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Discussione: Test Invalsi due volte all'anno

  1. #191
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    L’Invalsi ha reso noto che sono stati pubblicati sul proprio sito i materiali e i video relativi al Seminario Nazionale “Invece del cheating… perché non serve barare a scuola” che si è tenuto a Napoli il 13 e 14 settembre 2016.

    Il Seminario ha avuto come obiettivo quello di dare visibilità alle esperienze didattiche realizzate da docenti che, a partire dai risultati degli alunni alle prove INVALSI, hanno ripensato le proprie modalità di insegnamento e le hanno cambiate.

    Questi i materiali disponibili:



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  2. #192
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    Invalsi cerca esperti per la valutazione delle scuole: la domanda entro il 4 novembre


    Come è noto il 19 ottobre 2016 l’Invalsi ha pubblicato la procedura selettiva per la partecipazione a corsi formativi per la costituzione di un elenco di esperti, secondo quanto prescritto dal regolamento sul Sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione (Snv, Dpr 80/2013).
    Requisiti di partecipazione
    I candidati dovranno possedere i requisiti di cui all’allegato A) della presente determinazione, pena l’esclusione dalla presente procedura.
    Presentazione delle domande di partecipazione
    Le domande di partecipazione alla selezione dovranno essere presentate mediante l’iscrizione alla piattaforma telematica predisposta appositamente dall’istituto e rinvenibile nella sezione Risorse umane – bandi e avvisi – Procedura pubblica per la selezione, formazione e inserimento in un apposito elenco degli esperti dei nuclei per la valutazione esterna delle istituzioni scolastiche (SEL 6/2016)- del portale www.invalsi.it entro e non oltre le ore 24:00 del 04/11/2016. Ogni candidato, al termine delle operazioni di iscrizione, riceverà una mail di conferma dell’avvenuto inserimento dei propri dati e del curriculum vitae. Non sono ammesse altre forme di produzione e d’invio delle domande di partecipazione alla procedura di selezione.
    Per i soli dirigenti scolastici il requisito riguardante il possesso di almeno 5 (cinque) anni di servizio nelle scuole di ogni ordine e grado si intende soddisfatto considerando anche il servizio prestato precedentemente come docenti. Pertanto i candidati dirigenti scolastici possono spuntare il campo “Dirigente scolastico in servizio nelle scuole di ogni ordine e grado da almeno 5 anni” tenendo conto sia degli anni di servizio maturati nella loro attuale qualifica che di quelli maturati come docente.
    La scadenza per la presentazione delle domande, già fissata per le ore 24:00 del 4 novembre 2016, è prorogata alle ore 24:00 dell’11 novembre 2016.


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  3. #193
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    Via l’Invalsi da tutti gli esami


    Un documento aggiuntivo al diploma indicherà percorsi opzionali e alternanza
    Dal prossimo anno le prove Invalsi non avranno valore ai fini degli esami di licenza media e di maturità e sarà dato minor valore ai voti riportati nel corso degli anni. Sono queste alcune delle novità più importanti dei nuovi esami conclusivo del I e del II ciclo. Le modifiche saranno introdotte dal governo tramite un decreto legislativo che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale intorno al 15 gennaio prossimi. Il provvedimento sarà adottato in attuazione di una delega contenuta nella legge 107/2015. E il ministero dell’istruzione ha informato i sindacati sulle novità in un contro che si è tenuto il 16 novembre scorso nella sede del dicastero guidato da Stefania Giannini. Ecco qualche dettaglio in più.
    Esame nel primo ciclo
    Le prove Invalsi non faranno più parte delle prove di esame, ma saranno comunque somministrate a fini statistici e costituiranno requisito di accesso per l’esame. I test saranno effettuati prima del termine dell’anno scolastico e verteranno su tre materie: italiano, matematica e inglese. Il punteggio conseguito sarà inserito nell’attestazione delle competenze.Le prove scritte e il colloquio rimarranno sostanzialmente identici, ma saranno collegate al profilo finale previsto dalle indicazioni nazionali. Il presidente della commissione sarà lo stesso dirigente scolastico preposto all’istituzione scolastica sede di esame. L’esito finale dell’esame sarà deliberato dalla commissione mediante l’attribuzione di una lettera da A ad E sulla base di criteri di correzione e linee guida nazionali. In pratica, le lettere sostituiranno i vecchi indicatori pre-riforma: ottimo, distinto, buono, sufficiente, mediocre e scarso. La media dei voti del secondo quadrimestre non avrà più valore ai fini del voto finale dell’esame.
    Ammissione agli esami
    Lo svolgimento delle attività di alternanza scuola-lavoro sarà requisito di ammissione all’esame e, in ogni caso, per essere ammesso agli esami, l’alunno dovrà avere almeno la media del 6. La partecipazione alle prove Invalsi sarà necessaria per essere ammessi, ma non farà parte dell’esame e non avrà valore per il voto finale. Le prove Invalsi saranno a carattere nazionale, di italiano, matematica e inglese. La prova sulla comprensione e uso della lingua inglese attesterà i livelli di apprendimento in coerenza con il quadro comune europeo di riferimento per le lingue.
    Credito e punteggio finale
    Il credito scolastico relativo al percorso di studi inciderà fino a un massimo di 40 punti (12 per il terzo anno, 13 per il quarto anno, 15 per il quinto anno). Le 2 prove di esame fino a 20 punti ciascuna e il colloquio fino a 20 punti.
    Commissione
    La commissione continuerà ad essere costituita secondo le norme attuali, che non hanno subito alcuna modifica a seguito dell’avvento della legge 107/2015.
    Prove di esame
    La prima prova scritta nazionale accerterà la padronanza della lingua italiana. La seconda prova scritta nazionale verterà su una delle discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi (per gli istituti professionali una parte della seconda prova sarà predisposta dalla commissione in coerenza con l’offerta formativa della scuola). Infine, il colloquio servirà ad accertare il conseguimento delle competenze relative al profilo dello studente e la capacità argomentativa e critica del candidato a partire da un testo o da un documento scelto tra le proposte elaborate dalla commissione e comprenderà l’esposizione delle attività svolte in alternanza.
    I documenti finali
    Il diploma finale recherà i risultati prove d’esame, i voti d’ammissione ed eventuali lacune riscontrate in sede di scrutinio per l’ammissione e gli esiti prove Invalsi Al diploma sarà allegato un documento con gli esiti prove Invalsi (in alternativa alla scelta di inserimento nel diploma), l’esito di eventuali percorsi opzionali, certificati di competenze rilasciati da aziende o enti in cui si è svolta l’alternanza scuola–lavoro) e altre certificazioni esterne conseguite dallo studente.


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  4. #194
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    Prova Invalsi, sarà computerizzata. Sperimentazione parte dalle superiori nel 2016/17



    A darne informativa lo stesso Istituto che ha inviato ai dirigenti scolastici delle scuole superiori una lettera con la quale si spiegano le nuove modalità di somministrazione delle prove.
    La somministrazione dovrà avvenire tra il 16 e il 28 gennaio e nella parte relativa al Questionario studente sarà tramite computer.
    In relazione al numero delle classi seconde e al numero di computer collegati a internet dichiarati dalla scuola durante l’iscrizione alle prove INVALSI, a ogni scuola è assegnata una finestra di somministrazione. All’interno di questa finestra di somministrazione il Dirigente scolastico organizza a propria discrezione lo svolgimento delle somministrazioni del Questionario studente. All’interno dell’area riservata alla propria istituzione scolastica si può vedere la finestra di somministrazione assegnata.
    La somministrazione CBT del Questionario studente potrà avenire tra le 8 del mattino e le 17.30.
    Durerà 30-35 minuti: 20 minuti: durata del Questionario studente; 10-15 minuti per tutte le operazioni connesse allo svolgimento della prova.


    Vai alle indicazioni Invalsi


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  5. #195
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    Test Invalsi via dall’esame della media, forse decreto entro il 15 gennaio



    La data è stata divulgata da Corrado Zunino in un articolo apparso sul quotidiano “La Repubblica”.
    Si tratta di una delle deleghe che riguarda la riforma dell’esame al termine del primo ciclo di istruzione e della quale vi abbiamo dato delle anticipazioni.
    Secondo le indiscrezioni da noi raccolte e pubblicate già il 19 di settembre, al Ministero si starebbe preparando una vera e propria rivoluzione relativamente al primo ciclo di istruzione.
    Innanzitutto i voti verranno sostituiti dalle lettere (A, B, C, D, E). La valutazione sarà accompagnata da un giudizio, una descrizione dei livelli complessivi di apprendimento e delle competenze, sulla base di indicatori nazionali che saranno forniti dal Ministero.
    In secondo luogo, bocciare diventerà caso eccezionale riguardante casi particolari, mentre la bocciatura viene del tutto abolita alla primaria.
    Infine, Le prove Invalsi saranno eliminate dagli esami di Stato e saranno somministrate durante le attività didattiche del terzo anno. Le prove avranno validità per l’ammissione agli esami e il voto sarà riportato nella certificazione delle competenze.
    Secondo quanto riporta Zunino, il decreto relativo alle prove Invalsi sarà pubblicato entro il 15 di gennaio. Difficilmente crediamo che potrà essere attuato dall’anno in corso, vedremo quale sarà la decisione ministeriale.


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  6. #196
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    Il questionario studente Invalsi è on-line



    Ricordiamo che quest’anno, per la prima volta, il questionario studente sarà somministrato agli studenti della classe II delle superiori in modalità informatica.
    Come indicato nella nota Invalsi, i test dovranno svolgersi tra il 16 e il 28 gennaio 2017. La somministrazione informatizzata del Questionario studente potrà avvenire in qualsiasi momento all’interno dell’arco temporale 8,00/17,30 in base alle esigenze organizzative delle scuola.
    La durata complessiva del test sarà di 30-35 minuti, così articolati:
    20 minuti: durata del Questionario studente
    10-15 minuti per tutte le operazioni connesse allo svolgimento della prova (distribuzione degli allievi nell’aula informatica, consegna delle credenziali di accesso, login degli allievi nell’ambiente di svolgimento della prova, ecc.).
    A tale proposito, informiamo che l’Invalsi ha già reso disponibile sul proprio sito il questionario studente.


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  7. #197
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    Questionario studente Invalsi: entro il 10 gennaio la verifica dei computer


    Quest’anno, per la prima volta, il questionario studente sarà somministrato agli studenti della classe II delle superiori in modalità informatica.
    Come indicato nella nota Invalsi, i test dovranno svolgersi tra il 16 e il 28 gennaio 2017. La somministrazione informatizzata delQuestionario studentepotrà avvenire in qualsiasi momento all’interno dell’arco temporale 8,00/17,30 in base alle esigenze organizzative delle scuola.
    La durata complessiva del test sarà di 30-35 minuti, così articolati:
    20 minuti: durata delQuestionario studente
    10-15 minuti per tutte le operazioni connesse allo svolgimento della prova (distribuzione degli allievi nell’aula informatica, consegna delle credenziali di accesso,logindegli allievi nell’ambiente di svolgimento della prova, ecc.).
    In attesa di procedere alla somministrazione, l’Invalsi ha raccomandato alle scuole di verificare, entro il 10 gennaio, che tutti i computer destinati alla somministrazione CBT del Questionario studente:
    siano regolarmente funzionanti
    siano connessi a internet
    abbiano installata e accessibile agli studenti l’ultima versione di uno tra i seguenti browser: Google Chrome, Mozilla Firefox, macOS Safari (N.B. è caldamente sconsigliato l’uso di Microsoft Internet Explorer e Microsoft Edge).

    Vai al questionario studente.


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  8. #198
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    Questionario studente INVALSI online nella secondaria di secondo grado: come organizzare al meglio la somministrazione



    A partire dal sedici gennaio 2017 le scuole secondarie di secondo grado stanno procedendo alla somministrazione informatizzata del questionario studente INVALSI, che da quest’anno viene compilato dagli allievi con molti mesi di anticipo rispetto all’effettuazione dei questionari cognitivi di matematica e italiano, questionari che verranno somministrati il 9 maggio nella consueta modalità cartacea (fascicoli).
    Gli studenti devono, dopo aver avuto accesso alla piattaforma di compilazione tramite username e password personali che consistono in codici generati dall’INVALSI, apporre delle spunte in corrispondenza del quadratino corrispondente alla risposta scelta. Hanno 20 minuti di tempo per rispondere a domande su sé e sulla propria famiglia.
    La novità era stata annunciata dalla presidente dell’INVALSI nella nota rivolta ai Dirigenti scolastici del 26 settembre, pubblicata sul sito INVALSI , cui hanno fatto seguito ulteriori comunicazioni. Il 30 novembre sono state pubblicate nell’area riservata alle segreterie scolastiche le Indicazioni per la Somministrazione informatizzata (CBT) del Questionario studente Classi II del ciclo secondario di secondo grado e il 16 dicembre il Manuale per la somministrazione informatizzata del Questionario studente (CBT) 2016/2017
    Gli ambiti d’indagine e le domande sono le stesse rispetto allo scorso anno scolastico, anno in cui il questionario è stato notevolmente snellito e ridotto a sedici quesiti rispetto ai trenta della versione precedente. Tutte le domande relative alle relazioni e al clima di classe non sono più presenti; mancano anche i quesiti riguardanti il metodo di studio e le difficoltà incontrate rispettivamente in matematica e italiano. L’atteggiamento rispetto alle prove e la percezione della loro difficoltà sono stati fortemente ridimensionati rielaborando l’ex quesito 13 e collocandolo in coda alle due prove cognitive di Matematica e Italiano.
    I sedici quesiti del 2016, riproposti anche per il 2017 ma in compilazione al computer, chiedono di indicare i voti di italiano e matematica dell’anno precedente, il voto finale all’esame di terza media, il Paese di nascita del rispondente e dei genitori, le lingue parlate a casa, il titolo di studio che si ambisce conseguire, le risorse per lo studio presenti in casa, titolo di studio e professione dei genitori.
    Da quest’anno l’INVALSI ha chiesto a tutte le scuole di indicare, in occasione dell’iscrizione alle prove, il nominativo dell’animatore digitale, pertanto aumentano i soggetti direttamente coinvolti nella somministrazione della prova computerizzata.
    Quali possono essere i compiti degli operatori a vario titolo impegnati nella somministrazione, anche alla luce dell’esperienza della somministrazione in atto o appena conclusasi?
    Il ruolo del referente risulta ancora strategico: questa figura infatti interfaccia con il Dirigente scolastico per gli aspetti strategici e col DSGA sul piano dell’organizzazione generale. Si confronta inoltre con gli uffici di segreteria per il continuo monitoraggio ed eventuale revisione dei dati di contesto relativi agli studenti delle classi, specie in presenza di frequenti passaggi tra i vari indirizzi di studio e trasferimenti.
    E’ auspicabile che organizzi momenti informativi rivolti ai docenti somministratori e agli studenti coinvolti nella nuova tipologia di prove CBT. L’esperienza degli anni precedenti, in cui la somministrazione del questionario era cartacea, ci ha insegnato che talvolta gli studenti non erano in grado di rispondere a quesiti sulla famiglia, a scapito della correttezza dei dati inviati dall’INVALSI per le successive operazioni statistiche. In particolare gli allievi BES e DSA dell’istituto in cui insegno, resi edotti in anticipo della tipologia del questionario, ne hanno effettuato la compilazione con serenità e non si sono sentiti diversi, perché il questionario è stato illustrato a tutti gli studenti delle seconde. Sarà stata cura del referente anche veicolare le informazioni ai vari soggetti coinvolti, attività che dovrebbe essere in grado di svolgere bene grazie alla conoscenza approfondita dei documenti pubblicati dall’INVALSI.
    L’animatore digitale, d’intesa col referente, condivide con questo le necessità organizzative e tecniche della prova, rivolgendo all’assistente tecnico di laboratorio precise richieste sulle caratteristiche dell’ambiente di somministrazione ( numero di computer, connessioni internet…); può essere di ausilio al referente nella giornata di somministrazione, nel caso in cui non concida con la stessa persona incaricata come referente. Un elemento di criticità potrebbe infatti essere rappresentato dall’effettiva capacità di tutti gli studenti di interagire correttamente su una piattaforma informatica, che per di più non è stata presentata preliminarmente ai docenti, anche se, ad esperienza appena conclusa, posso affermare che la piattaforma risulta di uso molto semplice; consente ad esempio di riprendere il questionario anche da altra postazione in caso di malfunzionamento e senza perdere le risposte già digitate.
    Il docente somministratore, preferibilmente docente degli alunni di cui conosce ritmi di apprendimento e grado di dimestichezza col computer, collabora col referente per la registrazione delle presenze, l’assegnazione delle credenziali, indicazioni in caso di dubbi o difficoltà di risposta, eventuali interventi nel caso in cui dovesse avere la percezione di un manifesto disagio dell’allievo. Costituisce tramite tra studenti e referente per ogni esigenza e chiarimento.
    Alla fine del periodo di somministrazione gli elementi di criticità rilevabili, per la mia esperienza, sono esterni sia alla scuola che all’INVALSI: un certo tasso di assenza, dovuto ai malesseri stagionali e alle condizioni meteo avverse, assenza peraltro ricondotta alla fisiologia grazie alle giornate di recupero, e qualche interruzione nell’erogazione dell’energia elettrica; il tempo effettivamente richiesto dalla compilazione era però di gran lunga inferiore ai venti minuti concessi, quindi tutti i presenti sono riusciti a completare la compilazione nonostante l’interruzione.
    Ancora una volta le capacità organizzative delle istituzioni scolastiche e la flessibilità dei docenti sono chiamate in causa dalla nuova modalità di somministrazione di prove standardizzate al computer. I dati di contesto raccolti ed elaborati in anticipo rispetto agli anni passati è auspicabile che siano restituiti presto alle scuole per favorire la riflessione dei Collegi dei docenti.


    Orizzontescuola
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  9. #199
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    Bagni (CIDI), Invalsi: diventino documenti di proprietà degli alunni, non “patenti” da esibire


    Gli esiti delle prove Invalsi di fine secondo ciclo potrebbero diventare documenti di proprietà degli alunni, utili tanto a loro per prendere coscienza del livello di competenza nel contesto nazionale, quanto all’istituzione scolastica per calibrare al meglio i propri interventi formativi.
    Non più, quindi, attestati che certificano livelli di competenza, non più ‘patenti’ da esibire alle università o alla aziende, ma tappe di un processo complesso che sono le scuole a orientare.
    È questa la proposta che Giuseppe Bagni, presidente del Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti e membro del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, intende portare avanti suggerendo al Governo di anticipare lo svolgimento delle prove alla fine del primo quadrimestre dell’ultimo anno delle superiori, “cosicché in nessun modo possano essere considerate l’atto finale di un percorso e di conseguenza non diventino concorrenti della scuola stessa, la sola che può legittimamente ratificare il livello di preparazione e di competenza dei suoi studenti”.
    Con l’approvazione della delega che riforma il nuovo Esame di Stato conclusivo di primo e secondo ciclo – in base al quale, lo ricordiamo, le prove standardizzate non fanno più media per l’attribuzione del voto finale – l’Invalsi è tornato nei giorni scorsi al centro di un vivace dibattito tra associazioni professionali e Governo, “doveva essere uno strumento di conoscenza per le scuole, invece si è inteso dargli un ruolo di ente certificatore complementare alla scuola”, è stata la sintesi di Bagni, il quale però una terza via sembra, appunto, averla trovata: l’Istituto potrebbe rilasciare allo studente un attestato privato sul suo livello di competenza, un documento descrittivo, insomma, che non entrerebbe a far parte del curriculum (e, quindi, non potrebbe essere richiesto da università o aziende), ma che potrebbe servire alla scuola per programmare o rimirare i suoi interventi didattici conclusivi.
    Con l’allontanamento anche cronologico della data delle prove dall’Esame di Stato – dovrebbero cadere non oltre la fine del primo quadrimestre al massimo – cesserebbe, inoltre, anche l’ambiguità che in qualche modo potrebbe configurare i due momenti come doppioni, “e soprattutto le rilevazioni non correrebbero il rischio di penalizzare gli studenti cresciuti e formatisi nelle aree più svantaggiate del Paese, permettendo al titolo di studio di continuare ad avere il valore legale che ha avuto finora” chiosa Bagni.
    Tuttavia, come reagirebbe l’Invalsi di fronte a un ridimensionamento come quello ipotizzato dall’autorevole membro del CSPI? Accetterebbe un ruolo così ancillare? Si giustificherebbe comunque un investimento nella sua funzione? La sensazione di Bagni è che lo stesso Istituto potrebbe gradire una soluzione del genere, sensata e condivisibile anche dal nostro punto di vista proprio perché probabilmente in grado di attivare quella fiducia reciproca con la scuola che negli anni non si è mai veramente cementata, sfibrata da un agone che ha fatto perdere di vista valori e obiettivi comuni.



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    “Questionario Scuola”: contenuti richiesti, finalità e relazione con il RAV


    Nei giorni scorsi, si era parlato di “Questionario scuola” che deve essere compilato dalle istituzioni scolastiche dal 27 al 30 aprile 2017.
    Il Questionario deve essere compilato da tutte le scuole del primo ciclo (primarie e secondarie di 1° grado) e del secondo ciclo (secondarie di 2° grado) sia statali che paritarie.
    A seconda della tipologia di Istituto si dovranno compilare uno o due distinti questionari:
    gli Istituti Comprensivi e gli Istituti di Istruzione Superiore compilano un unico Questionario relativo a tutti i plessi e scuole gestite;
    gli istituti Onnicomprensiv compilano due Questionari, uno per le scuole del primo ciclo e uno per le scuole del secondo ciclo.
    Gli Istituti Paritari che gestiscono scuole primarie, secondarie di 1° e di 2° grado compilano un Questionario per ciascun segmento di istruzione.
    Dati Questionario
    Il Questionario serve a raccogliere dati utili alla costruzione di indicatori, il cui compito è di supportare i processi di autovalutazione e valutazione esterna della scuola. I dati raccolti riguardano la scuola nel suo complesso, ossia come intera istituzione scolastica, comprendono quindi informazioni attinenti alle varie sedi dell’Istituto, esclusi i Centri Provinciali per l’istruzione degli adulti e i plessi ospedalieri, caratterizzati da una propria specificità e non confrontabili con le altre realtà scolastiche.
    Questi, in linea generale, i dati richiesti alle scuole statali:
    Dati sulla scuola:
    – Primo ciclo: ordini presenti nell’Istituzione scolastica – scuola infanzia, primaria e secondaria I grado;
    Secondo Ciclo: tipologie presenti nell’Istituzione scolastica – Liceo, Tecnico, Professionale.

    Contesto:
    – Risorse economiche e materiali (sedi; edifici; aule per la didattica, certificazioni di agibilità, prevenzione degli incendi degli edifici; scale di sicurezza esterne e porte anti panico, servizi igienici per disabili, rampe o ascensori per il superamento di barriere architettoniche, computer, Tablet, LIM, aule adibite a laboratori con relative dotazioni e responsabili, aule utilizzate per la normale attività didattica con connessione a internet e computer, laboratori mobili, spazi alternativi per l’apprendimento);
    – Risorse professionali (dati relativi a quanti anni lavorano i docenti e il dirigente nella scuola);
    Processi – Pratiche educative e didattiche:
    – Curricolo, progettazione e valutazione (informazioni relative al tipo di curricolo e alla progettazione didattica realizzati, alla realizzazione di prove per classi parallele, alle convenzioni con imprese per l’alternanza scuola-lavoro e al numero di studenti partecipanti e ad eventuali percorsi di impresa simulata per la secondaria di II grado);
    – Ambiente di apprendimento (presenza di biblioteca/che e relativi servizi, durata oraria delle lezioni, orario svolgimento attività ampliamento offerta formativa e di recupero/potenziamento, episodi problematici verificatisi, sospensioni attribuite a studenti);
    – Inclusione e Differenziazione (azioni realizzate per il recupero degli alunni con difficoltà di apprendimento e per il potenziamento degli alunni con particolari attitudini);
    – Continuità e Orientamento (azioni realizzate per garantire la continuità educativa tra infanzia e primaria, azioni realizzate per garantire la continuità educativa tra primaria e secondaria di I grado, azioni realizzate per garantire la continuità educativa tra secondaria di I e di II grado, azioni realizzate per l’orientamento degli alunni della scuola secondaria di I e II grado);
    Processi – Pratiche gestionali e organizzative:
    – Orientamento strategico e organizzazione della scuola (risorse finanziarie assegnate alla scuola per le funzioni strumentali al PTOF e il numero di insegnanti funzioni strumentali in questo anno scolastico, Fondo di Istituto (FIS) per gli insegnanti e gli ATA nell’a.s. 2015/2016, insegnanti e ATA che hanno usufruito del Fondo di Istituto (FIS) nell’a.s. 2015/2016, ore di assenza degli insegnanti nel mese di ottobre 2016, ore di supplenza svolte da insegnanti esterni, ore di supplenza svolte da insegnanti interni retribuite e non, progetti dotati di spesa realizzati nell’a.s. 2015/2016);
    – Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane (spese formazione insegnanti a.s. 2015/2016, modalità di raccolta delle esigenze formative dei docenti nel corrente anno scolastico, percorsi di formazione inseriti nel PTOF promossi nel corrente a.s. e unità formative previste, formazione personale ATA);
    – Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie (partecipazione alle Reti di scuole, accordi formalizzati – protocolli d’intesa, convenzioni, consorzi … – con soggetti esterni, numero genitori aventi diritto e votanti effettivi alle ultime elezioni del Consiglio di Istituto, partecipazione genitori, richiesta o meno di contributo volontario, colloqui/comunicazioni/note informative destinate ai genitori).
    Modalità di accesso per la compilazione
    Per la compilazione del Questionario, le scuole devono seguire, come indicato dall’Invalsi, il seguente percorso:
    1. accedere, con le proprie credenziali, all’Area riservata presente a questo link;
    2. premere sul pulsante “Questionario scuola 2017” per ottenere il link e le credenziali di accesso per il Questionario Scuola.
    La compilazione, come suddetto, è consentita dal 27 marzo al 10 aprile 2017.
    E’ possibile prendere visione, a soli fini consultivi, dei modelli da compilare secondo le suddette modalità. Di seguito i link:

    Questionario scuola I ciclo statali
    Questionario scuola I ciclo paritarie
    Questionario scuola II ciclo statali
    Questionario scuola II ciclo paritarie

    Finalità del Questionario
    Il Questionario, come leggiamo nella nota Miur n. 3111 del 21/03/20017, è finalizzato alla raccolta di dati (quelli sopra illustrati) in vista della ridefinizione del Rapporto di Autovalutazione (RAV) nel corso del corrente anno scolastico:
    “Per poter procedere alla raccolta di dati di diretta competenza della scuola, viene richiesta la compilazione online del Questionario Scuola, predisposto da INVALSI, da parte dei Dirigenti scolastici/Coordinatori delle scuole a partire dal 27 marzo 2017.”
    Il questionario, in definitiva, costituisce un utile strumento di supporto all’autovalutazione da parte della scuola medesima e alla valutazione esterna.
    Ricordiamo che la ridefinizione del RAV è stata prevista dalla nota Miur n° 2181 del 28 febbraio 2017, al fine di allineare i tempi del procedimento di valutazione (RAV e PdM) della scuola con quelli del POF, reso triennale dalla legge n. 107/2015 e denominato PTOF.


    Orizzontescuola
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