I file Megaupload costano 9mila dollari al giorno: che farne?
I file archiviati sui server Megaupload sono ancora a rischio cancellazione, con grande dispiacere per gli utenti che si sono sempre comportati nel rispetto della legge. Insomma, migliaia di backup sono lì fisicamente congelati nei server statunitensi della Carpathia Hosting, uno dei fornitori della piattaforma.
Il problema è che gestire quei file (25 milioni di GB) e tenere impegnati almeno 1100 server ha un costo. Per questo motivo la piccola società della Virginia ha depositato una mozione in tribunale per sbloccare la situazione. C'è ancora un conto da pagare di 500mila dollari e circa 9mila dollari al giorno di hosting che dovranno pur spuntare da qualche parte.
La chiusura di Megaupload, l'arresto dei gestori e il sequestro dei rispettivi conti di fatto ha interrotto ogni pagamento, e quindi le opzioni a disposizione sono rimaste poche. O si consente il trasferimento di file ad altri e si procede con il rimborso del dovuto, oppure si consente a Carpathia Hosting di cancellare tutto - fermo restando un periodo finestra che possa consentire agli utenti di scaricare i rispettivi file di proprietà.
La società di hosting in ogni caso si è comportata bene promettendo a Electronic Frontier Foundation di preservare i dati e attendere gli esiti processuali. In verità come molti legali hanno suggerito, cancellare affrettatamente ogni file potrebbe attirare una quantità industriale di denunce da parte di utenti e aziende.
Ad aprile comunque la corte statunitense che si sta occupando del caso Carpathia Hosting si esprimerà sulla questione. Difficile comunque che possa giungere qualche quattrino dalla Nuova Zelanda dove il patron di Megaupload è rientrato in possesso dei suoi fondi. Il giudice gli ha consentito di prelevare al massimo 49mila dollari al mese (dal suo conto da 9 milioni) per pagare le spese personali e la difesa.
tomshw.it