PS3 e firmware modificati: da console a mattone
L'hack di PS3 ha dato vita al movimento dei firmware modificati. Tuttavia non tutti funzionano e alcuni utenti si ritrovano console inutilizzabili. La realtà è una: è ancora troppo presto per fare esperimenti.
I firmware personalizzati possono uccidere le Playstation 3. È quello che è successo ad alcuni "smanettoni" che, grazie alla recente scoperta della falla di sicurezza della console Sony, hanno iniziato a provare i firmware modificati che sono apparsi in Rete.
Il caso più emblematico è quello del firmware 3.55 personalizzato da Waninkoko, che ha messo ko diverse PS3 da 60 GB - parliamo quindi del vecchio modello. I possessori, nel gergo, hanno la console danneggiata (brick) e quindi inutilizzabile in attesa di strumenti che possano porvi rimedio.
La notizia dell'hack di PS3 si sta estendendo a fasce di utenti che, probabilmente, dovrebbero rimanere alla larga dai firmware modificati fino a quando la procedura non sarà resa a prova di bomba e alla portata di tutti. Non ci s'improvvisa hacker e i rischi sono dietro l'angolo per tutti.
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La situazione è inoltre in continua evoluzione. Sony sta pensando a misure anti-hack il cui esito è tutto da verificare e il lavoro sui firmware modificati è appena iniziato e non maturo. Prima di buttarsi a occhi chiusi su un terreno impervio come la modifica della console, bisogna anche ricordarsi che si tratta di un argomento controverso.
Il jailbreak di iPhone, da tutti accostato alla vicenda PS3 in quanto si parla di modifiche software, è considerato legale negli Stati Uniti. Apple sta cercando di combatterlo con tutti i propri mezzi e Sony è pronta a seguire la stessa strada. A ogni modo da questa notizia emerge un chiaro monito: bisogna procedere con cautela.
PlayStation 3: hack non la fa più funzionare. Attenzione ai firmware!
Playstation 3 uccise, bloccate dopo aver avviato lo hack con nuovi firmware.
L’hack della PlayStation 3 è assolutamente pericoloso da fare, almeno per il momento. Oltre che essere illegale e invalidare la garanzia, numerose console dopo l’aggiornamento con i firmware rilasciati non hanno più funzionato.
Il caso più emblematico raccontato su diversi forum è quello del firmware 3.55 di Waninkoko, che pare abbia bloccato irremediabilmente le PlayStation 3 da 60 GB su cui è stato caricato. Subito sono state promesse delle soluzioni software per rimediare al problema, ma al momento non ce ne sono. Il problema principale è che con lo sblocco della chiave della sicurezza della PS3, numerosi firmware si sono diffusi nel web con tanto di tutorial e di manuale di installazione.
Il problema principale, se si decide di procedere con l’hack della propria console ben consapevoli che l’operazione è assolutamene illegale, sembra esssere quello di trovare il firmware più sicuro e adatto. E al momento, nessuno pare essere sicuro. Un risultato che farà sicuramente contenta Sony impegnata in una causa legale contro Geohot, ma che sicuramente è solo momentaneo. E la società giapponese lo sa bene, avendo affermato pochi giorni fa di stare lavorando su un aggiornamento per bloccare l’hacking della sua console. Cosa peraltro impossibile da realizzare a livello software, secondo i commenti rilasciati da divesi hacker sui forum: secondo loro occorre per forza una modifica hardware. Staremo a vedere.
Marcello Tansini