Il latino diventa una gara
Sfida su testi latini e greci promossa per la prima volta dall’Ufficio Scolastico Regionale
Sessanta partecipanti in arrivo
da tutta Italia. Premiazione
e cena di gala al Circolo Ufficiali
Anche a Torino un «Certamen» nazionale, tutto dedicato ad Augusto, omaggio alle origini della nostra città. Ed è subito successo, a riprova che l’era di Twitter e Facebook non è incompatibile, nei i giovanissimi, con la passione per le lingue classiche.
La sfida promossa dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte si terrà giovedì, nell’aula 36 di Palazzo Nuovo, via Sant’Ottavio 20: sarà il primo Certamen Augusteum Taurinense. «Numerose sono le scuole che da tutta Italia hanno aderito alla proposta, da Torino a Roma, da Pavia a Bologna, Cagliari, Napoli, e altre città ancora», racconta la professoressa Gabriella De Blasio, che per l’Usr ha coordinato l’organizzazione con il dirigente Antonio Catania. La gara, con due prove di diverso livello - due per il latino, due per il greco -, è riservata agli studenti iscritti al secondo anno del primo biennio e agli ultimi tre anni dei licei classici, scientifici, linguistici e delle scienze umane. Da Torino, partecipano studenti dei licei classici D’Azeglio, Gioberti e Cavour (il quarto classico cittadino, l’Alfieri, è rappresentato in giuria, per questo i suoi allievi sono esclusi dalla gara), degli scientifici Galileo Ferraris e Darwin.
Saranno due giornate intense di studio e di approfondimento culturale: giovedì la prova, alla quale sono iscritti 60 studenti, mentre venerdì si terrà il Convegno di studi «Colloquium Augusteum», con la presenza di relatori di alto profilo culturale. Per i ragazzi e i docenti che li accompagnano - ogni scuola ha inviato due concorrenti - sono previste visite guidate al Museo Egizio, a Palazzo Madama, a Palazzo Reale. Concluderà l’evento la premiazione, durante la cena di gala di venerdì al Circolo Ufficiali, degli studenti che si classificheranno entro i primi dieci per tipologia di prova.
Per il direttore del ministero in Piemonte, Francesco De Sanctis, il successo dell’iniziativa è una grande soddisfazione: «Tengo moltissimo a questo “Certamen Augusteum Taurinense” - dice De Sanctis - e sono contento della sua realizzazione, grazie anche al contributo di letterati e storici illustri: obiettivo dell’Ufficio è infatti quello di contribuire a formare cittadini attivi, e critici. Sono intimamente convinto che la riflessione e lo studio degli antichi possa aiutare i nostri studenti a raggiungere una piena maturità di giudizio. Platone e Cicerone, Seneca, Lucrezio e Tito Livio, come anche i grandi tragici greci, dovrebbero far parte del bagaglio culturale di ciascuno».
La Stampa