Il porno gratuito è legale - almeno in California

É ufficiale: il porno gratis su internet non è illegale. Né lo si può considerare come concorrenza sleale verso le aziende che vendono o offrono porno a pagamento. Questo secondo una sentenza della Corte d'Appello della California, che ha respinto una causa contro il sito gratuito Redtube, considerandola come un attacco immotivato alla libertà di parola.

Secondo il querelante Kevin Cammarata, Redtube - che in sostanza è una sorta di YouTube per il porno - ha causato "molti milioni di dollari di danni ai proprietari dei siti web di intrattenimento per adulti" e "ha avuto un forte impatto negativo sul modello di business dei siti per adulti."


Un argomento che non ha trovato d'accordo il giudice, il quale ha citato il fatto che molti, se non quasi tutti i video disponibili su Redtube.com, sono anteprime concesse in licenza, pensate proprio per reindirizzare gli spettatori ai siti a pagamento.


Fondamentalmente, sostiene il giudice, non vi è alcuna differenza tra Redtube e una stazione radio agli inizi del 1900, che mandava in onda ciò che aveva ottenuto gratuitamente da un negozio di musica e, in cambio, diceva ai suoi ascoltatori dove avrebbero potuto acquistare il disco.


In entrambi i casi lo scopo non è quello di distruggere la concorrenza o uno specifico concorrente, ma di attirare clienti alla propria trasmissione (o adesso al sito), sperando che i possibili acquirenti vengano attratti dai messaggi degli inserzionisti pubblicitari.


Il problema di Cammarata, conclude la corte, si basa più su un problema con il modello di business dei siti per adulti a pagamento, che su qualcosa che stanno facendo i siti porno gratuiti. Il che può essere vero, o significare soltanto che i giudici californiani desidererebbero ancora più porno gratis su internet.