Abbaiare alla luna
Far cosa inutile, senza ragione e senza effetto:
come appunto i cani che, nelle notti di plenilunio,
latrano alla luna, quasi in una assurda sfida.
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Abbaiare alla luna
Far cosa inutile, senza ragione e senza effetto:
come appunto i cani che, nelle notti di plenilunio,
latrano alla luna, quasi in una assurda sfida.
Avere la luna
Essere di malumore, irragionevolmente irritabili e pronti al litigio.
Per l’antica credenza astrologica che la luna determinasse,
con le sue fasi, lo stato psichico delle persone poste sotto il suo influsso.
Da qui: alzarsi, essere con la luna di traverso; andare a lune; essere lunatici.
Avere il ginocchio della lavandaia
Avere proprio tutte le magagne, essere un autentico cerotto.
La fortuna della locuzione si deve all’umorista inglese Jerome K. Jerome (1859-1927),
autore del romanzo Tre uomini in barca,
in cui un personaggio ha sofferto di tutte le malattie,
tranne il ginocchio della lavandaia.
Malattia che, se pur rara, esiste veramente,
ed è una forma di borsite,
un’infiammazione del cuscinetto che protegge la rotula.
Avere la pazienza di Giobbe
Essere molto pazienti, sopportare con rassegnazione
molestie, ingiustizie e tribolazioni.
Giobbe,principale personaggio dell’omonimo libro della Bibbia,
è la personificazione del giusto che soffre mentre i malvagi prosperano,
e che tutto sopporta inchinandosi al volere di Dio.
Andare in visibilio
Andare in estasi per la gran gioia,o anche ( ma più raramente) essere molto meravigliati.
Per storpiata interpretazione popolare di visibilium omnium et invisibilium,
" di tutte le cose visibili e invisibili" ,parole del Credo in Latino.
Avere ( o mettere addosso ) una fifa blu
Provare e, rispettivamente, incutere una bella paura, tale ( in teoria)
che il volto diventa così pallido da assumere una sfumatura bluastra,
come in chi sia stato esposto a un freddo assai intenso.
Fifa, che significa paura, vigliaccheria,
viene dal gergo militare ed è di origine settentrionale, imprecisata.
Avere Fegato
Essere coraggioso, e di chi arriva fino alla temerarietà si dice che è sfegatato.
L’origine: presso gli antichi, per esempio Etruschi e Greci,
il fegato era considerato sede di ogni sentimento e qualità interiore.
Dal suo esame indovini etruschi specializzati traevano previsioni,
e tale arte era detta “aruspicina”.
Più tardi il compito di ospitare sentimenti ed emozioni fu assegnato al cuore,
che tuttora, per tradizione, lo svolge, incurante dei progresso scentifico.
Avere il tatto di un elefante
Non conoscere le buone maniere, essere privo di sensibilità come,
a causa del suo spessore, sarebbe la pelle del pachiderma.
Avere uno scheletro nell’armadio
Efficace immagine, tradotta dall’inglese,
usata con riferimento a trascorsi colpevoli che gli appartenenti
a un gruppo tengono gelosamente nascosti.
Avere la memoria dell’ elefante
Ricordarsi a lungo di un torto subito,
traendone vendetta a grande distanza di tempo.