei PC usati "in produzione" suggeriamo di seguire la procedura illustrata nell'articolo Come installare Windows 10 in dual boot.


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  2. #2
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    Io penso che questa sia una mossa azzeccata da Microsoft che forse ha trovato il modo di identificare univocamente il "pirata" oppure disabilitare la specifica versione di windows 10 senza che sia possibile riattivarla.
    Da sempre, on line girano molti software craccati, ma guai a collegarsi con i suoi servers: nella migliore delle ipotesi, non è possibile usare il software o i servizi richiesti, nella peggiore il sw viene disabilitato.
    Windows 10 che girerà sicuramente ed esclusivamente on-line sarà quindi monitorato da Microsoft, che quando vorrà potrà chiudere i rubinetti, oppure potrà lasciarli aperti, ma a precise condizioni...

    Volendo si può avere windows 10 originale col minimo della pena: un centone al max... Basta cercare

    EDIT: MI CORREGGO: 60 SACCHI !!!

  3. #3
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    Microsoft chiarisce sulle versioni di Windows 10 pirata


    Dopo le sorprendenti dichiarazioni rilasciate all'agenzia Reuters da Terry Myerson, responsabile della divisione sistemi operativi di Microsoft in merito alla possibilità di aggiornare gratuitamente a Windows 10 anche le versioni piratate di Windows 7 e Windows 8.1, il colosso di Redmond è voluto intervenire con alcune precisazioni.

    Dall'azienda, guidata da Satya Nadella, si è voluto chiarire che le versioni piratate di Windows 7 e Windows 8.1 non diventeranno "magicamente" versioni regolari di Windows 10, dotate di un'altrettanto regolare licenza d'uso.
    La possibilità di aggiornare gratuitamente Windows 7 e Windows 8.1 a Windows 10 sarà concessa a tutti coloro, in possesso di un codice prodotto (product key) e licenza d'uso validi che passeranno all'ultima versione del sistema operativo entro un anno dalla data di lancio di Windows 10.
    Coloro che stanno utilizzando versioni "non genuine" di Windows 7, Windows 8 e Windows 8.1, invece, non potranno fruire di un'analoga opportunità.
    Ai "pirati" di Windows - ed è questa la novità - sarà comunque concessa la facoltà di aggiornare il sistema a Windows 10 ma l'installazione resterà comunque del tutto irregolare fintanto che non decideranno di acquistare un codice prodotto personale.
    "L'aggiornamento a Windows 10, che sarà comunque possibile, non modificherà lo stato della licenza", si spiega da Microsoft. Gli utenti potranno acquistare licenze valide facendo riferimento al Windows Store: "metteremo a disposizione degli utenti di Windows 10 la possibilità di regolarizzare l'installazione in uso attraverso il Windows Store, e ciò indipendentemente dal fatto che si tratti di un aggiornamento o di un sistema acquistato (preinstallato dal venditore in maniera illecita, n.d.r.)".
    Al momento non è dato sapere se chi aggiornerà a Windows 10 una versione "piratata" di Windows avrà diritto a ricevere gli aggiornamenti. Da parte nostra, comunque, ci auguriamo che Microsoft voglia continuare a distribuire - anche ai possessori di versioni "non genuine" di Windows 10 - almeno le patch destinate alla risoluzione di problemi di sicurezza. Come ci si è più volte accorti in passato, infatti, le copie piratate di Windows possono rappresentare una minaccia nei confronti di coloro che invece utilizzano installazioni assolutamente regolari del sistema operativo.


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